Durante il pranzo stiamo in silenzio entrambi. Un silenzio piuttosto imbarazzante.

POV Ermal

Non mi sono mai sentito così a disagio in tre anni. Io non so come potrebbe prenderla, però devo dirglielo, non riesco più a tenermelo dentro.

"I-io vado in bagno.."

"Stai facendo avanti e indietro dar bagno da prima. Che c'hai?"

"Niente"

Mi alzo e vado di nuovo in bagno. Mi sciacquo la faccia e torno al tavolo. Mi siedo e sento i suoi occhi su di me.

"Cosa c'è?"

Mi alzo ed esco. Subito dopo mi raggiunge.

"Tu me devi parlà"

"Dopo"

"Non è che poi me fai come prima?"

"N-no"

"Vado a pagà"

Entra dentro e io mi accendo una sigaretta.

Qualche ora dopo

Stacco da lavoro e scendo ai parcheggi, dopo dieci minuti vedo Fabrizio avvicinarsi. Saliamo in auto e ci avviamo a casa.

"Vado a fare la doccia"

"Aspetta"

Si leva il cappotto e lo butta sul divano. Si avvicina e mi prende la mano. Per un istante che sembra eterno, ci fissiamo negli occhi. Mi sposta una ciocca di capelli dagli occhi.

"Dimmi cosa ti turba"

"Bizio.."

"Sono qui"

Si avvicina sempre di più al mio viso, la mia ansia aumenta a dismisura e quando è a meno di un centimetro dalle mie labbra, sentiamo la porta di casa aprirsi.

"Sono tornata!"

"Mammaaaa!"

"Ciao Mira.."

"Scusate se vi ho interrotti mentre.."

Fa uno sguardo un po' malizioso, le mie guance diventano due pomodori e Fabrizio si gratta la nuca imbarazzato.

"Io vado a farmi la doccia"

Sbuffo e salgo al piano di sopra. Mi chiudo in bagno e mentre aspetto che l'acqua si scaldi, inizio a levarmi la maglia. Mentre sbottono i jeans, la porta si apre.

"Ermal.."

"Fabrizio! Esci! Vai via"

"Te vergogni ancora?"

Ride e io lo fulmino con lo sguardo. Esce dal bagno, io finisco di spogliarmi ed entro in doccia.

Pov Bizio

Quanto mi piace stuzzicarlo. Mi è piaciuto vedere l'ansia sul suo viso mentre stavo per baciarlo.

Certo, se Mira non fosse stata puntuale come un orologio svizzero, sarebbe stato più bello.

Mi butto sul letto e aspetto che Ermal esca dal bagno. Anzi, mi è venuta un'idea.

Entro di nascosto in bagno, usa l'acqua talmente calda che c'è il bagno tutto appannato, almeno non mi vede.

Prendo i suoi vestiti ed esco. Li nascondo sotto le coperte del letto. Dopo 10 minuti esce dal bagno solo con un asciugamano in vita.

"Hai preso i miei vestiti?"

Resto bloccato un attimo a fissarlo. Mi ricompongo e inizio a ridere.

"Vieni qui se li vuoi"

"Dai Bizioo"

"Daje. Vieni"

Si avvicina al letto e come allunga il braccio per spostare le coperte, io lo tiro facendolo coricare. Nel movimento brusco, si sfila il suo asciugamano. Diventa tutto rosso in faccia, sta per mettersi sotto le coperte ma io lo fermo sedenodmi sopra di lui.

Ci fissiamo negli occhi e io mi sento bollire, mentre entrambi notiamo un rigonfiamento sul cavallo dei miei pantaloni.

"Non me ne fotte più un cazzo Ermal"

Mi butto sulle sue labbra, piano piano le nostre lingue iniziano a giocare tra di loro, ci stacchiamo dopo qualche secondo e lui mi guarda sotto shock.

"Tutto ok?"

Mi sorride e si riattacca a me.

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