Illusione
Io non sapevo cosa dire.
Io..
Cosa provavo per lui?
Bella domanda..
Fin da giovanissima avevo dovuto badare a me stessa ed il mio cuore si era indurito.
Conoscevo molta gente; alcuni li trovavo simpatici e li frequentavo regolarmente, altri li usavo e basta.
Non avevo amici nel vero senso della parola.
Zel, invece, non riuscivo ad inquadrarlo.
Ci eravamo conosciuti da nemici e poi..
Scossi la testa, spazientita ed irritata con me stessa.
Accidenti, Rins..
Io e Zel non eravamo compatibili.
Lui era un guerriero solitario mentre io..
Cos'ero?
Una maga?
Una ladra?
Non lo sapevo più neppure io..
All'inizio rubavo per vivere; da quando la mia famiglia era andata distrutta, o meglio da quando mio padre aveva distrutto la famiglia, dovevo procacciarmi il cibo da sola e quindi ero diventata una ladruncola da strada. Poi, dato che crescendo erano aumentati i miei poteri, mi ero specializzata in furti su commissione.
È così che ero arrivata a sapere del Grande Libro degli Incantesimi.
Da piccola la reputavo una fiaba per bambini, un po' come l'Uomo Nero, ed invece, bazzicando nell'ambiente losco dove lavoravo da anni, ero venuta a conoscenza dell'esistenza prima del Libro e poi del Medaglione.
Mi ero elettrizzata.
Si diceva che nel Libro fossero contenuti tutti gli incantesimi esistenti al mondo, compresi quelli demoniaci e quelli usati dai Draghi.
Grazie a quel Libro potevo diventare la maga più potente del mondo e fu così che mi misi in viaggio.
Avevo girato in lungo ed in largo per cercare notizie sul Medaglione finché un giorno finalmente una delle mie fonti mi disse che il monile era in possesso della sovrana di Shandra.
Raccattai velocemente i miei quattro averi e mi diressi in quel regno senza sapere che ci avrei trovato.
Ed ora..
Eccomi qui. Con un demone alle calcagna -anche se ormai non mi darà più noie- ed alleata alla più improbabile delle creature, una Chimera umana.
Era più forte di me: scoppiai a ridere.
Zel mi guardò interdetto, ma io non riuscivo a smettere.
Sul serio..
La mia vita aveva preso una strana piega.
Pian piano le risate si spensero e si trasformarono in singhiozzi.
Crollai.
Non so neanch'io il motivo.
Forse perché qualcuno mi aveva protetta..
Forse perché finalmente avevo qualcuno su cui contare..
Non so..
I miei pensieri e le mie emozioni erano così..
Confusi..
E caotici..
Due calde e forti mani mi attirarono su un petto ampio ed adagiarono la mia testa all'altezza del cuore.
Sentivo il battito leggermente accelerato di Zel.
Dolce suono..
Non mi ero mai sentita così accanto ad un'altra persona.
Volevo perdermi dentro di lui..
Tra le sue braccia stavo così..
Bene..
Come non mi capitava da
tempo..
Ma era un'illusione..
Una dolce ed utopica illusione..
Se solo avesse saputo il mio passato..
Se fosse stato a conoscenza della mia colpa..
Zel..
Lui..
Mi avrebbe uccisa!
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