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22. Tutto si spiega


Due settimane dopo Louis e Harry si trovarono a cena, in un famoso ristorante di Londra, con Watson e Sherlock Holmes.

" Allora, Holmes " chiese Louis portandosi alle labbra un bicchiere di vino rosso " perché Dawlish ha fatto tutto quello che ha fatto?"

L'investigatore, incurante della bistecca che aveva ancora nel piatto, prese la pipa, la caricò e l'accese.

" Credo che " cominciò a spiegare " per capire davvero la personalità dell'avvocato, si debba cominciare dall'inizio. Torniamo al venerdì sera in cui Pennington si sparò...."

Harry annuì attento e così fece anche Louis, mettendosi più comodo sulla sedia.

" Quando Estelle Payne disse a Dawlish che aveva trovato quelle famose carte del padre, aggiunse che le aveva lasciate nel guardaroba.
L'avvocato allora vi entrò, uscì dopo pochi minuti con la sua cartella ben gonfia, indossò l'impermeabile blu e se ne andò.
Ad una certa ora della stessa sera Pennington ricevette un colpo di pistola nel petto e lo ricevette da parte di un uomo che voleva ucciderlo.
Io ho interrogato tutti gli abitanti della casa, ma una cosa mi ha colpito di Dawlish e cioè il fatto che insistesse velatamente nel sostenere la tesi del suicidio e che si rammaricasse di aver lasciato comprare un'arma a Pennington "

" È vero!" intervenne Louis " Durante il viaggio dalla stazione ha detto anche a noi la stessa cosa!"

" Ma Dawlish è un penalista " riprese Holmes " e sarebbe stato davvero facile per lui, con tutte le conoscenze che ha nella polizia, non far ottenere a Pennington il porto d'armi.
Ma lui non l'ha fatto...."

" Io non capisco " sussurrò Harry " che cosa voleva ottenere eliminando Pennington? Soldi? Non credo...."

" No, mio caro " spiegò Holmes " lui voleva Zayn e si era convinto che, morto il marito, il ragazzo sarebbe stato suo "

" Zayn?" chiese incredulo Louis.

" Zayn, proprio Zayn. Dawlish ha scambiato la gentilezza che il giovane aveva nei suoi confronti come un vero e proprio interessamento sentimentale e ha agito di conseguenza!"

" Ma siamo pazzi! Zayn e un vecchio come Dawlish?" sbottò Louis.

" Non dimenticare che il marito di Zayn è più vecchio di Dawlish e l'avvocato si doveva essere convinto che al ragazzo piacessero gli uomini maturi " precisò Watson.

Louis si ritrovò a dover annuire, anche perché non sapeva se Holmes e il suo socio fossero a conoscenza della storia fra Zayn e Liam....

" Comunque " riprese l'investigatore " Dawlish puntava tutto sul suicidio di Pennington e, se il poveretto non si fosse ucciso, aveva già pensato di eliminarlo lui "

" Ma come ha fatto?" chiese Harry, allargando le braccia.

" Allora...." spiegò Holmes " torniamo al momento in cui Estelle lascia le carte che ha trovato nel guardaroba. Dawlish cosa fa? Entra in quello stanzino, chiude la porta dietro di sè e vede due giacche appese, una bruciacchiata per lo sparo e l'altra intatta. Inutile dire che ha rubato quella perfetta, la famosa terza giacca di Pennington "

Louis si illuminò e aggiunse:

" Lasciando quella con le bruciature causate dal colpo di pistola sparato a bruciapelo...."

" Esatto " continuò Holmes " ha lasciato quella che Pennington aveva rovinato con il suo tentativo di suicidio. Ha buttato, quindi, le carte trovate da Estelle sotto il divano e ha infilato la giacca nella sua cartella, da cui ha fatto sporgere un foglio per non destare sospetti.
Ha lasciato la giacca con le bruciature perché sperava che Pennington si sarebbe cambiato ancora una volta e quella giacca era il suo alibi.
I segni della bruciatura avrebbero potuto confermare il suicidio, perché lui voleva sparargli proprio nello stesso punto "

" E il vaso di miele rovesciato da Estelle ha aiutato Dawlish " aggiunse Louis.

" Già, perché Pennington si è davvero dovuto cambiare la giacca " confermò Holmes " e questo fatto gli ha spianato la strada....."

" Ma il dottor Fortescue?" chiese Harry " Ha detto di aver visto fuggire nel giardino l'uomo vestito di nero....il fantasma...."

Holmes sorrise e, ricordandosi all'improvviso della sua bistecca, ne tagliò un boccone e lo masticò lentamente.

" Non so se avete capito la personalità di Fortescue " disse con calma " ma è chiaro per me che uomo sia. È un medico senza un posto di lavoro, che ha trovato in Peddigton e nella sua casa un modo per sbarcare il lunario e vivere decorosamente. Semplicemente non ha avuto il coraggio di contraddire il suo benefattore.
Ma torniamo a Dawlish....
Approfittando della confusione creatasi per il rovesciamento del vaso di miele da parte di Estelle, ha rubato il revolver appoggiato sulla scrivania e se lo è infilato in tasca.
Ha indossato impermeabile e cappello, è uscito, ma è arrivato solo alla fine del parco dove ha lasciato l'automobile per poi tornare indietro a piedi e appostarsi nel vialetto davanti alla finestra di sinistra della biblioteca.
Pennington, con addosso la giacca bruciacchiata, si trovava in quel locale, perfettamente illuminato.
Nella sala da musica qualcuno suonava un disco e teneva alto il volume, creando una situazione perfetta per Dawlish, che sparò con mano sicura.
Solo che, per pensare ad un suicidio, la pistola doveva essere trovata accanto al corpo, quindi corse verso la finestra aperta, ma Pennington, nonostante la ferita, si accorse dell'uomo che si stava avvicinando, non riuscì a riconoscerlo, ma spinto dalla paura, riuscì a chiudere la porta finestra.
Dawlish, però, ancora più veloce della sua vittima, lanciò la pistola nella biblioteca, prima che il vetro fosse totalmente chiuso e l'arma finì proprio accanto alla poltrona.
Pennington chiuse la finestra, fece pochi passi e cadde proprio vicino alla pistola ed ecco spiegata la biblioteca chiusa.
Il resto è presto detto.
Non poteva tornare a casa senza le carte di Estelle, così, mentre noi eravamo occupati con Pennington ferito, è scivolato in casa attraverso la finestra del corridoio e, prima che io e Watson perquisissimo la biblioteca, è uscito nuovamente per la stessa strada.
Stasera ha semplicemente ritentato, ma siamo riusciti a fermarlo "

" E l'incidente di Estelle?" chiese Louis.

" È stato un incidente sul serio, dovuto alla sua distrazione " rispose Watson, prendendo il piatto di Holmes e terminando la sua bistecca.

Louis e Harry rimasero ancora un po' di tempo con Holmes e Watson, poi si congedarono da loro e uscirono in una strada di Londra ancora affollata, nonostante la tarda ora.

" E adesso?" domandò Harry titubante " Cosa ne sarà di noi due?"

Louis sorrise, allargò le braccia e rispose:

" L'unica soluzione è che tu mi sposi e che venga a vivere con me!"

Harry spalancò la bocca incredulo, ma poi si trovò di fronte la mano tesa di Louis, il palmo aperto e una fedina d'oro bianco sopra....

Scoppiò a piangere, gli volò fra le braccia e gli fece capire che la sua risposta era.....sì....

Più tardi pubblicherò l'ultimo capitolo❤️

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