Questa storia è dedicata a         TheDreamOfTheSea,   
Papillon249 e Charly_Baby

                                                                         Londra, 1966

Un pomeriggio di giugno il telefono squillò e Louis Tomlinson, intento a pestare sui tasti della macchina per scrivere, imprecò a quel suono, che lo aveva interrotto nel bel mezzo di un paragrafo difficile.

Il suo umore, però, cambiò quando rispose...

" Ascolta, Louis " incominciò a parlare una voce familiare, ma lì per lì non identificabile " non voglio tenerti sulle spine. Sono Liam Payne "

" Liam! Come stai?"

" Sono stato meglio e tu, vecchia canaglia?"

" Bene, dove ti trovi?"

" A Londra " rispose Liam " sono tornato da poco "

" Un'altra visita fugace alla tua antica patria?" ironizzò Louis con simpatia.

" Beh...."

" Quattro anni fa, in estate, dopo circa dieci anni  che non ci vedevamo, cioè da quando eravamo sedicenni, mi hai telefonato all'improvviso, come adesso.
Allora non rimasi con te più di venti minuti, forse mezz'ora. Dall'aeroporto di Londra eri venuto in città, giusto il tempo per bere qualcosa. Ti eri portato dietro un fotografo, te ne andavi in Marocco, per vedere come se la cavavano dopo aver ottenuto l'indipendenza e poi scrivere qualcosa su quello straccio di giornale che hai ereditato....Flash si chiama, no?"

" È un ottimo periodico, Louis "

" Beh, è una visita breve come quella?"

Liam esitò un istante e poi rispose:

" No, non posso trattenermi a lungo, è vero, non più di un paio di settimane, ma si tratta di affari di famiglia e molto seri. Ci sono cose che non mi piacciono, ma, dimmi, li hai letti i giornali?"

" Li leggo e anche se non li leggessi, la televisione...."

" Già, quella non manca mai " esclamò Liam con accento amaro " comunque, poiché pare che tu lo sappia, ho ereditato il cosiddetto impero dei giornali di mio padre, che è morto per un attacco cardiaco il marzo scorso "

" Mi rattrista sapere che tuo padre è morto...."

" Lo so e grazie per la lettera di condoglianze. Mi dispiace di essere stato troppo sconvolto per risponderti, ma non era di questo che ti volevo parlare. Mio nonno, che ricorderai, è morto alla bella età di novantacinque anni lo stesso mese in cui è morto mio padre e mi ha lasciato qualcosa che non voglio avere.
Stanno per accadere cose bruttissime e non voglio che questa situazione mi travolga.
Non voglio che lo zio Pen si uccida o che combini scemenze di altro genere"

" Cosa?" chiese Louis incapace di capire.

" Ascolta " rispose Liam " possiamo incontrarci da qualche parte?"

" Sì, certo. Perché non ceniamo insieme?"

" Con piacere. Dove e quando?"

" Al Thespis club, verso le sette e mezza "

" Thespis club?"

" A Covent Garden. È il più vecchio club del mondo teatrale di Londra! Lo so che tuo padre è emigrato in America con te molti anni fa, dopo quella lite furibonda con tuo nonno, ma non dirmi che un giornalista come te non sa trovare il Thespis club a Covent Garden !"

" Va bene, stronzo, ci vediamo stasera!" bofonchiò Liam.

Louis ridacchiò e pose fine alla telefonata, tornando alla sua macchina da scrivere.

Ciao a tutti, spero di trovarvi numerosi anche in questa storia!
Baci piccicati ❤️