Distruzione
Il potente raggio di luce nera fuoriuscito dal Medaglione aveva spaccato il cielo, creando un frattura fra i Regni. Densi nuvoloni, scuri e minacciosi, iniziarono a raccogliersi attorno alla luce tenebrosa, vorticando così velocemente da creare un buco nero di dimensioni epiche.
Un forte e potente vento si alzò, frantumando rocce ed alberi, portandone con sé i resti.
Noi ci trovavamo nell'epicentro di quell'immane catastrofe.
Il Grande Nulla v'inghiottira'..
Un'oscura voce mi graffio' la mente. La riconobbi immediatamente:era la stessa del mio sogno.
Mio padre rise gioioso come un bambino.
Non si rendeva conto del disastro a cui aveva dato vita.
O forse non gli interessava.
Da dove mi trovavo riuscivo a vedere Zel ed era uno spettacolo terribile.
I muscoli tendevano le catene così tanto che gli scavavano solchi nella carne, ma lui non se ne accorgeva immerso com'era nella sua tortura personale. L'altare di pietra si stava rapidamente colorando di rosso cremisi.
Le urla di dolore e disperazione del mio amico saturavano l'aria, alimentando la mia furia.
Ero debole, ma i segni demoniaci non avevano rubato tutti i miei poteri.
Dovevo fare qualcosa!
Arrancai, sbandando e barcollando, verso di lui.
Dovevo raggiungerlo!
《Dove credi di andare?!》domandò mio padre, scandalizzato. L'avevo superato di qualche passo senza rendermene conto, tanto ero concentrata su Zel.《Non puoi interrompere la Cerimonia!》mi ammonì lui, prendendomi per un braccio come se fossi una bambina disubbidiente.
Grosso errore..
Le parole si riversarono fuori dalla mia bocca come un fiume in piena. Ormai ero tutt'uno col Libro.
《Invoco il drago nero che dorme fra le fiamme più rosse:che m'infonda il suo potere per bruciare il mio nemico》La mia pelle diventò incandescente, tanto che mio padre dovette togliere la mano《Fuoco!》gridai, riversando nell'incantesimo tutto il mio rancore. Tutto il mio dolore.
Il suo corpo prese fuoco all'istante ed in men che non si dica era già cenere al vento.
Mi voltai verso l'altare, col cuore appesantito.
Non avevo mai tolto una vita.
Guardai Zel, il mio Zel, che soffriva atrocemente e decisi di preoccuparmi più tardi delle mie questioni morali.
Dovevo aiutarlo..
Ma non sapevo quale incantesimo usare finché non mi apparve limpido e nitido nella mente.
Il Libro me lo aveva tenuto nascosto, ma la mia determinazione era stata così forte da rompere i vincoli del silenzio.
Era una magia proibita perché il prezzo da pagare era troppo alto.
Sentivo i Draghi che m'imploravano di fermarmi,
ma..
Non potevo..
Semplicemente non potevo..
Arrivai a pochi passi dall'altare e la mia volontà fu rafforzata ulteriormente.
Zel era..
Non avevo parole..
Il Medaglione gli stava causando un'ustione sul petto mentre le catene gli tagliavano la carne così a fondo che presto avrei visto il bianco delle ossa. Il suo viso era una maschera di dolore. I suoi bellissimi occhi viola erano inquietanti perle oscure.
《Io.. Ti salverò, Zel》mormorai, guardandolo.《Te lo prometto!》
Lui non diede segno di avermi udito, ma la cosa non mi stupiva.
Presi un respiro profondo ed incominciai a recitare l'incantesimo.
《Le forze soprannaturali mi mostrino..》La mia mente fu invasa dall'immagine della bambina che avevo incontrato nella grotta.
Non farlo..
La sua voce suonò cristallina nella mia testa.
Come poteva chiedermi una cosa del genere?
Zel stava..
Morendo..
Io..
Dovevo fare qualcosa..
Così condannerai il mondo
intero..
Serrai gli occhi e la scacciai dalla mia mente.
《E sia..》dissi, riaprendoli sulla realtà. L'enorme buco nero stava pian piano inghiottendo tutto.
Le rocce..
Gli alberi..
Gli animali..
Tutto finiva nella frattura tra i Regni perdendosi nell'oblio.
Cercai di escludere tutto dalla mia mente.
Dovevo rimanere concentrata se volevo salvare Zel.
《Le forze soprannaturali mi mostrino l'angolo più nascosto e più remoto del cielo, la Spada Oscura, prigioniera del
ghiaccio, infonda in me il suo potere e mi porti alla vittoria contro il mio nemico..》Il mio corpo si stava riempiendo di una quantità spropositata di potere.
Mi soffocava..
Non credevo di farcela, ma.. Dovevo riuscirci.
《Io invoco l'aiuto di tutti i Sovrani della Magia e della Principessa degli Incantesimi figlia del Signore degli Incubi: distruggete coloro che mi sono nemici》gridai l'ultima parola, in parte per liberarmi dell'enorme pressione dovuta al sovraccarico di potere.
Nella mano destra mi apparve l'Alabarda delle Tenebre. Un'arma spaventosa ed imponente, fatta di oscurità e buio, in grado di distruggere qualsiasi cosa, materiale o no.
Sentivo la pelle formicolare a causa dell'elettricità che fuoriusciva dall'Alabarda. A stento riuscivo a tenerla in mano, contenendo il suo immane potere.
Dovevo usarla altrimenti ne avrei perso il controllo con conseguenze disastrose.
Mi avvicinai a Zel.
Le sue condizioni non erano cambiate, a parte il Medaglione. Ora riluceva di una sinistra luce scarlatta, si era staccato dalla catenina ed era sospeso a qualche centimetro dal petto devastato del mio amico.
Mi misi in posizione e mi concentrai solo sul Medaglione.
L'Alabarda delle Tenebre avrebbe distrutto solamente ciò che gli avrei ordinato. Avevo a disposizione un solo colpo e non potevo sbagliare.
Alzai il braccio e menai un fendente con tutte le mie forze.
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