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12) Una settimana

La principessa Tkall non si era mossa per ore dalla sua posizione. Era rimasta inginocchiata di fronte alla fontana per quasi due ore con il capo chinato. Secondo il parere di Quarck, la principessa stava pregando per il fratello deceduto sulla Terra e per la madre morta durante il parto del suo fratello minore. Si narrava che la regina era l'unico freno del re per quanto riguardava la conquista militare. Era continuamente malata e, nella maggior parte dei casi, il sovrano Tkall rimaneva al suo fianco durante questi periodi. Stando insieme a lei, le campagne di conquista degli Tkall rallentavano sempre di più, fino a che non si fermarono del tutto durante la terza gravidanza della regina Roz. Drakon non volle restarle lontano nemmeno per un secondo, dato che già nelle prime due aveva rischiato di perdere la moglie.

« Quindi è morta di parto? »

Chiese Daimon a Quarck mentre continuavano a pulire la fontana. O, almeno, tentavano di pulirla dato che veniva continuamente sporcata dai passanti intenti a porgere i propri omaggi ai caduti.

« Già... Non ha retto l'ultima gravidanza. Dicono che a causa di ciò il nascituro non ha avuto vita facile all'interno del castello e che venga anche un po' maltrattato dal padre. Poi, dopo la morte della regina, Drakon ha avuto il via libera per continuare la conquista della galassia e per portare dolore e... »

Quarck continuò a parlare per una buona decina di minuti sulla sete di sangue di conquista del sovrano degli Tkall., mentre Daimon pensava alla stranezza della questa storia. Non riusciva ad immaginarsi il re mentre mostrava il proprio affetto verso la propria consorte. « Bloccare il dominio della galassia solo per la moglie era malata... Sembra quasi che avesse dei sentimenti molto tempo fa... », pensò il terrestre mentre fissava la principessa Tkall. Ancora non si era mossa dalla sua posizione ed il sole stava per calare, portandosi via anche quel giorno di festività.

« Sai Quarck... La principessa assomiglia davvero un sacco a suo fratello Prouta... »

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La giornata era iniziata stranamente con una forte folata di vento che aveva fatto venire i brividi di freddo a tutti nella capitale. L'autunno era iniziato e, fino a quel giorno, c'era stata una settimana di caldo afoso a Roma. Le vacanze erano finite da un paio di giorni per i poveri universitari, costretti a rimanere nelle loro facoltà fino alla fine di Luglio ed a godersi solo Agosto come pausa dagli studi. Stessa sorte era toccata a Daimon, studente di medicina a Tor Vergata, che, insieme ai suoi amici, studiava nella biblioteca della facoltà per passare l'ultimo esame del semestre nella sessione di recupero.

« Quante possibilità ho di farcela? »

Chiese ad un ragazzo dal fisico robusto da pugile, con capelli corti biondi e occhi blu, alla sua destra. Aveva una folta barba molto curata e di cui andava molto orgoglioso. Essa gli decorava il volto insieme ad un orecchino blu all'orecchio sinistro.

« Studi fisiologia solo da due settimane... È più facile che mettano una torcia umana di colore nel prossimo film dei "Fantastici 4" piuttosto che tu passi questo esame. »

La risposta fredda ed ironica dell'amico non confortò per nulla Daimon.

« Potevi illudermi almeno un po' Mattia... Così non mi esorti nemmeno a provarlo questo esame! »

Esclamò verso il ragazzo dalla maglia nera degli Iron Maiden, per poi volgere lo sguardo alle due ragazze che aveva di fronte.

« Chiara... Sam... Secondo voi? »

« Non lo so Daimon... Hai sprecato troppo tempo a studiare istologia e non credo che tu riesca a recuperare questa materia in tempo... »

Chiara era una ragazza semplice ed abbastanza carina dai capelli ondulati scuri e dalla pelle olivastra. Gli occhi erano neri e portava una felpa grigia con dei jeans. Era molto magra ed era una ragazza molto timida. Samantha, invece, poteva sembrare l'esatto contrario di Chiara. Era molto più espansiva, come carattere, dell'amica ed aveva capelli ricci e biondi. Aveva gli occhi verdi ed un fisico meno asciutto di quello di Chiara. Lei vestiva con una maglietta viola e con dei pantaloni marroni.

« Ho già detto tutto quello che dovevo dire molto tempo fa. »

Samantha si riferiva ad un mese prima, quando incominciò a consigliare a Daimon di iniziare a preparare insieme a lei sia istologia che fisiologia, per non trovarsi indietro nel programma. Il giovane, non ascoltando i consigli dell'amica, aveva terminato prima tutto il programma della prima materia, per poi trovarsi terribilmente indietro con l'altra. Daimon si trovava in un guaio enorme e, se non avesse passato quell'esame, non avrebbe ottenuto abbastanza crediti per avere la borsa di studio. A quel punto se la sarebbe dovuta vedere con suo padre, che gli avrebbe segato le gambe senza pensarci troppo.

« Sono spacciato... »

Disse sbattendo la testa contro il tavolo e pregando in qualche divinità benevola per poter avere un aiuto di qualsiasi genere.

« Non ti preoccupare... Hai più culo che sentimento in queste occasioni. Vedrai che in qualche modo ce la farai. E sono sicuro che prenderai anche un voto decente. »

Mattia si riferiva agli ultimi due esami di biologia e di chimica, dove Daimon era riuscito ad ottenere un dignitoso 23 su 30 ad entrambi gli esami, studiando in poco più di tre settimane tutti e due i macigni da tremila pagine che spacciavano per "libri leggeri".

« Non mi può sempre andare bene... Ed i professori non mi chiederanno per sempre solo le cose che ho studiato. Fisiologia pretende tutto il programma e ti fa sudare ogni voto. »

In effetti non era un esame da prendere alla leggera e Daimon lo sapeva. Pensava di poter concludere il programma di istologia in fretta, ma non era riuscito a completarlo prima del previsto.

« L'esame è tra una settimana... Mi dispiace, ma hai anche tutto il tempo contro di te. Potresti anche riuscire a concludere il programma, ma non avrai abbastanza tempo per ripetere tutto. »

Chiara diceva il vero e ciò non aiutava a tirare su il morale del giovane. Mancava ancora una settimana al giorno dell'esame. Una settimana sola al primo ottobre del 2013.


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