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Pov's Louis

Stavo tranquillamente dormendo nel mio piccolo appartamento, quando mi svegliò la suoneria del mio cellulare.
-Pronto?- risposi assonnato.
-Louis, sono Niall. Devi venire subito in ufficio, ma prima devi prendere un capuccino da starbucks bello bollente-
Guardai l'ora e vidi che erano le 6.30, ma chi me lo ha fatto fare?

Una volta preso il caffè mi diressi a lavoro, ma mi squillò il cellulare un'altra volta.
-Sì?-
-Ma dove diavolo sei?-
-Oh sono quasi arrivato- e cominciai a correre.

Pov's Niall

Stavo rispondendo ad alcune e-mail, fino a quando Harry non venne verso di me.
-C'è un motivo per cui il mio cappuccino non è qui? Il ragazzo è morto per caso?-
-Eh no- gli risposi e lui se ne andò, non prima di avermi lanciato un'ochiataccia.

Per mia fortuna Louis entrò in ufficio, tirai un sospiro di sollievo.
-Era ora- e gli presi la bevanda dalle mani.
-Spero ti renda conto che questo è un lavoro molto difficile, per il quale tu sei totalmente negato. Il tuo cappotto appendilo, non buttarlo dove capita-
Non aspettai una sua risposta, che andai a mettere la bibita calda sopra alla scrivania del capo, per poi tornare alla mia postazione, cominciando a spiegare a Louis i lavori da fare.

-Ok, prima di tutto noi rispondiamo al telefono, bisogna rispondere ad ogni singola chiamata. Altrimenti vanno sulla segreteria telefonica ed Harry si arrabbia da morire. Se io non ci sono tu sei, letteralmente, incatenato alla tua scrivania-
-E se devo andare in bagno?-
-Sei pazzo? Assolutamente no, una volta un'assistente ha lasciato il posto, perchè si era tagliata la mano con un taglia carte. Ed Harry ha perso un volo di 17 ore per l'Australia. Ora la ragazza lavora come bidella in una scuola-
-Ah...ehm...va bene non lascerò la scrivania- disse guardandomi scioccato.
Bhè che si aspettava? Di lavorare tranquillamente senza preoccupazioni?

Pov's Louis

Ma si può lavorare in queste condizioni? Questi erano degli schiavi e non dei semplici dipendenti. Ad un certo punto squillò il telefono dell'ufficio ed andai in panico, ma per mia fortuna rispose Niall ed io ascoltai bene la conversazione, per impare cosa dovevo dire.

-Ufficio di Harry Styles...no al momento è impegnato...chi è? Sì gli dirò che ha chiamato. Arrivederci- e mise giù la cornetta, per poi ritornare a parlarmi.
-Allora ricorda tu farai compiti differenti dai miei. Insomma tu gli porterai il caffè, farai le commissioni e risponderai solo al telefono. Mentre io mi occupo anche della sua agenda e dei suoi appuntamenti, inoltre andrò con lui a Parigi per la settimana di alta moda in autonno. Potrò andare a tutte le sfilate e indossare i completi che voglio. Ok tu resta qui, io vado al reparto grafico a dargli il BOOK-
-Il...cosa?- quando feci questa domanda, alzò gli occhi al cielo.
-Questo è il BOOK, dentro ci sono tutte le cose che appariranno nella nuova rivista, lo portiamo a casa di Harry tutte le sere. Lui ce lo restituisce alla mattina con le sue note. Questo compito spetterebbe al secondo assistente, ma ad Harry non gli piacciono gli sconosciuti in casa sua, quindi finchè non si fiderà completamente di te, io ho l'adorabile compito di aspettare il BOOK- detto questo se ne andò.

Mi andò bene che non suonò il telefono. Ad un certo punto, entrò il ragazzo che avevo visto ieri.
-Ciao io sono Zayn Malik, ti ho portato queste scarpe, che sono più eleganti delle tue-
-Grazie, ma non ce n'era bisogno. Harry mi ha assunto, sa come mi vesto-
-E tu?- lo guardai confuso, che c'era di male se a lavoro indossavo delle scarpe dell'Adidas?

-Tomlinson?- mi chiamò ed io corsi da Harry.
-Ricordati di chiamare Harris Reed, voglio vedere i colori dei tessuti per i nuovi completi di Gucci-
-Ok-
-E Tomlinson-
-Sì?-
Ma non mi parlò, anzi il suo sguardo cadde sulle mie scarpe, facendomi sentire a disagio.
-È tutto- quest'uomo sapeva solo dire questa frase?
Comunque ritornai alla scrivania e mi misi le scarpe che mi aveva dato Zayn.
Poi mi resi conto di una cosa, come facevo a chiamare questo Harris se non sapevo nemmeno il suo numero?
Cercai da tutte le parti, ma non trovai nulla. In quel momento, arrivò Niall.
-Mi serve il numero di Harris qualcosa-
-Lascia stare- mi spinse leggermente e ci pensò lui, mi sentivo inutile.

Ero in pausa a pranzo e tutti mi stavano guardando, sicuramente perchè sul vassoio avevo un po' di pasta e del pane. Mentre loro una semplice insalata.
-Ciao Louis-
-Ciao Zayn-
-Ascolta sai che mangiando quella roba ingrasserai? Inoltre dovresti vestirti in modo più elegante-
-Senti io non rimarrò per sempre nel campo della moda, quindi non vedo il motivo per cui dovrei cambiare me stesso-
Stava per replicarmi, ma venne interrotto dal suono del suo cellulare.
-Pronto?....Va bene. Vieni Louis, Harry ha anticipato la riunione di mezz'ora e lui è sempre 15 minuti in anticipo-
-E che vuol dire?-
-Che sei già in ritardo, muoviamoci-

Arrivammo in ufficio da Harry, dove c'erano altre persone.
-Guarda e ascolta- mi sussurò Zayn.
-Io trovo così scorcentante che sia così difficile fare una rassegna decente, avete avuto molte ore per prepararla- disse Harry arrabbiato, come sempre.
-Zayn finalmente sei arrivato. Secondo te questo potrebbe andare? Sembra come la moda dell'anno scorso- domandò Harry tirando fuori un vestito.
-Certo, ma con i giusti accessori e con qualche ritocchino qua e là sarà come nuovo-
-Ci vorrebbe una cintura-
-La prendo io- disse una signora.
-Ma perchè nessuno è pronto?- borbottò.
-Ecco qui. La scelta è ardua, sono molto diverse-
Quelle cinture non erano diverse, erano esattamente uguali e la cosa mi fece ridacchiare. Purtroppo lo feci un po' troppo forte e così mi sentirono.

-Ti fa ridere?- mi chiese Harry, guardandoni minacciosamente.


-Oh no, chiedo scusa è che sto ancora imparando tutto di questa roba-
-Di questa roba? Ma certo ho capito, tu pensi che questo non ha nulla a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non so quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso, ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo, e sei anche allegramente inconsapevole del fatto che nel 2002 Oscar de la Renta ha realizzato una collezione di gonne cerulee e poi è stato Yves Saint Laurent, se non sbaglio, a proporre delle giacche militari color ceruleo. E poi il ceruleo è rapidamente comparso nelle collezioni di otto diversi stilisti. Dopodiché è arrivato a poco a poco nei grandi magazzini e alla fine si è infiltrato in qualche tragico angolo casual, dove tu evidentemente l’hai pescato nel cesto delle occasioni. Tuttavia quell’azzurro rappresenta milioni di dollari e innumerevoli posti di lavoro e siamo al limite del comico quando penso, che tu sia convinto di aver fatto una scelta fuori delle proposte della moda quindi, in effetti, indossi un golfino che è stato selezionato per te dalle persone qui presenti… in mezzo a una pila di roba-

Quel discorso mi fece incazzare, perchè dai insomma, tutto quel papiro di roba per due cinture, che erano veramente identiche? Questi stilisti non sono normali. Per non parlare di Harry, non è mai contento. Ma devo tenere duro almeno per un'anno e dopo potrò fare il lavoro per cui mi sono trasferito qui.





Nota autrice
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Portate pazienza, i dialoghi dei primi capitoli, saranno più o meno uguali a quelli del film, ma è necessario per come si svolgerà dopo la storia. Perchè l'inizio sarà uguale, ma dopo la cambierò.

Volevo dirvi che le frasi in corsivo, saranno le parti delle telefonate o dei messaggi.


ZAYN E GIGI SONO DIVENTATI GENITORI. Sono felicissima per loro ed auguro il meglio alla bambina e a loro.💞

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