Lily

Dolore. Dolore e tanto freddo.

Dov'ero? Cercai di aprire gli occhi ma scoprii che erano già spalancati. Eppure non vedevo niente.

Nero e vuoto. Non sentivo neanche niente con gli altri sensi, era come se galleggiassi nel nulla.

Mi trovai a chiedermi se ero morta.

Ma allora perché soffrivo ancora?

Tentai di capire cosa era successo. Ma non ricordavo niente. Né chi ero, né dov'ero. Forse ero anch'io nulla.

Forse non esistevo...

forse...

*****

Stone

-cosa hai fatto?- chiese.

La voce del mio creatore era controllata, fredda a calcolatrice. E per questo più terribile di quanto poteva essere se arrabbiata.

"di la verità, mi vorresti distruggere, vero? E fallo dannazione, meglio di stare sotto il tuo potere" avrei voluto dirgli. Ma non potevo. Ero del tutto soggiogato a lui. O almeno il mio corpo e i miei poteri.

La mia mente vagava e pensava senza poter fare niente. O quasi.

-vi ho portato la ragazza come mi avete ordinato- dissi indicando Lily. Era in piedi accanto a me, ma non era completamente lei. Era solo il suo involucro. Un puro corpo senza la sua anima.

-si, ma dov'è l'anima? Io non ti avevo detto di mangiarla!!!- disse.

-non mi avete neanche detto di non farlo- osservai io.

Lui si avvicinò a me e mi pose un solo dito sulla fronte. Tentai di spostarmi ma il mio corpo continuava a non obbedire. E il dolore mi colpii talmente forte da farmi stramazzare per terra.

-ricordati che io ti ho creato. Io posso farti soffrire, io posso farti morire, io decido per te. Io sono il tuo Dio. E presto sarò anche il Dio di tutti- mi lasciò andare solo dopo avermi quasi portato alla soglia della morte.

Mi lasciò a terra e si avvicinò a Lily.

Dentro di me avrei tanto voluto prenderlo e ucciderlo all'istante, prima che potesse toccarla.

Ma impotente lo guardai esaminare Lily, girargli intorno, e sorridere.

-sai, infondo non è tutto perduto. Il suo corpo servirà al mio scopo. Peccato però, volevo vedere la sua anima. Doveva essere davvero potente per alterare in questo modo la tua natura- e posò la mano sul capo di Lily. Percepii appena gli incantesimi che stava pronunciando.

Solo una cosa riuscii a non farmi crollare.

La consapevolezza che Lily non era in quel corpo che lui stava per dominare. Lei era con me, era salva, almeno fino a quando non fossi morto.

****

Rose

Hope aveva iniziato a piangere da un po' senza motivo quando qualcuno bussò alla porta.

Briciola si mise a ringhiare contro la porta e rimasi immobile, temendo chi potesse essere.

Guardai l'orario. Quello era più o meno l'orario in cui tornava Scorpius. Ma se era lui perché tutta quella confusione?

-Briciola sono i lupi?- chiesi. Sapevo che non poteva rispondermi. Ma ci speravo quasi.

E con mia grande sorpresa smise di ringhiare e si voltò verso di me.

Hope mi si strinse ancora più vicina mentre osservavo Briciola che mi guardava con degli occhi troppo intelligenti, da persona. E poi, proprio quando pensavo avrebbe parlato, incominciò ad abbaiare. Questa volta in direzione della finestra.

Mi voltai verso la finestra e vidi Lily. Cercava di farsi notare e mi indicava di aprire la porta.

Rimasi a guardarla accigliata.

Era solo Lily. Perché tutto quel macello se era solo Lily?

Mi avvicinai alla porta ma Briciola mi sbarrò la strada.

Nello stesso momento Hope iniziò a fare no con le testa. Li guardai interrogativa. Poi capii.

E mi sentii male. Cosa avevano fatto a Lily?

Cosa dovevo fare ora?

Mi guardai intorno e incrociai gli occhi di Briciola. Avevo bisogno di un'idea...

****

Stone

Ed eccola arrivare. Spreavo che non la trovasse eppure eccola lì, Rose con la sua bambina tra le braccia. Guardai la mia povera Lily costretta come un burattino a fare tutto quello che lui comandava, esattamente come me...

Lui si avvicinò subito, sogghignando.

-finalmente ho l'onore di conoscerti Rose.

La tua cara Lily ha fatto un ottimo lavoro.

Magari potrò risparmiarle la vita allora- disse.

-chi sei tu? Cosa vuoi da me e mia figlia?

E cosa hai fatto a Lily?- domandò lei seria e tranquilla.

La sua tranquillità era ammirabile. Molte donne davanti a quell'uomo avevano tremato per il suo aspetto e la sua voce.

Cosa facesse più paura era difficile dirlo.

-io sono il vostro futuro Dio. Sono colui che è riuscito in tutti questi anni a fare esperimenti al di là di tutto e tutti. Ho sfidato la natura umana e ho vinto, e ora aspetto solo che tutto diventi mio.

Ho creato un esercito indistruttibile di lupi- e detto questo si sentii un vocare di lupi incredibile, ce ne erano più di 500.

-ho ricreato e modificato in meglio i miei nuovi dissennatori, che tra poco avranno vita e saranno guidati da Stone- e mi indicò.

Lo sguardo di Rose mi colpii solo per un momento prima di tornare a fissare lui.

-e ora mi manca solo il tuo potere. Perchè una comune strega sia nata con un potere enorme è un dubbio che molti si sono posti, immagino.

Vuoi che ti sveli il mistero? Vuoi che ti racconti il perché del tuo potere? Io ho la risposta. La vuoi sapere?- gli chiese.

Rose parve stupita, forse incredula. Strinse a se Hope e poi lo trafisse con lo sguardo.

-e cosa vorrai tu in cambio?- domandò.

-niente. Solo quello che mi appartiene di diritto!- esclamò lui.

-Cosa?-

-Tua figlia!-

*****

Scorpius

Appena aperta la porta di casa sospirai di sollievo.

Quanto era bello tornare a casa dalla propria famiglia dopo una settimana intera di lavoro, lavoro e solo lavoro... quanto adoravo il venerdì perchè avevo solo la mattina. Sorridendo andai a cercare i due angeli della mia vita. Ma non erano in cucina. Provai allora in soggiorno ma non erano neanche lì. Allora andai nella nostra camera da letto. Ma non c'era nessuno.

Né sentivo qualche voce.

Iniziai a preoccuparmi seriamente. Disperato andai nella camera da letto di Hope. E la trovai nella sua culla con Briciola pronto a difenderla. Ma appena vide che ero io corse da me felice.

-dov'è Rose?- chiesi ancor prima di rendermi conto che non mi avrebbe potuto rispondere. Lui si avvicinò facendo un movimento strano con la testa. E poi lo vidi. Nel collare aveva un messaggio.

Lo presi e lessi veloce le poche righe.

E caddii nel panico più totale.

*****