Cap II: Penso che mi serva un traduttore
T/N
Dove andavo e andavo tutto mi sembrava così strano... ho davvero fatto qualcosa e non me ne sono resa conto? Oggi era anche il mio compleanno e quando ricevevo gli auguri e rispondevo come sempre, l'unica e comune risposte degli altri era una faccia interrogativa.
Continuavo a chiedermi cosa stesse succedendo e non mi resi conto di essere arrivata davanti alla mia classe, entrai e diedi il solito buongiorno, tuttavia, se prima nessuno mi calcolava adesso pareva che l'attenzione fosse tutta su di me. 'Forse lo stanno facendo per il mio compleanno?' -Ma non ti rendi conto che sta succedendo qualcosa di più grave?- -si coscienza, grazie per rovinarmi sempre il momento-
Le lezioni continuavano così, tra gli sguardi divertiti o giudicanti degli altri studenti; e finalmente potei tornare a casa.
Uscii dalle porte di quell'edificio divenuto ormai soffocante e mi incamminai sulla via del ritorno; nel frattempo decisi di mettere le cuffie e di lasciarmi trasportare da quelle sette voci melodiche... aprii Spotify e aprii la mia playlist preferita e non appena feci partire la musica, successe ancora: quella sensazione che non osava lasciarmi da stamattina, la sensazione di riuscire a comprendere tutte le loro parole; mi sembrava ancora di più di avvertire tutto il loro sudore e la loro sofferenza, ma anche felicità e gioia. Iniziai a canticchiare e sorprendentemente non sbagliai neanche una sillaba, ognuna scivolava dolcemente dalle mie labbra. Quelle catene che mi impedivano di giungere alla totale conoscenza dei loro sentimenti sembravano totalmente e improvvisamente districarsi e ritirarsi come serpenti; minacciate dalla mia improvvisa capacità che neanche io riuscivo a spiegarmi. Passarono i minuti e finalmente giunsi davanti a quel famigliare portone di legno, ero giunta a destinazione. Entrai non aspettandomi niente, con il solo pensiero di chiudermi in camera tra le mie cose e a recuperare quella live persa. Entrai e mi trovai di fronte qualcosa che mi lasciò con il fiato sospeso: mia madre, mio padre, i miei nonni e i miei amici tenevano in mano un grande striscione con scritto su 'Tanti Auguri Y/N!'
Iniziarono tutti ad abbracciarmi e ad accompagnarmi dolcemente verso il tavolo; lì c'era un pranzo con i fiocchi, infatti tutto il mio cibo preferito era presente: i miei occhi divennero lucidi. Iniziai a ringraziare di cuore, una cosa del genere non me la sarei mai aspettata, tuttavia come a scuola tutti mi guardavano con l'incomprensione scritta sui loro volti. Mi arrabbiai internamente ma cercai di non darlo a vedere continuando a tentare di comunicare, ma senza risultati, una cosa che fu capita però era che anch'io ero totalmente spaesata quanto loro sull'intera situazione: sembravano avere tutti facce improvvisamente comprensive. Allora ad uno dei miei amici venne un'idea fantastica: "Perché non usare un traduttore? Tentar non nuoce, no?"
Senza parlare mostra la mia eccitazione e anche se scrivere e cercare quella parola durò pochi secondi, l'ansia che provavo era alle stelle, e finalmente eravamo di fronte alla rivelazione della grande verità. Una volta selezionata la voce 'rileva lingua' parlai e il risultato mi scioccò: COREANO.
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Ciaooo! Che ne pensate 💕💕
-Valee 💕💕💕
💕💕💕
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