Quando il buio inghiottì quel villaggio,i ragazzi chiusero porta e finestre e tirarono le tende. Poi decisero a sorte chi avrebbe fatto la guardia quella notte. Uscirono Sofia e Alex. Sofia prese il coltello più affilato che c'era in cucina,dei manga e si mise davanti alla porta,pronta per fare il primo turno. Arrivò l'una e non accadde niente. Alex la raggiunse: toccava a lui fare la guardia.

-Ehy- disse.

Sofia sobbalzò e prese il coltello.

-Ah sei solo tu. Che spavento.-

-Anche a me piace leggere i manga.-

-Veramente?-

-Certo. Guardo anche gli anime,prima in italiano poi in giapponese coi sottotitoli in italiano.-

-Non me lo aspettavo da te.-

-Lo so.Devi sapere che io sono un Otaku,cioè una persona che adora manga e anime.-

-Sì,so cos'è un Otaku. A me piacciono più i manga che gli anime. Quindi non mi definisco tale.-

-Se qualcuno dei miei amici lo scoprisse ,la mia reputazione scenderebbe precipitosamente.-

-Lo immagino.-

-Ora vai a dormire,ti vedo stanca.-

-Notte.-

-Notte.-

"Alex che adora i manga e gli anime? E chi l'avrebbe mai detto." Quel ragazzo le piaceva sempre di più. Andò a dormire e cercò di addormentarsi,invano. Era stata una giornata molto movimentata. Poi finalmente ci riuscì.

Il giorno dopo,Sofia fu svegliata da lui...Alex.

-Ehy sveglia, sono già le 10.00 di mattina.- le disse.

-Oh,ciao...ho fatto un incubo terribile...ho sognato che in questo villaggio dovevamo partecipare ad un gioco che ci avrebbe ucciso...la prima vittima fu Marta...-

-Anch'io vorrei tanto che fosse un incubo,ma non è così.-

Sofia non si era ancora svegliata del tutto,era intontita. Poi tornò alla realtà e si ricordò della situazione in cui erano.

-Gli altri sono tutti nel bungalow?- chiese.

-Sì,ma noi potremmo uscire un attimo,solo per un momento...ti devo dire una cosa.- rispose Alex.

-Non me la puoi dire qua? Fuori è pericoloso.-

-No dai,usciamo...un attimo,ti prego.-

-E va bene,se proprio insisti...-

Così misero piede fuori dal bungalow,ed Alex trascinò Sofia a sé,e prima che lei potesse reagire, cominciò a baciarla.

-Ma che stai facendo?-chiese Sofia,abbastanza scioccata.

-Mi piaci,penso che tu sia meglio di quelle gallinelle. Prova a toglierti gli occhiali,a lasciare i capelli sciolti,magari copri quel paio di brufoli, truccatati un po'...e credo che tu possa diventare carina più o meno come le altre.- e riprese a baciarla. Sofia si lasciò andare,quel ragazzo le piaceva e pensava che un attimo di svago se lo poteva concedere,e quello era il suo primo bacio. Poi sentì un ronzio. Allontanò Alex da sé e si girò nella direzione da cui proveniva il rumore. Era uno sciame di scarafaggi.

-Scappa!- gridò,e incominciò a correre.

-E perché dovrei? Non ci stavamo divertendo?- chiese lui. Non si era accorto dello sciame.

-Dietro di te! Scappa!- gli urlò Sofia. Lui si girò e si vide venire gli scarafaggi addosso. Quelli lo massacrarono,gli staccarono gli occhi,la pelle...Lui urlava,e Sofia non riusciva a sopportare quello spettacolo, così scappò al bungalow. Aprì con forza la porta e la richiuse a chiave velocemente. Si buttò a terra e si lasciò fuggire qualche lacrima. Pensò che avrebbero potuto essere una bella ship. Una nerd con uno popolare...chi ha mai visto una coppia del genere?

Tutti gli altri le corsero incontro e le chiesero cosa fosse successo. Sofia raccontò l'accaduto, tralasciando i loro baci.

-Questo è il secondo giorno,e già ne è morto un altro.- osservò poi Sofia.

-A quanto pare,ogni giorno che passa,muore una persona.- aggiunse Samuele.

-Se procediamo di questo passo sì.- disse Sofia.-Non possiamo azzardarci ad uscire neanche di giorno.- concluse.

-Ma ragazzi siamo proprio stupidi. Abbiamo il telefono,no? Possiamo utilizzarlo per chiamare la polizia!- disse Sara.

- Mh...mi sa che non ci servirà chiamarla...non credo che che gli esseri che organizzano questo gioco non abbiano pensato ai telefoni.- osservò una seconda volta Sofia.

- Io provo lo stesso- e detto questo,Sara digitò il numero 112,e appena messo il 2,dal telefono sbucò la stessa ragazza che era apparsa per mezzo secondo al posto di quella che aveva dato loro il benvenuto. Questa volta era ancora più sporca di sangue,nei capelli,sulle gambe,e i suoi occhi erano tondi e tutti neri. Incominciò ad accoltellare Sara,e mentre tutti gli altri erano immobili,presi dal terrore,Sofia afferrò il coltello della notte prima,e incominciò ad infilzare quella ragazza,che cadde a terra e scomparve. Tutti corsero da Sara,che era ferita gravemente.

-A...iu..u..ta...t...e...m...m...ii.- mormorò lei.

-Non possiamo,le ferite sono troppo profonde.Addio Sara.- le riferì Sofia. Andò a prendere la coperta del letto di Sara e gliela mise su. Poi si pulì dal sangue sciacquandosi con il lavandino della cucina. Ancora una volta,non dovevano fare altro che aspettare la notte.