[7]•°•Phone Number•°•
<Ehi T/n!> ti chiamò Izuku da lontano, facendoti cenno di sederti con loro
<Hai avuto qualche problema?> chiese un po'preoccupato quando prendesti posto al tavolo
<No, figurati> rispondesti sorridendo
<Va tutto benissimo>
In realtà, la precedente chiacchierata con Todoroki, non ti aveva fatto molto bene all' umore, ma decidesti di tenertelo per te.
<Di che stavate parlando?> chiedesti, per sviare un po' l'argomento
<Iida ci stava raccontando che suo fratello maggiore è il famoso hero Ingenium!> rispose Uraraka, con gli occhi che le brillavano di emozione
<Davvero?!> esclamasti sorpresa
<Non lo sapevo! È per questo che vuoi diventare un eroe?>
<Proprio cosi!> disse in tono fiero, muovendo le mani in modo buffo
<Voglio diventare un Hero capace e di buon cuore proprio come lui!>.
I suoi occhi si illuminarono
<Poter mettermi al servizio di chi ne ha bisogno è sia una responsabilità che un onore, e non ho intenzione di fallire>
<Wow Iida... Questi si che sono discorsi da capoclasse>borbottò Izuku abbassando il capo, leggermente in imbarazzo <Non so se sarò capace di svolgere così bene il mio dovere...>
<Non è vero Izuku!> intervenne subito N/a in sua difesa.
<È vero! Altrimenti non saresti stato votato> concordò Uraraka.
Entrambe gli misero una mano sulla spalla, facendolo sobbalzare dalla sorpresa.
Dovesti sforzarti per trattenere le risate.
Anche N/a, quando si accorse della situazione, lo immitò, spostando subito il braccio
<È che... Non l'ho mai fatto prima> balbettò, ancora rosso come un pomodoro.
<Quindi non sono molto tranquillo->
<Se fai questi discorsi per forza non ce la farai amico mio> commentasti.
Uraraka rischiò di farsi andare il cibo di traverso.
<Sei molto diretta T/c...> borbottò Iida
<Non credere che loro qui ti abbiano votato solo per simpatia> continuasti, guardando il tuo amico negli occhi
<Sei un ragazzo capace, e questi discorsi sono inutili, oltre che falsi>
Lui ti ascoltava con interesse. Aveva sempre apprezzato i tuoi consigli, e ti considerava una persona molto intelligente (e anche un po' pazza quando ti mettevi a litigare con Bakugo)
Ti sorrise allegramente <Grazie mille T/n-chan, mi impegnerò più che posso>.
Ricambiasti il sorriso <Felice di essere stata d'aiuto. E comunque, se si fosse votata veramente la persona più simpatica, nessuno di voi avrebbe potuto competere con me>
<Ed ecco come rovinare un discorso incoraggiante e costruttivo...> ridacchiò N/a, scuotendo la testa
<Eddai! E tu devi sempre rovinarmi le battute?> borbottasti imbronciata, e tutti gli altri scoppiarono a ridere.
Ad interrompere quella piacevole atmosfera che si era creata, fu il suono di una sirena, che gettò tutta la mensa nel panico
<A tutti gli studenti> comunicò una voce all'altoparlante <È stato oltrepassato il security tre, siete pregati di dirigervi tutti verso l'esterno>
Tutti gli studenti si alzarono frettolosamente dalle loro sedie, iniziando a muoversi verso l'uscita, urlando e spintonandosi a vicenda
<Ma si può sapere cosa succede?!> esclamasti, alzandoti a tua volta
<Ehi! Cos'è il "Security tre"?!> chiese Iida, ad un ragazzo vicino a voi
<Significa che qualcuno si è introdotto nella scuola! Non è mai successo in tre anni!> rispose lui agitato, iniziando poi a correre via
<Muovetevi primini!> sbottò qualcuno da dietro, tirando ti una spallata.
Non avesti nemmeno il tempo di girarti che un orda di ragazzi ti sommerse, trascinando via
<T/n!> ti richiamò Izuku, allungando una mano verso di te, cercando di prenderti.
Purtroppo per te, la mandria di studenti impazziti ti portava sempre più lontano, e le grida di tutti ti impedivano di sentirli
<Ragazzi!> chiamati invano, ma eri sempre più distante
<Piantatela di spingere voi!>
....
<Allora ragazzi, ci siete tutti?>chiese Aizawa, una volta che la classe rientrò in classe
Alla fine avevano scoperto che non si trattava di villain, ma di semplici giornalisti ficcanaso.
Iida era riuscito a tranquillizzare tutti coloro che erano nella mensa, così era toccato ai professori assicurarsi che quelli mancanti fossero comunque riusciti a venirne a conoscenza.
Purtroppo, nella tua classe, non eravate esattamente al completo:
<Ahimè no professore. Mancano Aoyama, Ashido e T/c> comunicò Yayorozu, un po' ansiosa
<Qualcuno è riuscito a mettersi in contatto con uno di loro?>
<Io sono riuscita a chiamare Ashido> disse Jiro, mostrando il telefono nella mano
<Mi ha detto che era insieme a Aoyama, ma non sa dove sia T/c> aggiunse giocando con il lobo del suo orecchio
<Provate a chiamare anche lei>
<Lo sto facendo, è solo che non mi risponde...>disse agitato Izuku, che intanto provava a far squillare il tuo cellulare
<Emh...Capisco perché non lo faccia..> intervenne Kirishima, avvicinandosi al tuo banco.
Si piegò sulle ginocchia, tirando fuori dal sottobanco il tuo telefono che suonava ancora
<Sul serio?!> sbottò incredulo Bakugo
<Quale razza di demente lascerebbe il proprio telefono sotto il banco per tutta la pausa pranzo?!>
Iida si fece avanti, avvicinandosi al professore <Propongo di andare a cercarla. Uno o due di noi, muniti di telefono naturalmente>
L'idea non gli piacque particolarmente, ma dato che non c'erano alternative, non poté fare altrimenti:
<Va bene. Todoroki, va a controllare, e se entro un quarto d'ora non l'hai trovata, chiedi al professore più vicino>
Il ragazzo annui, con sguardo assente
<D'accordo. Vado>
Prese velocemente il tuo e il suo telefono da sopra banco e uscì.
Per tutto il tempo, non ebbe la più pallida idea di dove stesse andando, e non si rese nemmeno conto dell'ora. Riusciva soltanto a sentire una strana sensazione torcergli lo stomaco:
Si sentiva un po' in colpa di averti cacciata malamente.
<Ma si può sapere quanto è grande questa maledetta scuola?!>
Era un po' ormai che vagavi per i corridoi, ma non avevi la benché minima idea di dove ti trovavi.
Non facevi altro che maledirti per aver dimenticato il cellulare in classe
"Accidenti... A quest'ora il professore sarà fuori di sé... "
<Ehi ragazzina!> ti chiamò allegramente una voce alle tue spalle
<Hai bisogno di una mano?>
Ti voltasti, ritrovandosi davanti un ragazzo chiaramente più grande di te:
Aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri, che ti guardavano incuriositi. I suoi lineamenti erano più simili a quelli di un adulto, perciò ipotizzasti che fosse del terzo anno.
Ti mettesti una mano sulla nuca, imbarazzata <In realtà si... > ammettesti <Poco fa alla mensa sono stata spintonata via e... Non so come tornare in classe>
Il suo già abbagliante sorriso, si espanse maggiormente
<Ti aiuterò io, non c'è problema! >
Il tuo viso si illuminò di gioia
<Sul serio? Non voglio obbligarti... >
<Figurati, lo faccio volentieri! Che razza di senpai sarei altrimenti!> rispose convinto.
Successivamente, ti porse la mano
<Comunque scusami, non mi sono presentato, il mio nome è Mirio Togata>
La stringesti <T/n T/c, molto piacere> dicesti a tua volta, rivolgendogli un sorriso di gratitudine.
Camminaste per quasi dieci minuti, e nel mentre ti insegnò tutti i principali corridoi e scorciatoie, nel caso ti fosse successo nuovamente.
Lo trovavi un ragazzo davvero molto simpatico e gentile, anche se un po' stravagante
Ogni tanto se ne usciva con gesti strani come quelli di Iida, e ciò ti faceva morire dal ridere
Avevi anche scoperto che il suo quirk era molto particolare: poteva infatti trapassare gli oggetti.
Sfruttando questo potere riusciva a passare attraverso le pareti e i pavimenti con facilità, ma doveva stare molto attento a non sbagliare
<Non deve essere per niente facile...>commentasti, guardandolo con occhi spalancati
<Sei veramente incredibile allora>
<Ti ringrazio, ma sappi che, una volta che ti abitui, ogni cosa difficile diventerà più facile> rispose seriamente, stringendo il pugno
<Il tuo quirk invece qual è?>
<Controllo il fuoco>
<Forte!> commentò entusiasta
<Allora avrai ottime probabilità di vincere il Festival Sportivo! Sappi che farò il tifo per te> esultò agitando le braccia in aria
Sorridesti imbarazzata <Mi piacerebbe tanto, ma ci sono anche molti miei compagni di classe che avrebbero più probabilità di farcela>
Lui alzò le spalle<Non importa tanto il vincere o perdere. L'importante è impegnarsi con tutti noi stessi>
"Dovrei dirlo a Bakugo una di queste volte... "
<Anche se non ti conosco bene, mi sembri una che si impegna, quindi non deludermi > concluse, continuando a sorriderti rassicurante
Lo guardasti decisa<Non lo farò, vedrai>.
<T/c! Eccoti qui finalmente!> disse una voce a te familiare.
Ti voltasti, ritrovandosi il tuo amico dai capelli bicolore a pochi metri di distanza
<Todoroki!> lo chiamasti a tua volta
<Vedo che hai ritrovato un tuo compagno> disse Togata
<Allora io torno in classe, alla prossima volta T/c>
<Alla prossima volta senpai!> lo salutasti allegramente, facendo un piccolo inchino
<Grazie ancora dell'aiuto>.
Quando lo vedesti scomparire dietro l'angolo, ti affrettati a raggiungere Todoroki.
Non sapevi se c'è l'avesse ancora con te, quindi cercasti di essere il più cauta possibile <Ehi...>
<Come hai fatto a perderti qui? Hai idea di quanto sia lontana la mensa?> chiese incredulo.
Notasti, sollevata, che non c'era traccia di rancore nella sua voce
<Ci hai fatti preoccupare tutti>
Il tuo cuore prese a battere più forte di prima.
Da quando lo conoscevi, anche se era poco tempo, era la seconda volta che si mostrava "premuroso" nei tuoi confronti, a modo suo ovviamente
<Mi dispiace di avervi allarmato inutilmente. Vorrà dire che la prossima volta mi porterò un razzo segnalatore > ridacchiasti, alzando le spalle con fare indifferente
Lui corrugò le sopracciglia, confuso
<Ma è una scuola. Non ne hai bisogno>
Trattenesti un sorriso. Ti sembrava tenero quando faceva così
<Non ti preoccupare, era una battuta. Non lo farei mai, altrimenti sarei espulsa>
<Spero veramente sia uno scherzo>
Ironicamente, mettesti il broncio
<Eddai ma non ti fidi almeno un po'?>
borbottasti, facendo la finta offesa.
Lui sospirò, rassegnato
<Smettila di fare la bambina, dobbiamo tornare in classe, o il professore si arrabbierà...>
<.. E comunque..>
Si mise una mano in tasca, estraendo il tuo cellulare
<La prossima volta ti basterà chiamarmi>
Prima che potresti rispondere qualcosa, si voltò, iniziando a ripercorrere la strada da cui era venuto.
Lo seguiti in silenzio, troppo presa dalle sue precedenti parole
"Intendeva proprio chiamarlo sul telefono?" ti continuavi a domandare.
Ancora confusa, accendesti il telefono
"..Ma io non ho il suo num-"
La tua rubrica era aperta su un nuovo contatto, ancora da confermare:
-----------------------------------------------
¦ Salvare il contatto "Todoroki ¦
¦ Shoto" su questo dispositivo? ¦
¦ ¦
¦ Salva Elimina ¦
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Un sorriso sincero si dipinse sul tuo volto.
Mentre premevi il tasto "salva", pensati a quanto ti facesse felice quando si preoccupava per te.
Il vostro era un modo particolare di dare e ricevere attenzioni.
...
<Sono a casa!> urlasti, per farti sentire da tuo padre.
Avrebbe dovuto essere al piano superiore, ma non ricevesti alcuna risposta.
O almeno, non da lui.
<Di già?> disse scherzosa una voce a te familiare.
Rischiasti di cascare nel tentativo di toglierti le scarpe:
<Mi aspettavo che la Yuei avesse un orario più lungo. Non avrai fatto forca, sorellina? >
Davanti a te, tuo fratello maggiore ti guardava con un misto di dolcezza e ironia negli occhi
Nel giro di tre nanosecondi, gli eri già saltata addosso, buttandolo a terra
<TAKI-KUN! SEI ARRIVATO CHE BELLO!> gioisti al settimo cielo, continuando a stringerlo tanto forte da far mancare il respiro a entrambi.
Ogni volta che era nelle vicinanze, finivi per diventare una bambina
Lui rise, anche se un po' sofferente
<Caspita, quanto hai mangiato questo mese? Sei più pesante dell'ultima volta che ti ho vista>
<NON SONO INGRASSATA STUPIDO!> sbottasti, tirando gli un nocchino
<Ahia! Almeno non picchiarmi!> si lamentò, massaggiandosi la fronte.
Controvoglia, ti staccasti, facendo di conseguenza alzare lui.
<Allora... > iniziò, usando un tono più serio
<Come sta andando con il tuo potere? Hai avuto problemi?>
<Fortunatamente no... Ma ho comunque un sacco di cose da raccontarti >
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