Ricerche
Gladys accolse Isabelle e Corvina .
- Com' e' andata a Parigi ? - .
- Male ! - taglio' corto Corvina - C' era un quadro con una dama nel giardino di un castello simile a quello di Malvago , c' era la sua storia in un libro con la pagina che raccontava la parte piu' interessante strappata , il centro commerciale tappezzato da immagini del quadro e un film sulla storia di quella benedetta ragazza senza un minimo di parte che potesse confermare i nostri sospetti sul fatto che il suo amato fosse Malvago - .
- Che brutta giornata , eh ? - .
- Si' , i divertimenti di questo genere non mi piacciono . La prossima volta andiamo in ..................................... - disse Isabelle . Ma non pote' completare la frase che Corvina la interruppe dicendo - Giardino . Andiamo in giardino , almeno li' non ci sono storie strappate o film inutili - .
- Stavo per dire Inghilterra ! - protesto' Isabelle che amava viaggiare .
- In Inghilterra qualche Principe ci manderebbe a lottare per il suo amore in balia di un drago o imprigionato in una grotta . Preferisco fingerle queste cose , grazie tante - .
- Va bene , Corvy , ma non dirmi che vuoi sospendere le ricerche su quella ragazza ! - .
- Oh no , Gladys , anche tu ? - .
- Si' , perche' qui la vita e' noiosissima e scoprire se quella giovane era davvero la moglie di Malvago sarebbe molto interessante - .
Corvina sospiro' e disse , improvvisamente energica - Va bene , ho bisogno anch' io di un po' di divertimento . Come possiamo scoprire qualcosa ? - .
- Nel film la ragazza moriva cinque anni dopo il secondo matrimonio , a trent' anni . Gladys , puoi contattare il suo fantasma ? - disse Isabelle .
- Certo - sorrise Gladys . Poi , concentrata , chiuse gli occhi e mormoro' qualcosa in un antica lingua morta , incomprensibile . Apparve un fantasma molto bello , quello di una fanciulla incantevole che danzava dolcemente e che aveva una speciale luce negli occhi .
- Salve . Perche' mi avete chiamata ? - disse ella .
Gladys racconto' tutto al fantasma , che rispose - Sono io , Aurele . Il dipinto deve risalire ai tempi del mio primo fidanzamento , che precedette il mio primo matrimonio : ero la Principessa , fidanzata del nipote del Re , suo unico erede , poiche' il Re non aveva bambini e il fratello di egli era morto quando il figlio era piccolo . Il mio fidanzato era dunque il Principe , futuro Sovrano , e io vivevo al castello con lui : quel quadro e' stato dipinto dai pittori di corte mentre ero in giardino , ricordo bene quel momento . Cosa volete sapere ? - .
- Come si chiamava il nipote del Re ? - .
L' immagine vibro' .
- Devo andare - spiego' Aurele - Vorrei tanto dirvi quel nome , ma e' troppo tardi : agli umani e' permesso entrare in contatto con i fantasmi per un tempo limitato , il nostro e' scaduto . Mi dispiace tanto , ma non posso dirvi niente . Addio ! - .
- Fantastico , siamo al punto di partenza ! - sentenzio' Corvina .
- Non e' vero - disse Gladys - Sappiamo che l' amato della ragazza era il nipote di un Re , suo unico erede e dunque Principe e destinato a diventare Re : e' gia' una pista - .
- Una pista inutile ! Come ci aiutera' ? - .
- Se scopriremo che Malvago era di sangue reale avremo gia' un sospetto . Ma dobbiamo essere vaghe , probabilmente ha un piano molto sofisticato e sposare Isabelle e' solo la prima fase - .
- In effetti e' un idea . Speriamo in qualcosa di sensato , Malvago e' un obiettivo difficile - ammise Corvina .
Si senti' un rumore .
- Stanno battendo sul muro , o forse quella donna di cui vi ho detto e' ritornata . Controllo - spiego' Gladys , guardando dallo spioncino .
Poi apri' la porta e lascio' entrare una donna , dicendo - Ciao , Dalia . Grazie per essere venuta - .
Era una donna bassa e grassottella , di poco piu' alta di Gladys , bruna , dagli occhi scuri , con una carnagione quasi scura .
- Di niente - disse . La donna portava un cesto pieno di leggera seta , morbida lana e rocchetti di filo , aghi , coperte , lenzuola e svariati oggetti e lo porse a Gladys dicendo - Ecco , per la casa . La renderanno piu' confortevole e accogliente - .
- Grazie , Dalia - .
- Di niente , cara . Chi sono queste ragazzine ? - .
- La Principessa Isabelle e la sua amica Corvina , serva in questo Palazzo - .
- Salve , Principessa . Lieta di conoscerla , signorina Corvina - .
- Isabelle e Corvina , prego - disse Isabelle .
- Dalia , Icy e Corvy sono andate a Parigi e hanno visto il ritratto di una bellissima dama . Inoltre hanno trovato la sua storia in biblioteca , ma era strappata , il centro commerciale era tappezzato dal quadro e la sua storia era rappresantata in un film . Suppongono sia la sposa di Malvago , ma non sono sicure che il suo amato sia lui - spiego' Gladys , mettendo le lenzuola su un letto qualche stanza piu' in la' - Tu ne sai qualcosa ? - .
- Parlate forse di Aurele ? - domando' Dalia , sistemando una pila di maglioni nell' armadio .
- Si' , ci siamo messi in contatto con il suo fantasma e ci ha detto che il suo amato era il nipote di un Re senza eredi ed era orfano , quindi era il Principe e futuro Sovrano , ma non come si chiama - disse Gladys , posando dei volumi nella libreria .
- Mi dispiace , tesoro , non so nulla del primo marito di Aurele . Ma , se puo' aiutarti , so che dopo la fuga di Aurele il marito divenne cattivo e trasformo' il castello nella sede delle sue cattiverie ; sembra la storia di Malvago senza l' inizio ! Insomma , Malvago e' diventato malvagio dopo una grande delusione , ma nessuno sa quale sia : potrebbe essere la fuga di Aurele - suppose Dalia infilando vestiti nelle grucce e appendendoli nell' armadio .
- Potrebbe essere . Grazie tante per l' informazione - ringrazio' Gladys , chiudendo un cassetto .
- Prego . Ora devo andare - .
Dalia infilo' la porta e subito ritorno' dentro .
- Fuori nevica - spiego' - Credo che restero' qui - .
- Bene , ricameremo e narreremo davanti al camino - sorrise Gladys , che era seduta a fare una calza ai ferri .
Erano tutte d' accordo .
Cosi' Isabelle e Corvina si accoccolarono sul tappeto con ago e filo , Dalia si accomodo' su una poltrona facendo la maglia e Gladys sedette sulla sedia a dondolo sferruzzando , gli occhiali sul naso .
- Tanto tempo fa - narro' - Ero solo una bambina e scorrazzavo per la foresta tutto il giorno . Un giorno mi persi e raggiunsi un lago bellissimo . Mi sdraiai sull' erba a guardare il sole , i piedi immersi nella fresca acqua del lago , dolcemente cullata dal suono del fruscio degli alberi , sognando a occhi aperti . Fu uno dei momenti piu' belli della mia vita . Il sole mi accecava , cosi' socchiusi gli occhi . Sopra di me , passava in volo una fata bellissima , che , credendomi addormentata per via degli occhi apparentemente chiusi , mi si avvicino' e mi accarezzo' cantando una ninnananna dolcissima . Tanto che mi addormentai davvero - .
- Bella storia , anche se breve - commento' Corvina .
- La storia non e' finita - sorrise Gladys , maliziosa .
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