E' suonata la campanella e tutti gli studenti si dirigono in mensa pronti a gustarsi il loro pranzo e a parlare. Ella é in fila con il vassoio in mano e aspetta di prendere da mangiare. Quando  è il suo turno prende solo dell'insalata e dell'acqua. Oggi non ha particolarmente fame.

-Non dirmi che sei a dieta- le chiede qualcuno dietro di lei

Si volta e si ritrova a faccia a faccia con Jack il quale sorride.

-Non sono a dieta. Solamente non ho fame.

-Per fortuna!-ride-Pensavo che fossi una di quelle che sta attenta alla linea.

-Non lo sono mai stata sinceramente. Mangio ciò che mi pare senza farmi complessi mentali se dovessi ingrassare, cosa che non succederà.

-Arrabbiata?

-Stanca.

-Come vuoi. Ti va di sederti al tavolo con me e i miei amici?

-Non vorrei essere di disturbo.

-Nah non credo che avranno dei problemi ad avere una ragazza seduta al tavolo.

-Se lo dici tu...

-Ovvio

-Sempre positivo eh?

-Certo!- sorride guardandola e la guida verso il tavolo- Ciao ragazzi!-saluta appena arrivati

-Ehi G!-dicono alcuni-Ciao amico- dicono altri

-Ma dove ti eri cacciato?- chiede un ragazzo con una strana bandana

-Ero con lei.- Jack indica la ragazza affianco s dé

-Oh giusto. La ragazza a cui sei stato vicino tutta la mattina!Capito- risponde un ragazzo accanto a quello con la bandana

-Geloso?- ride Jack

-Nah scherzo. Solo che potevi presentarci la tua amica.- risponde lo stesso ragazzo.

-Beh allora ragazzi, lei é Ella.-la indica con un sorriso- Ella loro sono Carter, Taylor, Nash, Jack, Cameron, Matthew e Aaron

-Ah, siete due Jack?- chiede quasi perplessa

-Si, ma io sono Gilinsky e lui é Johnson.

-Ah- dice solamente- Credo di essermi già dimenticata tutti i nomi.

-Fa nulla, li imparerai col tempo.- la incoraggia Jack

Perché?Devo diventare loro amica?No perché credo che appena torna Mia non starò tanto con loro.

-Che ne dite se ora mangiamo?le presentazioni sono state fatte.- dice il Jack biondo

-Ha ragione, mangiamo prima che finisca la pausa pranzo- concorda il ragazzo con gli occhi azzurri inquietanti, Nash

I suoi occhi sono qualcosa di incredibile.

-Io vado a mangiare da un'altra parte. non voglio disturbare

-NO!- gridano Aaron e Carter

-Resta non ci da fastidio . Anzi, finalmente abbiamo una ragazza che ci fa compagnia. Un pò di femminilità non ci fa male.-dice Taylor

-Sopratutto se si tratta di una ragazza bella come te.-dice Cameron

-Ok ragazzi credo che possa bastare- dice Jack-Ignorali, a volte sono così stupidi.

-Anche senza 'a volte' noi siamo sempre stupidi. Noi non facciamo mai le persone serie. E poi parla per te, bello.- dice Nash

-Taci.-lo ammonisce Jack

-Emh, ok resto. dice Ella fermando la discussione che sta per avviarsi

-Perfetto. Su siediti.

***

La campanella di fine lezione suona, così Ella si avvia verso il suo armadietto. Lo apre e appena lo fa cade un foglio, che attira la sua attenzione. Mette al suo posto il libro i libri e poi si piega per prende il foglio.

Una lettera.

Cara Ella

ti scrivo questa lettera per spiegarti alcune cose. Ti chiederai chi sono e beh sono Finnegan.

Mi dispiace veramente tanto per quello che é successo, io non dovevo sfogarmi in quel modo, ho rischiato di dirti tutto, ma io non posso. Non lo so, ma forse tu hai passato la notte a pensare e a stare male per colpa mia, e mi dispiace. Non mi piace quando stai male, men che meno se é colpa mia. Questo stupido gioco lo creato per raggiungere il mio scopo e per avvicinarmi a te, ma se litighiamo, non servirà a niente. E poi penso a quello che succederà quando scoprirai chi sono. Sono entrato nella tua vita, ti ho fatto impazzire e arrabbiare. E ti avrò fatto perdere solo del tempo.

Spero davvero che tu riesca a perdonarmi. So che ti sto per chiedere troppo, non sai neanche il motivo per cui abbiamo 'litigato', ma per favore perdonami.

Ti prometto che avrai presto le tue risposte, ti chiedo solo di fidarti di me.

Ti voglio bene,

Finnegan.

Ella é nel bel mezzo del corridoio ma lascia scappare qualche lacrima. E' una ragazza emotiva e quelle poche righe le sono bastate per farsi un'idea.

La scuola é quasi del tutto deserta, ormai gli studenti sono usciti e si stanno sicuramente dirigendo verso casa.

Ella si asciuga con il dorso della mano le guance e dopo aver ripiegato la lettera lo mette nello zaino sorridendo. E il sorriso rimane sul sua faccia fino a casa.

Deve assolutamente scrivere a Finnegan.