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5.-Il viaggio

Ora, cari lettori, ho presentato tutti i principali protagonisti del libro. Concedetemi ancora la vostra attenzione perché ora vi narrerò i fatti che vedono i quattro ragazzi a confronto: la bella Ali, il cupo Skito, il sadico Yuzo e, ultimo ma non meno affascinante, il Bianco Cavaliere.
Se vi ricordate il luogo in cui il cavaliere si fermò prima di arrivare allora sapete dove si formò il crocchio di cavalli che portavano coloro che, per una qualche ragione, dovevano uscire dalla città. Nel medesimo gruppo si trovavano Yuzo, Koen, che nel frattempo si era presentata al cavaliere, e il "bianco". So perfettamente qual'è il suo nome ma ancora per qualche capitolo non lo svelerò. Erano circa una mezza dozzina di cavalieri tutti armati e con facce poco raccomandabili. Le sole facce del "bianco" e di Yuzo, per quanto giovani e innocenti, tradivano una freddezza e una malvagità poco comune. Ma su questo Koen era stata rassicurata: il cavaliere non si arrabbiava mai con la sua protetta, e riservava la sua sadicità, ammetteva lui di aver inventato una tortura abbastanza simpatica, ai nemici. Il gruppo era composto, appunto, solo da cavalieri, il bagaglio non era tanto e ci si poteva aspettare brutti incontri. Il cavaliere aveva regalato a Koen, oltre a vestiti e cibo, anche uno spadino. Erano andati dal fabbro quella stessa mattina, perchè il ragazzo aveva bisogno di un coltello, e così aveva approfittato per dimostrare la sua generosità ancora una volta. Che una ben più dolce lama gli avesse trafitto il cuore e l'anima? Chi lo sa..
Tuttavia aveva fatto provare a Koen varie armi, quasi obbligandola, per essere sicuro del fatto che non sarebbe stata più indifesa. E così cavalcavano, nel pieno mattino, verso i territori fuori dal regno del principe.
Yuzo chiudeva la fila. Era stanco per la lunga notte d'amore, e avrebbe volentieri rimandato la partenza di almeno un giorno. Nonostante fosse stanco e abbacchiato rimaneva sempre Yuzo, che era riuscito a far provare un brivido di terrore e di disgusto al Capitano. Intanto, dall'altro capo della Sentiero principale, Skito svegliò Ali e si mossero. La strada per la bianca città, la loro meta e punto di partenza per i loro futuri nemici-amici. Avevano comprato un cavallo da un contadino, barattandolo con selvaggina, colpita da Ali, e ora viaggiavano più rapidamente. Cavalcavano a turni e le marce spesso erano faticose, tuttavia la città dai bianchi pinnacoli si avvicinava sempre. Erano a una o due giornate di marcia distanti dal Bianco Cavaliere. Costui sospettava che i suoi compagni di viaggio fossero in un qualche modo riconducibili tutti al principe. Infatti i 4 uomini che insieme a Yuzo formavano la compagnia, spesso si volgevano verso quest'ultimo, come se volessero chiedergli qualcosa. Erano la sua scorta. Tipacci avvezzi alle armi che non sarebbero indietreggiati di fronte a un solo combattente. Dall'altra parte del tracciato Ali stava redarguendo Skito che con poca prudenza, stava ridendo alta voce. L'affetto che provava per lui era aumentato tantissimo nelle ultime settimane, si era dimostrato un caro ragazzo di cui fidarsi e, a essere sinceri, era un po' innamorata di lui. Ma avevamo lasciato Ali e Skito quando avevano incontato un vecchio pazzo. Cos'era accaduto? In breve era successo così: il vecchio li aveva incoraggiati e, dopo molti tentennamenti, gli aveva consegnato un manoscritto, che ora teneva in custodia Ali, dove spiegava chiaramente come fare a uscire da quel mondo medievale. Evidentemente l'anziano signore l'aveva terminato molto tempo prima perchè la storia che aveva raccontato lui e quella esplicitata nel papiro, erano assai diverse. Poiché il manoscritto era senza dubbio il più aderente alla verità, i 2 ragazzi avevano deciso di seguire quello. Raccontava che per uscire dal mondo antico in cui si erano ritrovati bisognava completare la storia; nel ruolo che si erano ritrovati a compiere. Dava inoltre vari consigli (es. Accetta il saggio consiglio di secondi, o di terzi, e non disdegnare qualsiasi tipo di aiuto "sia esso offerto da amici, sia da nemici".). I ragazzi quindi viaggiavano.. senza sapere che si stavano avvicinando al pericoloso Yuzo e al misterioso cavaliere. Questi ultimi, mentre il pomeriggio terminava, decisero di fermarsi e di prepararsi per la notte. Il cavaliere aveva raggiunto la conclusione che Yuzo, che cavalcava girato al contrario per riposarsi e gli altri uomini, che si rivolgevano a lui con deferenza fossero un nucleo di soldati del principe con un comandante temibile. Per questo mentre cenavano insieme, per conoscersi meglio come diceva uno dei soldati,(era Koen che avrebbero voluto conoscere non certo il cavaliere) il "Bianco" affondò la domanda secca e tagliente:-Chi dovete cercare? Se volete potremmo aiutarvi.-
Yuzo non sprecò tempo per dissimulare stupore o per contrastare un domanda così perentoria, forse perché aveva previsto venisse a crearsi una situazione simile.
-Stiamo cercando 2 ragazzi, uno spadaccino e una arciere. Mi chiamo Yuzo, sono un agente del principe. E questi sono i miei uomini.-
-Cosa hanno fatto?- ringhiò il cavaliere.
-Per ora niente. Ma dobbiamo verificare la loro pericolosità...-
-Giusto, in questi casi la cosa migliore e piantare un coltello nella schiena al diretto interessato... così si scopre la sua malvagità...- Yuzo spalancò la bocca "chi era quel ragazzo, chi erano"
-Cosa state dicendo?Mi sembravate disposti ad aiutarci, ma ora sembra ardiate dal desiderio di salvare le mie cavie..-  Ora era il "Bianco" a essere sorpreso.
-Cavie?-
-Io sono il Boia e Aguzzino privato del principe... e dopo tanti favori il principe mi ha permesso di condure una spedizione punitiva contro questi 2 soggetti. Inoltre, poichè una dei 2 è una ragazza, io sono conosciuto per la mia sadica perversione. La ragazza subirà una sorte peggiore di quella che potete immaginare.- Si sfregò le mani soddisfatto e si passò la lingua sulle labbra. Koen rabbrividì e si ritrasse involontariamente. 
-Tranquilla.., con la protezione che hai non posso toccarti..e mi dispiace assai.. sei così carina...-Ma se pensava di intimorire o disgustare il cavaliere, doveva subire una grossa delusione.
-In quanto uomo non mi sembra che il proposito di Yuzo sia così stupido...Me la lasceresti un po' anche a me?- Koen lo guardò spaventata ma uno sguardo di Tagane, (ora bisogna dire il suo nome Jack Tagane) la rassicurò completamente. Qualche dubbio in realtà Koen ce l'aveva, ma non era così attanagliante.
-Accetto volentieri il vostro aiuto, a patto che al momento del bisogno non vi tiriate indietro.-disse Yuzo. Poi si coricarono e trascorsero una notte serena che li ristorò. Al mattino Jack si svegliò con Koen abbracciata al suo braccio e delicatamente la spostò. Così facendo lei si riscosse e levò uno sguardo stanco, ma infinitamente dolce sul volto del suo salvatore. Quest'ultimo non potè ignorare la fitta al cuore che ricevette e così stringendosela delicatamente al petto le disse emozionato:-Sei quanto ho più caro al mondo Koen..non esporti a rischi inutili..Ricordati di me ogni tanto e non mollare mai..- Erano un po' discosti dal resto del gruppo e una secolare quercia li riparava così nessuno vide il lunghissimo e tenero bacio che si scambiarono, il primo e il più importante..entrambi ardevano dal desiderio passionale di fondersi l'uno con l'altra, di potersi amare come volevano..ma ne il tempo ne il luogo lo permetteva e così Koen dovette respingere debolmente il ragazzo perso nei suoi occhi verdi, ammaliatrici e splendidi. Lui si piegò alla sua sana volontà e dopo averla baciata un ultima volta la guardò e le disse:-Ti amo.-
Forse entrambi allietati dalla scoperta di un sentimento così nuovo nei loro cuori non fecero troppa fatica durante la lunga cavalcata del giorno seguente. Cavalcarono per 5 ore, sempre tenendosi per mano e perdendosi in piccoli e spontanei gesti d'affetto. A sera trovarono i resti di un fuoco e Yuzo, insospettitosi, fermò la compagnia. Ali e Skito non erano lontani. Avevano visto da lontano il baluginio della corazza del bianco cavaliere e avevano deciso di tendergli un agguato. Infatti come questi scesero da cavallo una freccia colpì il primo soldato, il secondo e gli altri. Yuzo e Jack non venivano presi di mira ma poichè Yuzo era preoccupato di scoprire gli arcieri e Jack di proteggere Koen, gli uomini che formavano la guardia di Yuzo furono tutti feriti e malconci. La scarica di frecce ad un tratto finì. Il bosco e la strada tornarono silenziosi come prima. Jack abbassò lo scudo. Ma in quell'istante partì l'ultimo dardo. Era evidentevente indirizzato al cavaliere e Ali se lo immaginava già a terra agonizzante e battuto quando lui, con un plateale movimento dello scudo parò. Si girò verso il nascondiglio di Ali e Skito, temendo il peggio, balzò fuori dal suo. Era quello che voleva Jack. -E così tu sei il famoso cavaliere nero..- esclamò -Felice di far la tua conoscenza, sai era da molto che aspettavo questo momento.. Ora, come stabilito con il mio sadico amico Yuzo, ti sfiderò a duello, tu accetterai per forza perchè la qui presente Koen non ha ancora scagliato un dardo...e la sua vista acuta colpirebbe di certo la tua fiamma..Dopodiché ti sconfiggerò, vi porteremo in un luogo sicuro dove uno allla volta io e Yuzo potremo sfogare i nostri istinti animali sulla tua povera amica...- e rise e le foglie e gli steli d'erba tremarono, e gli alberi furono scossi fino alle radici. Non avevano mai sentito suono più crudele e orrendo. Ma la stoica risata non durò a lungo. Skito si fece forza e disse:- Cialtrone ribaldo! Tu ridi troppo per i miei gusti. Non hai ancora catturato ne me ne Ali e non ci faremo catturare così facilmente come pensi tu. Bastardo! Non sarà la tua luce a sconfiggere le mie tenebre..-
-Discorso degno di un eroe..o di un grande Campione fra i capitani... Tuttavia c'è una parola sbagliata. Una sola, è vero, ma fa capire ch'io sia realmente. Tu, nel tuo eroico accesso di collera, dissi "Cialtrone Ribaldo" ora, se tu invece di dire così dicesti "Doppiogiochista ribaldo" avresti dato una completa descrizione della mia contorta persona.- Skito impallidì. Quello era un pazzo. Un pazzo pericoloso, a giudicare da come era armato. Lui doveva salvare Ali, non poteva assolutamente lasciar che quei due la toccassero. Sogni orrendi gli attravesarono la mente ma lui li cacciò via, uno ad uno. Non poteva succedere una cosa simile. Lui doveva impedirlo. Sguainò la spada e si mise deciso davanti ad Ali, che nel frattempo era uscita dal nascondiglio.
-Volete prenderla? Dovrete passare sul mio cadavere. Io morirò ma Ali rimarrà viva e lontana da voi, luride canaglie pervertite!-
-Ammirevole proposito, signor cavaliere nero..tuttavia.. se tu cadessi noi non impiegheremmo molto a prendere la Rossa..- Davanti a uno sguardo così sadico Skito impallidì nuovamente. E Yuzo continuò. -Morirai..morirete più tardi..ora per favore fatemi almeno divertire....solo un po'...poi vi impacchetteremo e vi porteremo via...- Anche i soldati della compagnia erano schifati. Jack si adombrò. Koen tremava. Skito però prese una decisione.
- Vi Affronterò uno alla volta in duello. E vi farò vedere cosa vuol dire mettersi contro di me. Sarete voi a fare la fine dei topi.-
-Jack, ti dispiacerebbe iniziare te?-
-Affatto.- Il cavaliere bianco gettò a terra lo scudo ed sguainò la slunga spada argentea. Skito lo fissò. -Al diavolo!- disse ma l'altro crudele e serafico, rispose:-Chi vivrà, vedrà.- Skito si gettò sull'avversario e i ferri cozzarono. Ma solo uno stolto o un pazzo poteva combattere contro di lui( il bianco) indietreggiò e Skito credette di averlo in pugno. Lo incalzò con maggior foga ma Tagane, con un impercettibile movimento del polso, lo disarmò. Skito rimase per un attimo in piedi a guardare la sua spada che cadeva sull'erba soffice poi Tagane lo colpì con l'elsa della lama sfregiandolo e atterandolo. Skito però non era morto, anzi, era molto più vivo di quanto non lo fosse mai stato; afferrò la gamba del cavaliere e cercò di buttarlo a terra mentre urlava ad Ali:-Salvati, scappa! Fuggi!- Ali distrutta si voltò e iniziò ad allontnarsi ma nè lei nè il suo pretendente connoscevano l'abilità di Yuzo. Quest'ultimo si alzò, scelse un coltello e poi, mentre Ali correva, lo scagliò. La sadica precisione di Yuzo permise al pugnale di attraversare completamente la spalla di Ali.

Chiedo a tutti i lettori di scrivere commenti riguardo allo scritto, nel tentativo di migliorarmi e di migliorare, al contempo, la storia.

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