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Ero stata stupida. Davvero molto stupida... c'era però da dire in mia difesa che pensavo di essere ben protetta dal freddo. Del resto, come potevo immaginare che, uscendo in nel giardino innevato e mettendomi su una coperta abbastanza impermeabile a mettermi a studiare mi sarei mai addormentata? E come facevo a immaginare che il sole cocente che c'era quando ero uscita, si sarebbe trasformata in una nevicata in piena regola?
Come fossi rimasta tranquilla a dormire con la neve addosso non lo sapevo. Ciò che sapevo era che mi ero svegliata almeno dopo un'ora che ero sotto la neve e giustamente ora mi era salita la febbre. Mi sentivo male, avevo la gola e la testa che mi andavano a fuoco. Ero sul mio letto, sotto montagne di coperte che mi ero messa addosso grazie alla magia. Avevo accanto la bottiglia d'acqua che ero riuscita a trasportare sempre con la magia e avevo costatato che il mio potere non c'entrava. Sia perchè ormai mi allenavo quotidianamente, sia perchè usandolo mi sarei dovuta sentire meglio. Invece stavo sempre peggio. In più ora anche la pancia mi faceva i dispetti. Mi misi la mano sulla testa che mi sembrava davvero avesse preso fuoco. Poi guardai verso l'orologio da comodino. Era tardi. Perchè Scorpius non era tornato?
Pensavo di trovarmelo vicino e di poter chiedere aiuto a lui. Mi maledissi per la mia stupidità. Da quando mi ero trasferita con Scorpius nessuno dei due aveva mai avuto problemi di saluto. Ergo non avevamo neanche una medicina a portata di mano. Niente che mi aiutasse, quindi. Avevo tentato di chiamare i miei. Ma poi ci avevo rinunciato. Si era fatto tardi, non volevo svegliarli e farli preoccupare inutilmente. Ero soltanto stata molto stupida.
Ed era solo un po' di febbre. Rimasi sotto le coperte mentre tremavo per i brividi di freddo. E forse mi addormentai.

****

Era tardissimo e avevo mal di testa. Ma ero soddisfatto del mio lavoro. Perchè avevo scoperto qualcosa di nuovo. Qualcosa di incredibile. E nonostante la testa che mi faceva sentire la stanchezza, ero ancora euforico.
Guardai Stefany che mi guardava sbattendo le ciglia.
-hai qualcosa negli occhi?- gli chiesi incerto. Lei sorrise e scosse il capo.
-no Scorpius. Stavo pensando che abbiamo fatto una grande scoperta. Non ci avevano neanche chiesto di andare così avanti nella ricerca e riusciremo a stupire tutti. Non pensi che dobbiamo festeggiare?- e tirò fuori dalla borsa una bottiglia di champagne. La guardai accigliato.
-vai sempre in giro con una bottiglia di champagne nella borsa?- chiesi. Lei scoppiò a ridere stappandolo e poi prendendo i bicchieri dell'acqua che c'erano in giro.
Li riempì fino all'orlo e me ne porse uno. Io guardai il bicchiere incerto.
-avanti, stiamo solo festeggiando. È più che giusto festeggiare, o sbaglio?- mi convinse. Ma si, un bicchiere non mi avrebbe fatto di certo male. Però... guardai l'ora. Era mezzanotte e mezza. Speravo davvero che Rose dormisse e che non si preoccupasse. Avevo lasciato un messaggio in segreteria e speravo davvero l'avesse sentito.
E gli avevo detto di richiamare se c'era qualche problema. E il cellulare era stato tutta la giornata sul bancone, se avesse chiamato me ne sarei accorto. Se avesse chiamato...
bevvi un sorso cercando di non pensare perché non avesse chiamato fino ad ora. Magari era arrabbiata. Forse dovevo tornare subito a casa. Finì il mio bicchiere e mi alzai deciso ad andarmene. Dovevo tornare da Rose.
Ma qualcosa mi fece vacillare. Mi sentì strano, come stordito. Mi era capitato una volta di essermi ubriacato e la sensazione era molto simile. Ma c'era anche qualcos'altro. Qualcosa che non capivo. Vedevo anche tutto annebbiato. Il profilo di Stefany mi comparve davanti e la sentì ridere.
-bene. Ora sei mio-

*****

Sapevo che non era il caso. Sapevo che era l'una di notte, o di mattina, come dir si voglia. Ma dovevo vederla. Per via del sogno. Odiavo quei dannati sogni dove vedi una persona a te cara morire oppure morta. E sognare il funerale di Rose era stato terribile. Si diceva che quando sogni queste cose regali alla persona altri cento anni di vita. Io invece sapevo solo che dentro di me c'era l'angoscia fino a quando non sapevo se stava bene. Avevo provato a telefonare ma non rispondeva ne a casa ne al cellulare. E quello di Scorpius era chiuso. Allora mi ero messa addosso la vestaglia e ringraziando il fatto che un mese fa ero diventata maggiorenne, mi smaterializzai davanti a casa di Rose. Suonai varie volte. Tutte le luci erano spente. Nessuno rispondeva. E avevo un brutto presentimento. Non pensai neanche un attimo alla possibilità che stessero dormendo in pace. E neanche che potessero fare qualcos'altro. Sapevo che qualcosa non andava e mi smaterializzai dentro. Arrivata davanti alla porta della camera da letto la vidi aperta. Entrai ma c'era un'aria soffocante ed era decisamente troppo buio per vedere qualcosa. Accesi la luce e vidi Rose a letto. Aveva il respiro affannato e si muoveva agitata. Mi avvicinai e vidi che era bollente.
Recuperai il termometro con l'incantesimo accio e glielo misi. Poi andai a prendere una pezza e una bacinella, bagnandole la fronte. Mi sembrava davvero troppo calda e infatti il termometro mi confermò la temperatura quasi irreale. 40.8.
presi il telefono e composi subito il numero di casa Weasley. Mi rispose la voce di Hermione sfinita e sentì in sottofondo il "butto dalla finestra quell'aggeggio babbano se prova a risvegliarmi in questo modo" di mio zio.
-Sono a casa di Rose. Poi ti spiego però ha la febbre molto alta. Cosa faccio?- chiesi disperata.
-aspettami, arriviamo subito- mi disse lei.
Chiusi e mi sedetti sul letto costatando che anche con la pezza bagnata in testa la fronte era ancora calda. Forse la temperatura stava ancora aumentando.
Mi guardai intorno. Mi chiesi quello che probabilmente mi avrebbero chiesto anche Ron ed Hermione.
Dov'era finito Scorpius?

****

Lo stomaco mi faceva davvero male. Mi alzai di scatto seduta e la testa mi fece ancora più male. Barcollai anche se ero ancora seduta. Due braccia forti mi presero per le braccia e sentì la voce di mio padre ansiosa.
-Rose come stai?- mi chiese. Io lo scansai e tentai di andare al bagno, barcollando. Lì vomitai tutta l'anima, mentre mia madre mi teneva la fronte e la mia testa scoppiava. Non capivo perchè erano la, ne come avessero fatto ad arrivarci. La mia mente registrò solo un dato, un dato che non mi fece sentire meglio. Scorpius non c'era. Non era accanto a me.

****

Scorpius dormiva. Sorrisi, soddisfatta del fatto che il mio piano aveva funzionato. Ma adesso dovevo finirlo. Dare il colpo di grazia. Allora presi il telefono che avevo spento quella sera e l'accesi. Col silenzioso Scorpius non sentì niente. Arrivarono i vari avvisi di chiamata e poi il telefono vibrò. Il numero di casa. Lasciai "suonare" un po' e poi risposi.
-pronto?- dissi recitando una delle mie tante parti.
-pronto? Chi è? Dov'è Scorpius?- chiese una voce maschile. Sembrava furiosa. Quasi gli scoppiai a ridere invece di continuare la recita. Non poteva andarmi meglio la situazione.
-Scorpius? Stà dormendo, poverino. Ha bisogno di riposare dopo questa notte. Ma lei chi è?- chiesi. Ma nessuno mi rispose, mi avevano chiuso il telefono in faccia. Ridendo sotto i baffi, che naturalmente non avevo guarda Scorpius. Così bello, così tranquillo. Si girò per cercare una posizione più comoda e allungò le mani verso di me come per stringermi. Ma sussurrò anche un nome che mi fece venire sputare veleno. Perchè pensava sempre a lei. Aveva passato al notte con me, cavolo. Perché aveva sempre lei nella testa?
Mi strinsi a lui accarezzandogli il petto. Il mio piano era quasi terminato. E allora sarebbe stato per sempre mio.

******

La testa mi esplodeva. Qualcosa dentro di me si agitava e mi artigliava lo stomaco e il cuore. Faceva male. Aprì gli occhi e mi sentì smarrito. Dov'ero? Perché non avevo accanto la mia Rose? Chi era che dormiva sul mio petto? Non era Rose. Non erano i suoi bei capelli rossi che avevo sul petto, non era il suo profumo quello che sentivo su di me. Non era Rose. La scansai con violenza e mi alzai sentendomi male. Avrei voluto vomitare. La voce di Stefany era stanca mentre mi chiamava.
-Scorpius cosa fai? Torna qua con me..- mormorò.
La guardai con odio. Avevo odiato molte persone nella mia vita e quella era una persona che avrei odiato per sempre.
-cosa mi ha fatto bere?- chiesi furioso.
-champagne. Non pensavo che non lo reggessi ma direi che ne sono contenta. Abbiamo passato una bella notte- disse maliziosa alzandosi. Non la guardai più. Presi le mie cose e varcai la soglia senza ascoltare più la sua voce.
Mi smaterializzai a casa e la trovai vuota. Girai per casa vedendo disordine e non trovando specialmente le cose di Rose. Il cuore mi si fermò. Attaccata alla porta della nostra camera c'era un biglietto. La scrittura la ricordavo vagamente. Era quella del padre di Rose.
"Non ti fare mai più vedere, altrimenti ti uccido"

*****

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