Ora eravamo insieme
Avevo immaginato a lungo quel bacio quel giorno.
Immaginavo la tensione, la mia solita incertezza farsi avanti e fermarmi al momento peggiore.
Non ero affatto sicuro che sarei mai davvero riuscito a baciarla.
E invece quando lei mi aveva detto di quel sogno, diventando rossa, avevo capito che potevo farcela, e che anche lei lo voleva.
Mi avvicinai a lei sedendomi sul bordo del letto.
A pochi centimetri dal suo viso la vidi chiudere gli occhi, e mi parve ancora più bella. Vedevo chiaramente le sue leggere lentiggini intorno al naso.
Poi gli guardai le labbra, socchiuse e in attesa.
E annullai la distanza.
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Le sue labbra si adattarono subito alle mie con dolcezza.
Il mio primo bacio, che mi ero ritrovata a sognare molto questo giorno, fu fantastico.
E fu unico. Non avevo mai provato la sensazione di baciare qualcuno, mai assaporato il sapore delle sue labbra, mai trovato tutte quelle emozioni mentre mi accarezzava la guancia con una mano e l'altra la passava tra i miei capelli.
Io posai le mie mani sul suo petto, stringendo la sua camicia.
Persi la cognizione del tempo. Quel bacio poteva essere durato solo qualche secondo, ma anche minuti come anche ore. Con un dito gli accarezzai la pelle del collo, liscia e calda. Dischiusi le labbra e sentì il suo respiro.
Aprì gli occhi e lo vidi mentre, anche lui aveva gli occhi chiusi, approfondiva il bacio.
Ricambiai subito felice, ed eravamo così presi da quel bacio che non ci rendemmo conto che la porta si era aperta. Sentì solo una persona schiarirsi la voce e la riconobbi subito. Mi staccai subito e guardai mia madre guardarmi accigliata.
-mamma- dissi sorpresa e non sapendo cosa fare.
Scorpius si alzò dal bordo del letto, dove si era messo per avvicinarsi a me, e guardò imbarazzato mia madre.
-penso di aver dimenticato qui la mia bacchetta. Non pensavo di trovarti sveglia- mi rimproverò guardandomi severa. Io abbassai lo sguardo sotto il suo.
Mi chiesi perché se la fosse presa così tanto... insomma, avevo infondo 17 anni, ero maggiorenne.
Era normale che prima o poi avrei baciato un ragazzo.
Lei aveva baciato il suo primo ragazzo addirittura a 14 anni ed era molto più grande di lei.
Mi sentì un po' arrabbiata verso di lei. Ma forse era esagerato esserlo. Però mi sentivo un po' emotiva in quel momento, come se fossi pronta a esplodere da un momento all'altro.
-infatti stavo andando via. Buon riposo Rose.
Salve signora Weasley- salutò Scorpius tornando a essere freddo.
La sua reazione di fronte all'imbarazzo e all'ostilità difronte agli altri. Sospirai triste vedendolo andare via e poi guardai mia madre, mentre la rabbia ritornava prepotente. Mi sorpresi ancora di quella rabbia...
-Rose, da quant'è che vi siete messi insieme? Perché non me l'hai detto?- mi chiese lei sedendosi sul bordo del letto vicino a me.
-noi... ecco io...- non sapevo come rispondergli. La rabbia non era ancora scemata e non sapevo da dove iniziare. Insomma... quando era stato davvero l'inizio?
Dal suo invito (più o meno) a Hogsmead oppure era iniziato prima?
-e se fosse entrato tuo padre da quella porta?
Lo sai che c'è mancato pochissimo che venisse lui e non io? E lo sai che tuo padre è già arrabbiato?-
la guardai incredula.
-e perché?-
-perché questo pomeriggio, quando lui era accanto a te hai pronunciato il nome di Scorpius. È geloso, una gelosia paterna e molto protettiva- mi avvisò lei.
-e quindi? Che stai cercando di dirmi?- cercai di arrivare al dunque. Non riuscivo a credere di parlare così con mia madre, perché era così strana quella sera?
-niente. Solo di stare attenta. Tuo padre in questo momento ha più energia dentro di lui di quanto se ne immagina. Se si trovasse davanti tu e Scorpius che vi baciate... be probabilmente lo ridurrebbe a pezzi... e non sarebbe proprio il caso immagino- mi sorrise felice.
Ecco la mia mamma!
Mi abbracciò subito e io ricambiai.
-sono felice per te piccola mia. Finalmente ti sei innamorata!- mi bisbigliò lei quasi commossa.
-grazie mamma- gli dissi felice anch'io.
Il mio cuore batteva forte quella mattina mentre mi vestivo. Non vedevo l'ora di vederlo. Chissà dove era ora.
Era già a colazione? Oppure si era svegliato tardi ed era ancora in camera?
Salutai veloce Madama Chips. Odiavo tormentarmi, era meglio andare subito a vedere. Uscì veloce dall'infermeria e corsi in sala grande. Salutai i miei cugini e percorsi il tavolo di serpeverde alla sua ricerca.
Ma non lo trovai. Percorsi velocemente anche le altre tavole e sorrisi vedendo i miei genitori e i miei zii tutti e quattro seduti al tavolo dei professori a rivangare chissà quale ricordo lontano.
Ma lui non c'era. Mi allontanai dalla sala verso i sotterranei sperando di vederlo.
Ma non lo incrociai. Triste tornai verso la sala grande.
Avevo così voglia di vederlo.....
Due braccia grandi e forti mi abbracciarono da dietro, e io riconobbi il suo profumo all'istante. Mi sussurrò all'orecchio -buongiorno- sospirò felice.
Chiusi gli occhi facendomi stringere da quelle calde braccia anch'io felice.
-buongiorno Scorpius- dissi voltandomi.
Lui mi guardò un po' incerto, così vicini che si doveva abbassare leggermente per arrivare a guardarmi negli occhi. Io sorrisi e lo baciai leggera e veloce. Poi gli sorrisi.
-è meglio che i miei non ci vedano baciarci. Mia madre mi ha avvisato del fatto che mio padre è pronto a farti a pezzi- dissi scherzando. Lo vidi sorridere, un lampo strano negli occhi.
-guarda che potrei prenderla anche come una sfida?- scherzò, e mi baciò di nuovo, questa volta più a lungo.
Ci staccammo dopo un po' con una certa riluttanza da parte di tutti e due, però dovevamo andare a mangiare.
-vuoi mangiare con noi oggi?- gli chiesi mentre andavamo verso la sala grande mano nella mano.
-dici che non mi cacciano?- domandò.
-non vuoi scoprirlo? Non mi dire che adesso hai paura...- scherzai io.
E lui si sedette accanto a me subito. Albus, dall'altra parte mia mi guardò stupito, ma poi mi sorrise.
Forse perché mi vedeva così felice.
-buongiorno- ci salutò a tutti e due.
-ciao Albus- lo salutai io.
-ciao Rose- esclamò Lily abbracciandomi da dietro.
-ciao Lily- la salutai io.
-allora? Come ti senti?- mi chiese lei sedendosi di fronte a me.
-bene. E da questo pomeriggio mi eserciterò a usare la mia forza. Mia madre mi manderà un vecchio mago che conosce.
Ha detto che ha un potere simile al mio.
Così evitiamo che si verifichi di nuovo il "cortocircuito"- finì scherzando.
Scorpius mi prese per mano. Io gliela strinsi sorridendogli.
Sarebbe andato tutto benissimo da quel momento in poi.
Perché ora eravamo insieme....
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