Mentre il treno color arcobaleno frenava per farci salire a bordo, con la mente ripensai a tutto quello che avevo letto nelle mie lunghe notti insonni.
Sugli Antichi Testi era dedicato un intero paragrafo a tale magnificenza, connubio perfetto fra tecnologia e magia.
Non si sa esattamente chi progettò il Cloud Express e nemmeno quando fu costruito. Quello che si conosceva era decisamente poco; da quando fu scoperto molti maghi e ricercatori lo studiarono per carpirne i segreti, ma non approdarono a nulla.
L'unica certezza è che l'ideatore di tale mezzo di locomozione era un genio; il treno era immenso, si muoveva correndo sulle nuvole ed era completamente automatizzato, grazie al Cristallo della Vita, antico manufatto dei Draghi.
In alcune città, come Faloan, esistevano le cosiddette "fermate", ossia correnti ascensionali in grado di trasportare esseri viventi sulle nuvole. Non si sa come, ma il Cloud Express sapeva dove portare i propri passeggeri; le persone dovevano solo sedersi, godersi il panorama ed attendere. Quando il treno si fermava apriva la portiera della cabina del passeggero che doveva scendere; era una cosa incredibile ed anomala anche per gli standard dei maghi.
Comunque sia, il Cloud Express era variopinto come un arcobaleno dopo la pioggia, costituito da nuvole ed atmosfera manipolate per formare la struttura del mezzo, oltre a sedili e tavolini, ovviamente.
L'unica cosa che mancava, e per la quale mi dispiaceva immensamente, era la carrozza ristorante.
Avevo davvero molta fame.
Zel era già a bordo e mi affrettai a raggiungerlo; appena posai i piedi sul pavimento di nuvole condensate il portellone si chiuse ed il Cloud Express partì.
Era stranamente affollato, per i suoi standard. Normalmente, quel treno lo prendevano in pochi, faceva timore a molti maghi.
Invece quel giorno c'erano stregoni, alchimisti, guerrieri e chi più ne più ne metta.
Zel mi prese la mano, stringendola dolcemente. Lo guardai con espressione confusa.
《Per non perderti..》rispose al mio sguardo perplesso.
Arrossii immediatamente ed abbassai la testa.
Mi lasciai guidare fino ad una cabina libera e mi dispiacque quando Zel lasciò la mia mano. Ne sentii subito la mancanza.
Ci sedemmo uno di fronte all'altra, le nostre ginocchia si sfioravano.
《Allora..》iniziammo assieme, ci guardammo imbarazzati e poi scoppiammo a ridere.
《Prima tu..》mi fece cenno di parlare. Si era tolto il cappuccio senza che glielo facessi notare, segno che si sentiva a suo agio con me.
《Ecco.. Volevo farti una domanda, ma sei liberissimo di non rispondere se non vuoi..》gli dissi, mettendo le mani avanti. Non volevo farlo arrabbiare, ma volevo sapere.《Perché stai cercando il Grande Libro degli Incantesimi?》
Lui mi guardò per un infinito momento, gli occhi viola scrutavano nei miei.
《Risponderò alla tua
domanda..》disse dopo aver preso un respiro profondo《Sono in cerca del Libro per una semplice ragione:rivoglio il mio aspetto originario. Non voglio più che le persone scappino al mio passaggio..
Non voglio che le madri facciano allontare i loro figli da me..
Voglio..》La sua voce si spense. Il suo tormento mi era evidente.《Voglio solamente vivere in pace..》sussurro' le ultime parole, chiudendo gli occhi.
《Ce la faremo!》gli dissi con più convinzione di quella che realmente sentivo, prendendogli una mano fra le mani e stringendola dolcemente.
Una strana inquietudine mi stava avvolgendo il cuore. Più cose mi raccontava Zel più il nostro incontro mi sembrava voluto dal destino.
Un destino beffardo e crudele, ma al quale non si può sfuggire.