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[22]•°•Shoto•°•

<Secondo voi é morta? Non mi stupirebbe dopo un combattimento simile>

<Kacchan e lei si sono sempre picchiati, ma non sono mai arrivati a questo punto!>

<Fate silenzio insomma! T/n non si é ancora svegliata!>

<Cavoli, Recovery Girl é riuscita a sistemarle il naso come prima! È proprio brava>

Non appena riprendesti i sensi, ti ritrovasti distesa sul letto dell'infermeria.
Il tenero viso tondo di Uraraka incombeva sul tuo

Non appena si accorse che i tuoi occhi erano aperti, ti stritolò in un abbraccio

<T/N STAI BENEEEE> singhiozzó commossa <SEI SVENUTA E NON SAPEVAMO PIÙ CHE FAREEE>

N/a si aggiunse all'amica <BAKUGO È STATO UNO STUPIDO! HAI PERSO ANCHE DEL SANGUE!>

Nel frattempo eri diventata viola <Vi ringrazio della preoccupazione ragazze, ma ora sto perdendo ossigeno...>

Non appena lo realizzarono, entrambe le ragazze si scostarono, arrossendo <Scusaci tanto...>

<Non importa> ridacchiasti sincera, per poi volgere lo sguardo verso Kirishima e Izuku <Vi ringrazio per essere venuti a controllare se stavo bene>

<Era il minimo> rispose prontamente Izuku, ricambiano il tenero sorriso

Il rosso si mise le mani sui fianchi, sospirando profondamente <Scommetto che anche Bakugo  sarebbe voluto venire, é solo che si vergognava>

Apprezzati molto il fatto che Kirishima lo difendesse sempre. Katsuki sapeva essere insopportabile, ma sembrava che al ragazzo andasse bene lo stesso.
Inoltre trovavi premuroso il fatto che fosse venuto a trovarti in infermeria

<Su quello non ho dubbi> concordasti <Il suo orgoglio non ha paragoni, ma infondo ce l'ha un cuore>

Uraraka parve essere in totale disaccordo <Come fai a dirlo dopo che ti ha ridotta in questo modo?>

Mosse le braccia in modo totalmente simile a quello di Iida, tanto che te lo fece venire subito in mente

<A proposito, dove é Iida?> domandasti.
Gli sguardi dei tuoi amici si oscurarono.
Capisti che era successo qualcosa di grave

<Gli é accaduto qualcosa?> la preoccupazione nella tua voce si fece sentire.
<È accaduto qualcosa a suo fratello> rispose Kirishima <Non ci ha detto nulla di preciso, ma sembrava decisamente sconvolto> intervenne Uraraka

Con le dita stringesti il lenzuolo
<Mi dispiace tanto... Mi auguro che stia bene...>

Sapevi bene che Iida era legato ad Ingenium quanto te lo eri a Taki, quindi la faccenda ti dispiacque molto, e comprendesti il fatto che se ne fosse andato.
D'altronde, per un fratello si era disposti a fare di tutto

<Non preoccuparti T/n, sono sicura che starà bene!> ti rassicurò N/a <È un professionista dopotutto!>

<Già...> mormorasti <Speriamo tu abbia ragione>

.....

<KATSUKI BAKUGO!> esclamò N/a fumante di rabbia, puntandogli un dito contro <QUESTA VOLTA HAI DAVVERO ESAGERATO!>

<NON URLARMI IN FACCIA STUPIDA FACCIA AD OCCIDENTALE!> controbatté l'altro, che riportava una serie di lividi e tagli vari.
Anche te non ci eri andata piano durante lo scontro

La mora iniziò a tirargli pugnetti sul braccio, cosa che lo fece innervosire ancora di più <HO DETTO DI LASCIARMI STARE!>

<NON FINO A QUANDO NON ANDRAI A SCUSARTI CON LEI!> lo rimproverò
<MAI!>

Mentre i due erano intenti in una discussione "all'ultimo sangue", Todoroki era seduto in fondo agli spalti, lontano dagli altri, ad aspettare il suo combattimento contro il biondo.

Gli sarebbe piaciuto andare a vedere come stavi, ma non sapeva se fosse stato benvoluto. Aveva deciso che voleva parlarti, ma era più facile a dirlo che a farlo

E se tu avessi voluto sapere del suo passato? Scoprire cosa lo affliggeva giorno dopo giorno?
Il ragazzo non sapeva se si sentiva in grado di raccontarlo

Certo, con Midoriya lo aveva fatto, ma per ragioni completamente diverse. Anche se effettivamente, sarebbe stato più giusto dirlo prima a te che a lui.

Come se gli avesse letto nel pensiero, il ragazzo dai capelli verdi si avvicinò
<Todoroki?> lo chiamò, facendolo voltare <Posso parlarti? Giusto un minuto>

Il bicolore annuì piano <Immagino tu voglia chiedermi perché non ho usato le fiamme contro Iida...>

Izuku si grattó la testa, imbarazzato <Beh... Non proprio>

I suoi occhi verde smeraldo lo fissarono, seri<Vorrei parlarti a proposito di T/n>

Todoroki deglutí. Se lo aspettava in un certo senso <Ce l'hai con me perché l'ho ferita, vero? Non ti biasimo>

<Lei é una mia cara amica...> spiegò con tono pacato <La conosco da quando andavamo all'asilo, e so che nonostante l'apparenza, non farebbe mai del male ad una mosca>

L'altro puntò le sue iridi eterocrome sui suoi piedi. Izuku continuò <Certo, noi abbiamo avuto molto tempo per conoscerci, ma ciò non significa che tu non possa iniziare a costruire un rapporto da adesso>

<Involontariamente ho finito per paragonarla a mio padre... E quindi l'ho allontanata> rivelò tristemente <In più non sono mai stato sincero con lei. Come posso cancellare tutto questo e riniziare?>

<Non sono io che devo dirtelo> rispose convinto<Devi andare a chiederlo a lei>

Anche lui. Anche lui era di quella idea.
Valeva la pena almeno tentare?

"Ciò che detta il cervello é diverso per ognuno di noi, ma alcune cose invece dettate dal cuore ci accomunano a tutti quanti" "Sta a noi scegliere se ascoltarle o meno"

Gli sembró di essere nuovamente davanti a quel burrone allo USJ. Come fare per scappare?

Lasciarsi catturare dai criminali, oppure provare a saltare l'ostacolo con tutte le proprie forze?

In sintesi, si trattava solo di rifare un altra volta questo ragionamento.

...

Smack!

<Ecco fatto cara!> esclamò Recovery Girl <Dopo questo sei completamente guarita!>

<La ringrazio tanto per il suo aiuto> dicesti inchinandoti leggermente.
Stavi combattendo con l'istinto di pulirti il punto del naso dove aveva pioggiato le sue labbra

<Figurati cara, non c'è assolutamente problema> ti sorrise cordialmente <Però dovete stare attenti te e Bakugo la prossima volta. Anche lui non era poi così messo bene>

Ti grattasti la nuca, imbarazzata. Se solo avesse saputo cosa combinavate da bambini...<Cercheremo di seguire il suo consiglio. Grazie ancora>

L'anziana signora sorrise dolcemente, per poi avviarsi verso la porta
<Devo andare a parlare con il professor All Might adesso> disse poggiando la mano sulla maniglia

Ti venne quasi da ridere nel vederla in punta di piedi per arrivarci, e per questo ti rimproverasti mentalmente.
<Quando avrò sistemato completamente anche Bakugo inizierà l'altro scontro. Intanto l'orario di visita é ancora aperto. Magari qualcheduno dei tuoi amici->

Non appena aprí la porta, si ritrovò davanti la figura di Todoroki.
La sua mano era ancora in aria, stretta a pugno, come se stesse per bussare

<Questa é la prova che ho sempre ragione> commentò saccente la donna <Chissà perché allora nessuno mi da ascolto...>

Gli passò accanto salutandolo con un veloce gesto della mano, per poi scomparire nel corridoio.
Il povero bicolore era visibilmente confuso, ma decise di lasciar perdere.

<Emh... Posso entrare?> chiese calmo.
Gli rivolgesti un sorriso, cercando anche te di sembrare normale
<Certo, vieni pure>

Il bicolore varcò la soglia dell'infermeria, chiudendosi la porta alle spalle.
Sentisti tutto il disagio alleggiare nella stanza

<Stai meglio?> chiese subito, senza esitazione <Bakugo non c'è esattamente andato piano...>

<Ora si, ti ringrazio> rispondesti <In più credo di averlo un po' provocato io, quindi non mi sento di criticarlo>

Anche se non era vero, non potevi dirgli che eri semplicemente distratta perché stavi pensando alla vostra litigata. D'altronde, lui era venuto a sapere se stavi bene, non sarebbe stato giusto bersagliarlo subito con quel discorso.

Eri sicura che ne avrebbe parlato, ma che gli sarebbe necessitato tempo.
Fino ad allora, avresti continuato a comportarti in maniera gentile nei suoi confronti, ma non come facevi prima

"Pensare che se avessi vinto avrei dovuto battermi contro di lui..."

<Comunque... Congratulazioni per essere arrivato in finale> ti complimentasti <Bakugo é un avversario tenace, ma sono sicura che riuscirai a fronteggiarlo->

<Come fai a perdonare con questa facilità?> ti interruppe improvvisamente.
Il suo sguardo era serio, ma allo stesso tempo quasi colpevole

<Mi stai incoraggiando anche se ti ho detto che ti sopporto a metà, mentre prima hai difeso Bakugo dopo che ti ha rotto il naso!>
Si avvicinò <La mia non é una critica, voglio solo capire come fai. Come fai a non tenere rancore?>

La domanda ti lasciò di stucco per qualche secondo, ma poi sospirasti <Ora te la faccio io una domanda. Se tutti provassero rancore per tutti, cosa resterebbe di amore nel mondo?>

Silenzio. Todoroki sgranò gli occhi.
<Non voglio che scambi il mio discorso per quello di una hippy o cose simili, ma sto dicendo sul serio>

Incrociasti le braccia <I sentimenti delle persone sono una cosa su cui non si dovrebbe mai passare sopra, ma per evitarlo non ci si deve costruire un muro attorno. In questo modo si finisce solo per farci il doppio del male>

Si guardó tristemente la mano sinistra <Quindi stai dicendo che se qualcuno ha fatto del male a noi stessi o a una persona a noi cara bisogna perdonarlo e basta? Facendo finta che i suoi errori non ci abbiano inflitto nulla?>

<Non sto dicendo questo> chiaristi <Indendo dire che se siamo feriti, il modo migliore per guarire é affrontare la situazione, non nascondersi>

<Se io dovessi tenere il muso a Bakugo per ogni volta che abbiamo fatto a botte a quest'ora sarei in galera per omicidio. E totalmente incapace di sorridere>

<Sorridere...> borbottó <Si tratta solo di tirare dei muscoli>

<Grazie per la lezione di scienze umane, ma non é questo quello che intendevo>

Ti avvicinasti anche tu, per poi tirargli su le guance con i tuoi indici.
Di conseguenza, gli angoli della sua bocca si piegarono all'insù

<È questo quello che chiami 'sorriso'? Io invece lo chiamo 'mi fa male la faccia'>.
Il bicolore era rimasto allibito dalla tua mancanza di esitazione. In più, il tuo discorso non era poi così senza senso

In fondo al suo cuore, sembrava che si stesse riaccendendo qualcosa. Un sentimento che credeva di avere perso anni fa. Speranza

Gli lasciasti il viso, indietreggiando di un passo. Lo guardasti comprensiva
<Se io mi comporto da idiota all'apparenza é per mantenere alto l'umore delle persone che ho attorno. A mio parere, lasciare che gli altri abbiamo una vita noiosa e piena di rancore va contro i principi di un eroe>

"Un eroe che salva le persone con il sorriso. È questo ciò che voglio diventare"

<Chi ci ha fatto del male non merita la nostra infelicità, ne tanto meno la nostra benevolenza. Ma se qualcuno si mostra veramente pentito, non vedo perché negargli un sorriso>

In seguito ci fu qualche minuto di silenzio, ma proprio il bicolore decise di interromperlo.
Prese un respiro profondo.

<Mi dispiace> inizió <Mi sono comportato ingiustamente nei tuoi confronti. Te non mi hai mai fatto niente di male, ma nonostante questo non ti ho mai accettata per come sei veramente>

Non serviva leggerli nel pensiero per accorgersi che diceva la verità. I suoi occhi parlavano per lui

<In fondo, sapevo già che non c'era problema nel frequentarti, ma ero convinto che il tuo potere non andasse bene, proprio come il mio>

Lo sentisti deglutire. Sembrava che stesse per tirare fuori un argomento di cui non aveva coraggio di parlare
<La ragione per cui io non lo voglio usare...>

Pareva che si sentisse obbligato.

<La ragione é che quando ero bambino->

Te fosti più svelta:
<Non voglio obbligarti a raccontarmi il tuo passato>

Todoroki sgranò nuovamente gli occhi, come se non ci credesse.

<Ma... Hai detto che la fiducia é la cosa più importante> ti ricordò confuso

<Lo so bene, ma ci sono anche tanti altri modi per dimostrarla>.
Facesti una smorfia preoccupata <Modi meno dolorosi>

Il ragazzo non sembrava del tutto convinto, così rilassasti lo sguardo
<Ciò che siamo stati è importante fino ad un certo punto, ma non può farci perdere di vista chi siamo adesso e chi saremo in fururo>

<Io voglio vedere con i miei occhi che tipo di ragazzo sei e che tipo di uomo sarai, quindi non preoccuparti>.
Gli rivolgesti un caldo sorriso, il più sincero che gli avevi mai rivolto fin ora
<Ripartiamo da zero, che ne dici Todoroki?>

Tu gli porgesti la mano, ma al posto di afferrarla ti avvicinò a se, stringendoti a lui.
Il tuo cuore si riempì di felicità:
Era la prima volta che ti abbracciava

<Sono fortunato ad avere un amica come te, T/n... Grazie > disse semplicemente, ma te sentisti tutto il bisogno di amore e affetto sgorgare dalle sue parole.

Te eri lì. Lì per lui. E non lo avresti abbandonato.

<Grazie a te... Shoto>

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