3.-Yuzo.
-Capitano Imor! Attendo ordini!-
-Riposo soldato!Portami da quel ragazzino!
-Yuzo, signore?-
-Lui.-
Il capitano, preceduto dal soldato, uscì dalla stanza. Era nervoso per l'importante compito che il principe gli aveva affidato. Lui era un semplice Capitano di Frontiera ed era stato delegato a un'importante missione. Erano stati avvistati 3 ragazzi in abiti strani sul sentiero principale. Non si sapeva chi fossero ma ordini dall'alto avevano stabilito che dovessero essere catturati e interrogati. Il mondo non era sicuro. Sembravano 2 tipi tosti comunque visto che il principe aveva mandato un suo speciale inviato per garantirsi il successo della missione. Era arrivato la sera prima avvolto in un mantello scuro, molto strana la sua figura. Il Capitano si aspettava un uomo imponente e ben armato invece costui sembrava magro e inetto ed era alto quanto può esserlo un ragazzo di 14-17 anni nella media. Il Capitano si tirò nelle spalle: affari loro dopotutto. Lui non doveva interferire. Scesero le scale fino alle stanze degli ospiti. La camera dove stava il soldato reale era la migliore, guardata da 2 guardie. Il Capitano le salutò militarmente, alzando il braccio sinistro e baciando il palmo della mano stessa poi, dopo che una dei due gli ebbe aperto la porta, entrò.
Steso sul letto stava l'inviato della guardia reale. Il Capitano sobbalzò. Era un ragazzo di circa 16 anni vestito di grigio e di verde e dormiva. Ma come il Capitano si avvicinò per svegliarlo lui trasse dalla tasca un coltello e, fulmineo, lo puntò alla gola dell'uomo. Il Capitano retrocesse spaventato e fece per guainare la spada ma il ragazzo lo fermò con un gesto.
-Mi scusi, non intendevo spaventarla.-
Il Capitano si asciugò una goccia di sudore sulla fronte poi si preparò per il discorsetto che aveva imparato per l'occasione.
Non era lungo, ma comunque solenne e pomposo. Pronunciarlo, lo faceva sentire importante. Ma il giovane gli chiese brutalmente.
-Chi devo ammazzare?-
-Ma..-
-Non mi interessa il discorsetto. Chi devo ammazzare?-
Il Capitano non si aspettava tutta quell'irragionevole fretta così ne fu sbalordito. Poi si riscosse e disse nel miglior tono professionale.
-Sono stati avvistati 3 soggetti pittoreschi e sconosciuti. Una ragazza vestita di rosso, un arciere, uno spadaccino completamente vestito di nero e un cavaliere, il più pericoloso fra i 3, vestito di bianco. Non sembra ci siano affinità fra i ragazzi ma l'arciere e il "nero" viaggiano insieme.-
Poi timidamente aggiunse:-Ha bisogno di un arma vedo. Quale preferisce? Un arco o una spada? Dubito riuscirebbe portare un ascia!-
Per tutta risposta il ragazzo fece una risata sadica e fredda e vuota poi disse:-Anche il mio ultimo nemico pensava fossi disarmato, poi quando gli ho piantato il coltello nella trachea e gli ho aperto lo stomaco si è reso conto della sua deficienza.-
Aprì il manto in cui si avviluppava e sganciò i fermagli della tunica grigia.
All'interno dell'abito erano appesi tramite piccoli gancetti un 40ina o più di coltelli. Alcuni insignificanti altri dei veri e propri strumenti di tortura. Infine il ragazzino portava in vita due coltelli con la lama ricurva e accuminata.
Il piccolo maniaco esclamò: -Il principe mi ha promesso che, se riuscirò, mi lascerà gli ostaggi...ah che bello..ah..il ragazzo solo tortura l'altra...potrei anche fargli qualcos'altro...ahahah-
Il Capitano inorridito riuscì comunque a chiedere al piccolo sadico:-Cosa intende fare?-
-Alla ragazza?-
-Si..Sarà di proprietà del prinicipe una volta catturata, no?-
-La preda è del suo predatore.- rispose serafico il ragazzo.
Poi aggiunse con fare malizioso:
-Dopotutto...potrebbe anche piacermi di lasciarla qui da voi..sotto la vostra affettuosa condotta..no?-
Il Capitano sogghingnò e poi disse:- Affare fatto allora!-
Yuzo si alzò e poi chiese:-Quando posso partire?-
-La partenza è fissata per domani mattina.-
-Bene. Può farmi prepareare un pasto caldo e l'occorrente per il viaggio?-
-Certamente, con piacere.-
-Può mandare qualcuno a tenermi compagnia?- chiese il giovane in tono svogliato come se la faccenda in realtà non lo interessasse.
-Ha preferenze?-
-Nessuna.-
-Arrivederci.-
Dopo un ora ricomparve il soldato che aveva condotto lì il Capitano con un carrellino su cui stavano i cibi richiesti dal giovane. Costui cenò con calma assaporando ogni boccone poi chiamò la guardia, che ricomparve con una ragazza: la lasciò e chiuse la porta avviandosi per le scale. Tutto quello che l'ospite aveva chiesto era stato fatto. Per quanto riguarda Yuzo lascio ai fantasiosi lettori la facoltà d'immaginare ciò che fece quella notte.
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