CAPITOLO 5
POV NATHAN
La giornata è passata molto velocemente, anche se avrei voluto vendicarmi con la piccola Nicole dato che mi ha tirato uno schiaffo in faccia, ma avevamo perso troppo tempo dentro l'ufficio e rimaneva solo mezz'ora prima che finisse l'ora così sono stato zitto.
Tutto il tempo non mi ha degnata nemmeno di uno sguardo, non credevo che si comportasse da bambina..
Finalmente esco da scuola e vado a casa, non ne potevo più di quelle ragazze che mi sbavavano dietro e che cercavano di attirare la mia attenzione, l'unica a non considerarmi oltre a Nicole era sua cugina Lily, sicuramente quello che fa una fa pure l'altra. Patetiche!
Salgo immediatamente nella mia camera a prendermi i vestiti che ho bisogno di una bella doccia fredda, senza aver fatto niente puzzo come un cane.
Finisco di lavarmi e mi metto un paio di jeans strappati alle ginocchia, una maglia bianca che fa intravedere il mio tatuaggio sul braccio e un paio di scarpe qualsiasi nere.
Sto morendo di fame spero soltanto che ci sia qualcosa da mangiare o dovrò andare a casa di Brandon dove sicuramente ci sarà pure Jack e mangiare lì, non mi dispiacerebbe ma dopo un po' sanno essere pesanti e non voglio che mi rompino le palle, mi risveglia dai miei pensieri un cellulare con della suoneria di merda che ovviamente dato che non è il mio deve essere sicuramente della piccola Nicole.
Prendo il telefono e leggo Peter con un cuoricino rosso accanto… beh ho voglia di vendicarmi un po' quindi rispondo a questo Peter.
"Si pronto?" Rispondo con un ghigno stampato in volto
"Scusami tu chi sei? Perché non ha risposto Nicole?" Quante domande Dio santo, fra un po gli stacco in faccia
"Fai meno domande che è meglio, chi sei tu e cosa vuoi" se mi stacca in faccia mi incazzo nessuno si è mai permesso di farlo e nemmeno lui deve provarci
"Sono Peter, il suo ex ragazzo e ho chiamato perché voglio chiarire alcune cose in sospeso con lei. Tu invece chi saresti?" Non gli do nemmeno il tempo di finire che ho già staccato la telefonata, non ne potevo più.
Che avrà fatto di così grave da voler chiedere scusa a Nicole?
Vorrei iniziare a sbirciare sul suo cellulare ma ci ho pensato ora che sono arrivato davanti casa di Brandon cazzo!
Vabbe non me ne frega, non appena entro inizierò a controllare alcune app anche se con quei rompicoglioni di Jack e suo cugino non posso dato che sono suoi amici..
Non me ne fotte, vorrà dire che controllerò il suo cellulare non appena arrivo a casa, per adesso mangio che sto morendo di fame.
"Nicole ha detto che le hai tolto il cellulare, sai non ti conviene controllarlo, lei sa essere molto vendicativa quando vuole" Dice Brandon rompendo il silenzio insieme ad una risata.
Mi sono accorta l'altro giorno che lo era, ma a me non interessa niente e adesso che entrambi sanno che ho il suo telefono gli do un'occhiata, lo esco dalla tasca posteriore del mio jeans e lo accendo dato che la piccola Nicole lo ha spento prima di darmelo.
"Come non detto, amico fai quello che vuoi ma poi non dirmi che non ti avevo avvisato" Dice dandomi una pacca sulla spalla con Jack che ride da mezz'ora.
Sapevo che sarebbe andata così, sono insopportabili come sempre.
"Sta zitto Brandon, cosa non hai capito che non mi importa di quello che hai detto? Sai benissimo pure tu che so essere vendicativo più di ogni altro essere vivente in questo cazzo di pianeta."
Adesso colpa sua sono incazzato, se solo si permette a dire altro lo butto fuori di casa a calci anche se non è la mia.
"Nathan… Io e Jack stiamo andando a prepararci perché stasera dobbiamo uscire, ci vediamo domani?" Perché diamine è imbarazzato adesso? Fin'ora credo di non aver detto una parola ma se ha paura pure quando respiro buon per lui, almeno sa che deve stare attento a quello che mi dice.
"Con chi state uscendo?" Forza dii quei nomi tanto ti si leggono in faccia, non ci vuole tanto a capirlo, sicuramente le ragazze hanno voluto mettermi da parte perché avrei rovinato tutto e non gli do torto lo avrei fatto sicuramente.
"Brandon non credevo che dire Lily e Nicole fosse così difficile. Adesso però che non mi hai detto niente dimmi a che ora è l'appuntamento e dov'è. " Se solo osa mentirmi solo perché gli è lo ha detto la mocciosetta me la pagano entrambi.
"Alle 20:30 al locale di Tom" risponde Jack guardando con dispiacere suo cugino.
Ma che cazzo gli prende adesso, io non voglio mica infastidire o far colpo su Lily, il mio obiettivo e la piccola Nicole, lei si che voglio infastidirla.
Sono fuori casa di Kelly che mi corre dietro da anni e ancora non ha osato aprirmi la porta, giuro che se non la apre fra cinque secondi butto giù la porta e lei sa benissimo che odio aspettare per più di 2 minuti.
Sto per tirarle un calcio ma mi fermo immediatamente quando vedo la porta aprirsi lentamente…
"Ma che cazzo hai fatto tutto sto tempo?"
Entro a casa sua come se niente fosse, tanto conosco ogni angolo qui dentro.
Non appena entro il salone è grandissimo con le pareti bianche e argento, al centro c'è un divano con di fronte una televisione gigante, nei muri ci sono appesi alcuni quadri che suo fratello ha disegnato e per ricordo ha deciso di appenderli un po' ovunque.
Ci sono tantissimi bagni, tra cui uno nella sua stanza, uno in fondo al corridoio, uno nella stanza degli ospiti è l'altro cioè il più importante dove fa entrare solo la persona più cara, la persona che sarebbe riuscito a conquistare il suo cuore ma non è ancora successo.
"Nathan...i..io..Devo parlarti di una cosa importante" Risponde balbettando e piangendo.
Ma che diamine le prende? Spero solo che non ha combinato guai o con me avrà chiuso definitivamente, problemi e cagne come lei dietro non le voglio.
"Cazzo! Sputa il rospo prima che mi fai incazzare" tiro un urlo che sicuramente anche il vicinato avrà sentito, ma non me ne frega niente.
"S..Sono..in..incinta.." dice tutto d'un fiato mettendosi le mani sul viso coprendole.
Non ci credo, lei è rimasta incinta?
Sono nervoso, sto morendo dalla rabbia e non riesco a contenermi, io non voglio un bambino e non l'ho mai voluto sopratutto da una come lei.
Spero che stia scherzando perché sta situazione andrà a finire male.
"Come cazzo hai fatto a rimanere incinta?
Fin'ora ho sempre messo le precauzioni, tranne una volta che c'era un preservativo già aperto sul comodino e tu, tu sapevi che era rotto ma hai voluto usarlo lo stesso, non è così?" Non ci vedo più dalla rabbia, do un pugno al muro facendo un fossone ormai ricoperto dal sangue delle mie mani.
Perché non risponde adesso?
Non può piangere dopo aver fatto lei stessa una cosa del genere sapendo come la pensavo, sapeva benissimo che non avrei né ora e né mai accettato una cosa del genere da nessuna donna al mondo.
"Rispondi cazzo!" Sento gli occhi bruciare e diventare rossi come non mai, la mano che continua a sanguinare facendo cadere le gocce sul pavimento e nei vestiti e le nocche sono ormai bianche dalla pressione che sto dando al punto, non riesco a contenerli più devo sfogarmi immediatamente con qualcuno.
"Si, lo sapevo.." Dopo tanto finalmente risponde, non posso alzarle le mani cazzo, mio padre ha fatto soffrire mia mamma e io non sarò un mostro come lui con le donne.
"Adesso tu fai quello che ti dico io se non vuoi peggiorare la situazione. Ora ti alzi, esci da quella cazzo di porta e trova un rimedio, tu il bambino non lo terrai uccidilo fai quel che cazzo vuoi.
Anzi domani ti accompagno io e andrai ad abortire immediatamente con o senza il tuo consenso. Chiaro?" Lei non risponde, si limita solo a fare un cenno con la testa.
Cosa non hanno capito che non accetto farlo con le donne senza preservativo?
Quella volta in cui lo farò senza sarà con chi è riuscito a farmi innamorare, e di certo non sono queste tre cagne che mi porto dietro da anni…
Cazzo, sono già le 20:00 ed io non mi sono ancora preparato.
Quando sto sotto la doccia inizio a pensare cose negative e adesso come ogni fottuto giorno penso a mio padre, che se lo avessi davanti lo farei soffrire proprio come ha fatto lui con noi.
Nessuno mi conosce così bene come Jack, lui è il mio migliore amico da quando ero piccolo e per me c'è sempre stato, così io per lui. Solo lui sa tutta la storia della mia infanzia, solo lui sa cosa ha fatto veramente quell'uomo a me, a mia madre e a….
Mi risveglia dai miei pensieri Brandon che mi chiama al telefono, se avessi continuato a pensare avrei distrutto il bagno.
"Cosa vuoi?" Dico lanciando il telefono sul letto per inizarmi a preparare
"Sono le 20:40 che fine hai fatto? Noi siamo già arrivati tutti, il problema è che abbiamo preso un tavolo da cinque e le ragazze si son già chieste chi verrà quindi datti una mossa perché se dirò il tuo nome se ne andranno"
La prossima volta parla con più calma idiota
"Di alle ragazze che quel posto sarà mio, e dii alla piccola Nicole che se è così coraggiosa come sembra di rimanere lì, adesso arrivo e non rompere più" gli stacco la telefonata in faccia dalla fretta e inizi a vestirmi.
Prendo un paio di di jeans strappati al ginocchio, una t-shirt nera e le scarpe della Nike, ho preso i primi vestiti che mi son trovato davanti ma non me ne frega un cazzo devo assolutamente muovermi, non voglio che la piccola Nicole la farà franca anche stasera.
Entro in macchina, metto in moto e mi dirigo verso il locale correndo cercando di ignorare la gente che mi suona ogni due secondi, stronzi!
POV NICOLE
Stasera io e Lily avevamo un appuntamento con Jack e Brandon, infatti adesso siamo al locale di un certo Tom.
Io mi sono messa un vestitino nero che mi arriva a metà ginocchio che è anche a maniche corte, Lily invece al suo solito ha indossato un vestitino aderente bianco che le sta benissimo, lei non ha mai messo un vestitino normale come al mio perché dice che non le piacciono anche se per me le staranno benissimo.
Jack e Brandon si sono vestiti praticamente uguali, hanno indossato dei jeans e una maglietta nera l'unica cosa che li distingue da loro outfit sono le scarpe uno le ha della puma che sono bianche mentre l'altro della Nike che invece sono nere.
Non capisco chi dovrebbe venire, hanno prenotato un tavolo di cinque persone e se cerco qualche informazione la loro faccia si pietrifica come non mai, conosco ste facce solo se si parla di una persona e quella persona giardacaso è…
"Eccomi qua" una voce mi riporta alla realtà e come immaginavo la persona di cui stavo parlando è quel cretino di Nathan, chi diamine lo ha invitato? Ora glie lo dico io a questo
"Qualcuno per caso ti ha invitato Nathan?" Nomino il suo nome come fosse la cosa piu schifosa al mondo, ma non mi importa della sua reazione, non mi importa di cosa farà.
Si avvicina a me con il suo solito passo lento ma deciso ichiodandomi con i suoi bellissimi occhi azzurri.
"Beh punto uno il locale non è tuo, secondo qualcuno ti ha per caso detto che mi ha invitato qualcuno? 3 invitato o no, mi vogliate o no io faccio quello che mi pare quindi adesso sto qua, che nessuno provi a dire altro" dice con un sorriso soddisfatto in volto.
Mamma mia quanto lo odio quando fa così.
Ma chi si crede di essere? Il marito della Regina Elisabetta per caso?
No perché adesso gli rispondo io visto che nessuno prova a intervenire.
"Senti uno po' qua nessuno ti ha invitato quindi dato che il locale non è nostro rimani e fa quello che vuoi, ma stai alla larga da noi" rispondo io dandogli le spalle.
Ad un tratto sento tirarmi per un polso per poi essere sulle spalle di Nathan come un sacco di patate. Ma come si è permesso?
"Lasciami andare butto idiota che non sei altro o giuro che ti faccio vedere io"
Sto qua è come un armadio non riesco a fargli niente con i miei continui calci e pugni.
"Sta zitta e adesso ascoltami bene ragazzina"
Il suo sguardo d'un tratto è diventato serio e cupo, farebbe intimorire chiunque avesse davanti ma non a me, almeno non del tutto.
Mi sbatte al muro con prepotenza intrappolandomi fra le sue braccia.
"Non ti permettere mai più a dirmi cosa devo fare è chiaro?" Dice prendendomi il viso fra le mani facendomi male.
Non mi importa gli darò la soddisfazione che vorrebbe sentire, adesso gli rispondo io.
"Sennò che fai?" Adesso sono sicura che con questo si arrabbierà tantissimo.
Ecco...infatti inizia a stringere i pugni e serra la mandibola più che può.
Ops… L'ho fatto arrabbiare.
"Devo per caso ricordarti che ho ancora il tuo cellulare? Comunque nessuno osa alzare il tono della voce con me, tantomeno tu.
Non so se ti hanno riferito Jack e Brandon che sono un ragazzo vendicativo, ma è per questo che nessuno prova a dirmi o fare qualcosa, sai ho fatto tante di quelle cose orribili che non ho nessun problema a trasformare questo bellissimo telefono in frantumi" dice uscendolo dalla tasca inferiore dei jeans.
Merda lo avevo proprio dimenticato, ti prego dimmi solo che non mi romperà il telefono, ho solo quello e non posso chiedere altri soldi a mia mamma per ricomprarlo…
"Non ti permettere" rispondo urlando dandogli una spinta che lo fa allontanare da me.
Lui come risposta fa un sorriso soddisfatto, come se ha appena ottenuto ciò che voleva.
"Va bene piccola Nicole, io ti avevo avvisata"
Dice per poi lanciare il mio telefono in mezzo alla strada che subito dopo una macchina che correva come non mai che lo prende in pieno e nel frattempo sento quel cretino ridere sotto ai baffi soddisfatto da ciò che ha appena fatto.
"Credo di averti infastidita abbastanza, adesso se non ti dispiace piccola me ne vado"
Eh no bello mio tu non te ne andrai via cosi, non solo mi hai sbattuta al muro con prepotenza ma mi hai pure rotto il mio cellulare manco comportandoti come un cavolo di bambino.
Lo prendo per la maglietta e lo faccio girare verso di me con prepotenza
"Senti un po' brutto stronzo che non sei altro, tu non sei nessuno per sfiorarmi con un dito tantomeno di rompere il mio cellulare in questo modo per una sciocchezza come questa. Tu adesso se non mi ricompri un telefono o non troverai modo di farmi avere dei soldi ti giuro sulla mia famiglia che non ti lascerò in pace nemmeno due secondi, ma ricordati che nessuno sa essere vendicativa tanto quanto me, nemmeno uno come te ricordatelo sempre Nathan. Con questo ti saluto" non ho mai detto queste parole a nessuno, non mi ero mai permessa di rispondere o abbassarmi ai livelli di qualcuno ma lui, lui è così fastidioso che è impossibile non rispondergli, lui se le cerca tutte.
Vuole la guerra? Che guerra sia allora.
"E tu ricordati invece che come gioco io non gioca nessuno piccola Nicole, ma per ora siamo uno a zero se non mi sbaglio giusto?
Eh già la prima vendetta è stata fatta con il tuo bellissimo telefono, chissà la prossima.
Ci vediamo piccola" risponde lui con tutta tranquillità facendomi l'occhiolino.
Ma perché è cosi calmo?
Io sto morendo di rabbia e anche paura perché non so cosa farà adesso, e poi che cosa intendeva con giocare?
Adesso abbiamo iniziato una guerra, che consiste nel vendicarsi ogni volta che qualcuno farà qualcosa all'altro, spero soltanto che non si creerà il macello.
Perché mi fa innervosire così tanto? Non lo sopporto!
Arrivo a casa esausta, non appena sono rientrata nel locale dopo ciò che era accaduto con Nathan, Lily Jack e Brandon mi avevano chiesto cosa fosse successo ma mi sono limitata a dirgli che ci eravamo presi solo a parole, ovviamente Lily essendo la mia migliore amica non ha creduto ad una parola infatti adesso devo darle spiegazioni mentre loro credo che abbiano abboccato.
Mi butto sul letto mettendomi il cuscino in faccia come se mi facesse dimenticare tutto, ma ad un certo punto la porta si spalanca facendo intravedere la mia migliore amica in intimo, chiaro segno che deve andarsi a fare una doccia.
"Senti un po' piccola bugiarda, gli altri magari avranno abboccato ma io no.
Ti conosco da quando sei nata e non puoi uscirtene con questa stupidaggine, quindi adesso io mi vado a lavare lì sotto mentre tu farai lo stesso qui.
Non appena avremmo finito tutte e due ci metteremo sul letto e mentre che stuzzichiamo qualcosa dato che per colpa vostra non abbiamo mangiato mi racconterai tutto ciò che è successo tra te e quel figo di Nathan. Chiaro?" Non si è fermata nemmeno due secondi per prendere respiro che ha detto tutto d'un fiato.
Non mi lascia nemmeno il tempo di ribattere che lei è già uscita dalla stanza, non me ne ero nemmeno accorta.
Mi dirigo verso la doccia prima che viene Lily e me le suona di santa ragione, sarebbe la cosa più buffa del mondo vederla con una ciabatta fra le mani che urla come una pazza alle 2 del mattino.
Finisco di lavarmi, indosso l'intimo e poi il pigiama, esco dal bagno e come immaginavo trovo già Lily sul letto sotto le coperte che mangia dei Pop Corn che mi fissa aspettando delle spiegazioni.
"Calma, dammi il tempo e giuro che ti racconto tutto, ma smettila di comportarti cosi sembri impossessata da uno spirito malefico, non vorrei che debba usare un crocifisso per parlarti tranquillamente senza che tu mi picchi" dico sarcasticamente facendola ridere, è bellissima, non ho mai desiderato una migliore amica come lei, perfetta, simpatica, dolce, severa peggio di mia madre ma che ti darebbe tutto l'amore di questo mondo per renderti felice.
Mi butto sul letto mettendomi sotto le coperte e iniziando a sgranocchiare un po'.
"Credo che i Pop Corn siano adatti a ciò che ti racconterò, sembrerà un film credimi."
Finalmente finisco di raccontarle tutto l'accaduto filo per segno e la sua faccia è da ammirare.
La sua bocca è stata aperta tutto il tempp della storia non appena le ho iniziato a raccontare alcune cose, adesso però credo si sia calmata.
"Cioè, quindi tu e lui vi farete dei dispetti a vicenda? Una guerra per vendetta giusto?"
Non ci credo nemmeno io a che punto siamo arrivati ma lui non mi lascia altra scelta, e poi ho modo di divertirmi con lui e vendicarmi di tutto quello che mi ha fatto.
"Esattamente" ammetto
"Siete proprio dei bambini" dice ridendo.
Beh in realtà non ha tutti i torti perché potremmo benissimo chiarire come delle persone normali, ma è questo il punto, lui, cioè noi non siamo normali ed è per questo che abbiamo deciso di vendicarsi l'uno con l'altra ma anche per far cedere fino a che punto ci spingeremo.
Spero soltanto che la cosa non vada oltre a degli scherzi perché per ora non mi va di cacciarmi nei guai anche se mi ci sono appena messa.
Non riesco più a tenere gli occhi aperti quindi ora dormo, speriamo che Lily non voglia farmi domande fino domani mattina perché sicuramente adesso le staranno passa do tante domande per la testa e che vuole dirmi ma sono stanca.
"Sono stanca andiamo a dormire? Domani se non te lo dimentichi potrai farmi tutte le domande che ti stanno passando adesso per la testa va bene? Buonanotte"
Lei annuisce e ci diamo un abbraccio prima di metterci sotto le coperte al caldo e immergerci nei nostri stessi pensieri.
ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti ragazzi, scusate per l'attesa ma ho avuto degli impegni.
Spero che vi stia piacendo la storia e se vi piace commentate con un *❤*.
Cosa vi aspettate che succederà adesso??
Beh Giada❣
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