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[38]•°•Not Useless•°•

<GUARDATE TUTTI, SFIGATI!> la voce squillante del piccolo Katsuki richiamò la vostra attenzione
<HO TROVATO LA GOLDEN CARD DI ALL MIGHT!>

Il piccolo Izuku lo guardò con occhi e bocca spalancati <Wow!> esclamò meravigliato <Sei così fortunato Kacchan!>

Il biondino sfoggiò il sorriso più strafottente <Ovvio Deku, perche io sono il migliore! Nessuno può egualiarmi in qualunque mod->

<Uh guarda! Ce l'ho anche io>

Katsuki, sia sorpreso che irritato, si voltò verso di te.

Tra le tue manine stringevi forte una carta dorata esattamente uguale a quella del tuo amico.
Quest'ultimo però, non sembrava esserne contento

<NON È POSSIBILE! NON CI CREDO!> sbottò con una vena che gli pulsava in fronte.
Le tue labbra di curvarono in un ghigno soddisfatto <E invece è vero, caro il mio 'Signor Inimitabile'. Sembra che io ti abbia ugualiato, ancora una volta aggiungerei>

<Non sarai mai migliore di me maledetta T/c-baka!> ti canzonò venendoti in contro minacciosamente.

Come abitualmente succedeva, vi metteste fronte contro fronte, fissandovi l'un l'altro in malo modo.

<Lo sono già, è inutile che ti disperi>

Gli altri due bambini sospirarono, ormai si erano arresi al vostro comportamento agressivo e competitivo da un bel po'.

<Siamo studenti di terza elementare, e ciò nonostante si riducono ancora così?> la domanda che fece la piccola N/a suonò più come un'affermazione.

Izuku ridacchiò, mettendosi le braccia dietro la testa e guardando il cielo <Secondo me non cambieranno mai, nemmeno quando saremo più grandi>

<Già, probabile> anche N/a si lasciò scappare una risata <E in un certo senso, non è nemmeno un male>

<Concordo>
La voce del bambino si fece speranzosa e colma di desiderio <Vorrei che potessimo stare insieme in questo modo per sempre>

<Anche io> concordò lei <E sono sicura che mai ci perderemo di vista! Nemmeno quando saremo grandi>

Mai perdersi di vista. Mai allontanarsi.

Lo desideravi anche te, eccome se lo facevi. Nonostante quella testa calda ti facesse sempre uscire di testa, ti divertiva, e non ti faceva mai vergognare di essere te stessa.

Aveva fatto tanto per te, anche se implicitamente, e quando lui aveva bisogno di aiuto, l'unica cosa che edi riuscita a fare era stare in piedi a guardare gli altri entrare in azione.

Erano passati due giorni da quando era scomparso insieme ai criminali, ed era da allora che non riuscivi a fartene una ragione.

<T/n tesoro? Posso entrare?> ti chiese tuo padre bussando alla porta di camera tua. Da parte tua, ricevette una risposta affermativa <Certo>

Non appena aprí la porta, ti trovò seduta sul tuo letto, intenta a pettinarti i capelli.
<Hai fatto veloce eh? Hai già le scarpe e ti ho offerto il passaggio nemmeno un quarto d'ora fa> cercò di scherzare, vedendo l'espressione leggermente buia e seria che avevi in faccia.

<Già...> ridacchiasti un po' forzatamente, poggiando la spazzola sul comodino <È che ho un po' di fretta...>

<Capisco perché>
Le labbra di tuo padre si strinsero in una linea sottile, e le sue dita giocarono nervosamente con la maniglia della porta.
Si schiarí la voce, cercando di non scomporsi <Salutami tanto Izuku. È da un po' che non lo vedo>

Lo raggiungesti, afferrando al volo lo zaino vicino all'entrata. Gli desti un veloce bacio sulla guancia, per poi dirgli dolcemente <Grazie per esserti offerto di accompagnarmi papà>

Non che 'offerto' fosse stato il termine adeguato, perché aveva accettato di mandarti a trovarlo se solo ti avesse portata lui, ma riuscivi a capire il perché.

<Hai scelto di frequentare una scuola per eroi...>I suoi occhi si oscurarono per qualche secondo, ma poi tornarono normali <Ma ciò non toglie che io mi preoccupi per te>

<Lo so...> rispondesti infine, seguendolo giù per le scale, diretti verso la macchina parcheggiata fuori
<Perfino io mi preoccupo certe volte...>

Il tuo ultimo commento fu un sussurro talmente flebile che nessuno riuscì a sentire, o almeno sperasti, dato che non volevi tirare altra benzina sul fuoco.

....

<Izuku!> esclamasti una volta entrata nella sua stanza dell'ospedale.
Trovasti il tuo amico steso a letto, ricoperto da bende e gessi da quasi tutte le parti del corpo.
Nonostante sapesti della gravità delle sue ferite, vederlo in quello stato fu comunque un colpo al cuore.

Accanto a lui, vicino al comodino, c'era una flebo con ancora del liquido dentro. Dall'odore che emanava, pensasti, si trattava probabilmente di qualche tipo di sonnifero.

<Gradevole l'odore vero?> chiese sarcastico quando ti vide arricciare il naso. La sua voce era così debole che sembrava gli faticasse semplicemente dire una parola.

<Anche te hai avuto problemi di sonno eh? Me lo immaginavo...> sospirasti mettendogli una mano sul braccio ingessato, che era tenuto alzato da un tutore.

In quel preciso istante, la porta della stanza si aprí nuovamente, e vedesti arrivare il resto dei tuoi compagni di classe

<Ehi ragazzi!> li salutasti mostrando loro il miglior sorriso che potevi sfoggiare.

Ti risalutarono tutti quasi in coro <Cavolo T/c, hai fatto presto eh?> commentò sarcastico Kaminari.
<Abbiamo portato un melone!> esclamò Mineta, tutto emozionato <Lo abbiamo appena comprato tutti insieme!>

N/a, che aveva un graffio sul mento, ti rivolse un sorriso enorme, felice di poterti vedere, e tu lo ricambiasti.

In mezzo al gruppo intravedesti inoltre Shoto, e dopo un primo contatto visivo, ti venne quasi istintivo di voltare lo sguardo verso il muro.

<Immagino tu abbia visto i giornalisti fuori dalla scuola...> disse piano Ochako, come se potessero sentirla anche da lì <Non c'è assolutamente paragone rispetto a questa primavera>

<Si...> anche il tuo tono di voce si abbassò notevolmente <L'ho anche visto al telegiornale>

<Siete venuti tutti qui?> chiese Izuku, cambiando totalmente argomento. I suoi occhi erano ancora sgranati e cupi come lo erano non appena eri arrivata <Tutta la sezione A>

<Tranne Jiro, Yayorozu e Hagakure, che sono rimaste ferite gravemente e sono state ricoverate qui> rispose Iida, spento e sconfortato <Yayorozu se non sbaglio dovrebbe essere sveglia>

<E Bakugo non c'è. Siamo solo diciassette in breve> per quanto la frase del bicolore fosse vera, era ancora troppo amara da digerire.
L'aria si fece pesante.

A Mina tremolò il labbro inferiore <Todoroki....>

Ci fu qualche minuto di silenzio, dopodiché Izuku parlò <Sono venuto qui per diventare un eroe...> disse facendo voltare tutti verso di lui <Non importa quanto bene studio o meno, se non riesco a salvare un mio amico come faccio a definirmi tale?>

<Eri ferito Midoriya> intervenne Iida in difesa <La maggior parte di noi lo era. Non devi sentirti in colpa per ques->

<Come faccio!?> il tono del ragazzo era disperato, e le lacrime minacciavano di scendergli <Come
e faccio a non sentirmi in colpa? Ho lasciato che lo prendessero!>

Una semplice risposta di Kirishima capovolse la situazione <Di questo non devi preoccuparti. Lo salveremo la prossima volta>

Temesti di avere capito male <Quale... Quale prossima volta?> domandasti guardando il rosso, che a sua volta scambiò un occhiata a Shoto

<A dire la verità..> ammise tornando a guardarti <Io e Todoroki siamo stati qui anche ieri...>

Vi spiegò che avevano involontariamente sentito una conversazione fra Yayorozu, All Might e la polizia, e di come lei avesse attaccato un cip addosso ad uno dei villain.

Una mossa saggia e degna di lei, pensasti.

<In poche parole voi volete...> borbottasti ciò che avevi capito dal suo racconto <Farvi creare un altro trasmettitore da Yayorozu e andare a salvare Bakugo>

<Non potete assolutamente farlo!> intervenne Iida, spaventato alla sola idea. Ti ricordasti dell incidente con Stain. <Se i professionisti lo sanno è questione di tempo prima che ci pensino loro!>

<Questione di quanto tempo?!> sbottò Kirishima nello stesso tono <Come possiamo stare con le mani in mano sapendo che lui è nelle mani di quei criminali?!>

La sua voce si incrinò, cosi riprese fiato un paio di sceondi. Vederlo stare così male per Bakugo feceva sia tristezza che tenerezza.

Il ragazzo si strinse forte la maglietta <Come ha detto prima Midoriya, se non riesco a salvare un amico in difficoltà non posso considerarmi un eroe. E nemmeno un uomo>

<Kirishima calmati per favore! Siamo in un ospedale!> gli disse Kaminari intimandogli di parlare a vice più bassa

<E comunque Iida-chan non ha torto...> provò ad aggiungere Asui, ma il ragazzo non volle sentire ragioni.

<Lo so che siamo noi nel torto, eppure...> continuò girandosi improvvisamente. I suoi occhi saettarono su di te.

Sembró che ti leggesse nel pensiero.

<T/n, so che anche te sei arrabbiata e abbattuta, e so inoltre che anche tu daresti qualsiasi cosa per poter rimediare> disse addolcendo il tono <So da quanti tempo vi conoscete e da quanto si conoscono le vostre mamme  perché è stato lui stesso a dirmelo. Anche se non è la cosa giusta da fare e che ci saranno dei rischi, credo che tu insieme a Midoriya sia una di quelli più arrabbiati>

Il discorso del tuo amico ti colpí in pieno:

Una parte di te voleva assolutamente salvarlo e riportarlo a casa sano e salvo, ma l'altra sapeva che in questo modo avreste rischiato di essere catturati anche voi.

I tuoi compagni Sembravano spaventati a morte da quell'idea, tranne il ragazzo dalle lentiggini che già brillava di speranza.

E allora che fare?

<I criminali hanno detto che eravamo nella lista di quelli da uccidere, mentre Bakugo no, difatti è stato rapito senza essere fatto fuori> disse Shoto, parlando per la seconda volta da quando era entrato <È probabile che verrà lasciato in vita visto che lo vogliono far entrare nell'Unione dei Villain, ma conoscendolo, so che creerà loro non pochi guai...>

Fece una pausa, come per scegliere accuratamente le parole da usare <C'è la possibilità che se cambieranno idea sul suo conto, potrebbero sbarazzarsi si lui>

<Bakugo non é così stupido da rischiare così grosso in una situazione simile> rispose Tokoyami <Come hanno detto gli altri divremmo solo->

<Io ci sono> la tua voce si alzò notevolmente, in modo tale che tutti i presenti potessero sentirti.
Stringesti i pugni, rivivendo oa scena di Bakugo che veniva catturato alle tue spalle senza che tu te ne accorgessi.

"Ho la possibilità di rimediare al mio errore..." pensasti "Riuscirò a salvarlo, che lui lo voglia o meno"

Aggrottasti le sopracciglia, fissando a tua volta Kirishima e Shoto <Io verrò con voi. Quando volete.>

Iida tremò da capo ai piedi<LO SCHERZO È DIVERTENTE QUANDO DURA POCO!> esclamò con estrema durezza nel tono di voce.

Prima ancora che riuscisse a sgridarvi, un dottore entrò nella stanza.

<Scusate il disturbo, ma é arrivata l'ora per Midoriya di fare la visita> annunciò visibilmente confuso dalle vostre facce tese. Fortunatamente, pensasti, non aveva capito di cosa stavate parlando.

<D'accordo, ora andiamo> rispose Kirishima, e quasi nello stesso momento, tutti gli altri iniziarono ad uscire dalla porta, uno per uno.

Senza il minimo preavviso, Shoto ti prese per il polso. Il tuo cuore prese a battere più forte <Andiamo anche noi due. A più tardi Kirishima> fece al ragazzo, lanciandogli un ultimo sguardo d'intesa. Quest'ultimo rispose con un cenno, per poi finire di parlare al ragazzo steso a letto.

Te e il bicolore, rimasti soli, iniziaste a incamminarvi verso luscita dell'ospedale, non proferendo parola.
In primo luogo, te eri ancora scossa dal discorso di prima sul fatto di salvare Bakugo.
E in secondo luogo....

"HO CAPITO CHE DOVEVAMO USCIRE E ANDARCENE, MA COSA VORREBBS SIGNIFICARE CIÒ?"

Il semplice fatto che ti tenesse il polso ti faceva sentire come se stessi per esplodere da un momento all'altro.

Negli ultimi giorni effettivamente, ti ricordasti, erano state parecchie le volte che lui aveva fatto qualcosa di carino e per questo arrossivi o facevi cose strane.

Ma qualunque cosa fosse stata, eri convinta, sarebbe stata passeggiera.
O almeno, lo speravi.

<Umh, Shoto...> ti schiaristi la voce, per poi chiamarlo <Come... Come faremo se Yayorozu non ci aiuterà?>

<Immagino che dovremmo comunque convincerla a firnirci un trasmettitore. Ha tutto il diritto di non voler venire con noi-> il ragazzo ti guardó, e la sua voce si spense nel momento che notò la sua mano tenere ancora il tuo polso.

<T-te lo sto tenendo troppo forte?> chiese allentando la presa, ma non lasciandotelo.

<No, non ti preoccupare> lo rassicurasti <Non mi fai nulla>

Lo sentisti tirare un sospiro di sollievo <Menomale> disse. Usciste dall'ospedale, continuando a camminare verso la via dove abitavate.
Ancora non ti aveva lasciato il polso.

<Comunque dovremmo riflettere un po' su come faremo> ammise il bicolore, tornando sull'argomento Bakugo <Penso che ci siano un paio di cose da rivedere...>

Non ti rendesti conto di avere risposto fino a quando non pronunciasti anche l'ultima parola.
La tua voce aveva una volontà propria

<Ti va di venire a casa mia?>

Angolo me

......

Mi sembra di capire che durante il periodo scolastico non ce la faccio a fare tre aggiornamenti a settimana....


Mi dispiace tantissimo ricorrere a questa soluzione, ma non riesco seriamente a organizzarmi meglio di così 😭

Aggiornerò questa storia il lunedì e vedrò di aggiornare Maneko, ora vedrò.

Detto questo, il prossimo capitolo credo vi piacerà 😉

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