Capitolo 6
-Non capisco tutta questa fretta di arrivare in classe!" sbuffa Ella strisciando i pedi sul pavimento della scuola
La sua amica Mia la sta trascinando con la forza in classe perché deve farle vedere assolutamente una cosa.
-Diamine, mancano ancora 10 minuti all'inizio delle lezioni. Mia dove mi stai portando?
-Zitta e cammina!Vedrai con i tuoi occhi.- le risponde Mia continuando a tirarla per un braccio.
Le due ragazze arrivano alla classe 216 e dopo essere entrate, Ella non può fare a meno di spalancare gli occhi e la bocca per lo stupore. Sul suo banco é adagiato un grande mazzo di rose rosse. Ella si avvicina e li osserva. Chi può averle fatto un regalo del genere?
Vede che oltre al mazzo c'è anche un bigliettino. Lo prende e lo legge: "Buongiorno Ella. Mi dispiace molto per ieri, non era mia intenzione farti arrabbiare. Spero che con queste rose tu possa perdonarmi. Mi dispiace molto. Ti voglio bene <3"
Alcune lacrime di gioia scendono lungo le guance di Ella. E' visibilmente commossa dal quel gesto, anche se il bigliettino non é firmato, lei sa benissimo a chi appartiene. E' il suo amico sconosciuto.
Sconosciuto: Scusami per ieri. Spero di aver rimediato al mio errore. Ti voglio un mondo di bene, ti prometto che non ti farò più arrabbiare.
Ella non riesce più a smettere di sorridere. Continua a fissare le rose, il biglietto e il messaggio.
Se lo sconosciuto ha fatto tutto questo solo per un piccolo litigio, allora Ella non può immaginare cosa succederà dopo una grande discussione.
Ella: Sei perdonato!Ti voglio tanto bene anche io. Se solo potessi abbracciarti e ringraziarti di persona, giuro che non mi staccherei mai più da te.
Rimette il telefono in tasca e guarda Mia che é rimasta al suo fianco per tutto il tempo.
-Allora signorina...c'è forse qualcosa di cui devi mettermi al corrente?
Ella annuisce solamente con aria innocente.
-A mensa voglio i dettagli.
Nel frattempo a Ella é arrivato un messaggio.
Sconosciuto: Non sai quanto vorrei essere li con te. Anche se siamo vicini mi manchi così tanto, però sono felice che tu mi abbia perdonato. Non sai quanto ci sono stato male...beh ci vediamo a lezione tra poco.
Ella: A tra poco.
Facile dirlo. Lui sa con chi ha che fare, lei non ha idea di chi possa essere lui. Ci sono così tanti ragazzi nella sua classe che anche se li osserva uno ad uno non saprebbe chi é il suo sconosciuto.
Appena la campanella suona tutti gli alunni entrano in classe e si siedono al proprio posto. Ella sta seduta e fissa ogni singolo ragazzo che entra. Vuole vedere se qualcuno guarda così da capire se lo sconosciuto può essere lui, ma niente, nessuno la guarda, eppure quel ragazzo misterioso dovrò pur commettere uno sbaglio per farsi riconoscere.
Tra tutti gli studenti ne nota uno niente male. E' alto, capelli neri e faccia perfetta. Lui é perfetto.
Ella é attratta da lui già da un pò. Lo osserva senza farsi vedere, c'è qualcosa in lui che la costringe a tenere gli occhi puntati sulla sua figura.
Il ragazzo va a sedersi dall'altra parte dell'aula insieme ai suoi amici che ridono e scherzano tutti insieme.
Chissà...magari é lui il misterioso sconosciuto. E' bello, atletico, ha un bel sorriso e una risata contagiosa, insomma, il ragazzo ideale per Ella. Ma si sbaglia. Quel ragazzo non la guarda nemmeno. Sembra vivere nel suo mondo e non sembra interessato a nessuna. Oppure é tutta una messa in scena?
-Ella ci sei?Che ti é preso?-le chiede Mia dopo aver finalmente ottenuto l'attenzione dell'amica.
-Omh nulla. Assolutamente nulla. Sto bene. Dicevi?
-Ti stavo chiedendo se hai fatto i compiti di biologia.
-Oh si certo. Ovvio che li ho fatti.
-Ok. Sappi che però a mensa voglio una spiegazione per tutto questo.
-Va bene, in fondo te lo meriti.
-Già, lo penso anche io.
***
-...ed é così che é successo tutto questo. Non te lo volevo dire perché volevo un piccolo segreto tutto per me.-finisce di parlare Ella
Ha raccontato tutto alla sua amica e ora sta per scusarsi per averle mentito.
-Umh ok, sei perdonata. Ma solo questa volta.- le sorride tirandole una gomitata scherzosa
-Sei la migliore- e l'abbraccia
-Mai quanto te.- dice per staccarsi subito dopo-Chi pensi che sia?
-Chi?
-Il misterioso sconosciuto.
-Oh. Non ne ho idea. Lui é così attento su tutto, fa in modo di non farsi scoprire per niente al mondo, fa tutto nei minimi dettagli e non gli scappa nulla.
-Umh che strano...é tutto così misterioso ma allo stesso tempo eccitante.
-Lo penso anch'io. Beh non mi resta che aspettare. Infondo, mi mancano solo ventisei giorni prima di arrivare alla fine del gioco.
-Già..
***
Ella é a casa sua in completa solitudine. I suoi genitori sono a lavoro e non tornano prima delle 19. Mia, finita scuola é partita per andare a trovare suo fratello a Santiago e tornerà fra tre giorni. E lei é sola senza fare nulla
Sbuffa e guarda l'ora, 16:19. Cosa si può inventare per occupare il tempo? Poi un lampo di genio.
Ella: Ciao.
Sconosciuto: Hey
Ella: Mi annoio
Sconosciuto: Anche io
Ella: Ti faccio la domanda.
Sconosciuto: Certo. Per un momento pensavo che te ne fossi dimenticata.
Ella: E come potrei. Sei il mio pensiero fisso e non riesco a smettere di pensare a te. Voglio scoprire chi sei!
Sconosciuto: Ancora ventisei giorni e poi tutto avrà un senso
Ella: Oh. Voglio sapere se ti chiami veramente Finnegan anche nella realtà oppure mi hai presa in giro.
Sconosciuto: Mi chiamo davvero Finnegan, solo che é il mio secondo nome. Che gusto c'è se ti avessi detto come mi chiamo ;)
Ella: Ora tutto ha un senso!
Sconosciuto: Sono felice che ti sia tolta un dubbio.
Ella: Ci puoi scommettere!beh ora che si fa?Io mi sto annoiando a morte!I miei sono a lavoro, la mia migliore amica é partita e torna fra tre giorni e io non ho niente da fare. Ti supplico tienimi compagnia!!
Sconosciuto: Sei davvero messa male...beh ti restano ancora le domande indirette.
Ella: Hai ragione!!!
Sconosciuto: Eppure é stata una tua idea, mi chiedo come tu possa essertene dimenticata.
Ella: Oh eddai!Quando parlo con te é come se mi dimenticassi perfino chi sono!Mi fai un brutto effetto!
Sconosciuto: beh sono felice di farti questo effetto. Sai, anche per me é lo stesso. Sai non posso farti domande, ci sono cose che vorrei dirti ma non posso, devo stare attento a non commettere errori...é un ruolo difficile il mio!
Ella ride
Ella: Certo certo. Ti credo. Solo mi chiedo perché hai fatto tutta questa "messi in scena". Dove vuoi arrivare?Davvero. Mi stia mandando in tilt il cervello...
Sconosciuto: Purtroppo non ti posso rispondere sai perché hai già fatto una domanda e sia perché non potrei comunque dato che se te lo dicessi tu mi prenderesti per uno psicopatico malato di mente. Ma io ti posso assicurare che non sono così. Io voglio solo arrivare all'obbiettivo che mi sono prefissato, e cavolo se al trentesimo giorno quando ti farò la domanda tu mi dirai di no, credo di potermi considerare uno stupido che si é illuso. Ma ehi, nulla é perduto fino alla fine!Tutto può cambiare. O almeno spero...
Ella rimane senza parole.
Sconosciuto: Scusami!Non dovevo...Ora devo andare, ciao!
Ella: No aspetta!
"Non andare!"
"Ti prego rispondimi!"
Si arrende e appoggia la testa sul cuscino e si lascia scappare qualche lacrima.
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