11. Molte presentazioni
Come il nano deforme esce dalla stanza, tutti, tranne il ragazzo sognatore, e lo scrivo con disprezzo, sembrano trarre un sorriso di sollievo.
Probabilmente neanche loro sono abituati alla sua deformità imbarazzante e schifosa. Tenj si allenta il cravattino e si slaccia un bottone del colletto. Un ricciolino bianco è sfuggito dalla sua impeccabile pettinatura candida, scivola sulla fronte spaziosa e seria del vecchio.
Lui non se n'è nemmeno accorto, tiene fissi i penetranti occhi azzurri su un quadro della parete opposta. Occhi stanchi e tranquilli, seri e attenti.
Molto diverso per movenze e sicuramente per carattere al vecchio ignorato da Holl, è il ragazzino biondo che ho notato in precedenza. È agitato e si muove a scatti, saltellando ora su un piede ora sull'altro e, di tanto in tanto, esegue una piroetta. I suoi movimenti attirano la mia attenzione e lo osservo più attentamente. I suoi lineamenti sono davvero belli, dolci e graziosi, senza traccia della mandibola affilata e del volto dalle forme precise che caratterizzano sia Tenj sia Holl.
Un dolcissimo rubacuori.
Mentre il pigro sognatore nullafacente pensa a chissà cosa mi si avvicinano con aria allegra le ragazze, le uniche di cui immagino io mi possa fidare, nonostante il loro affetto per Nathan mi parga esagerato.
La ragazza alta con i capelli argentati, che sembra più grande sia di me che del ridicolo "Re", si presenta con un semplice inchino.
-Io sono Morwen, e in questa casata occupo da sempre il ruolo della Regina. La mia fortuna- continua -è tale che a scegliermi per questo compito così importante fu Thanatos in persona..-
Sembra molto contenta mentre pronuncia queste parole e, dopo essersi rialzata, ho modo di osservarla meglio. Le sue fattezze, squisite, e i tratti del viso, dolci, le fanno concquistare il primato sulle altre per lo meno in eleganza e bellezza.
Dopo di lei vengono due gemelle, anch'esse molto carine, che dimostrano circa 15 anni. Dicono di chiamarsi Angela e Micaela e di occupare il prezioso ruolo delle torri.
Segue Yama che, fra tutte, sembra quella meno sensibile al fascino maschile del suo regale signore, la sua eleganza è indiscutibilmente la migliore, e gli occhiali neri contornati da una lunga treccia castana le conderiscono un'aria di indubbia superiorità.
È un'alfiere.
-Ricapitolando- dico -Il vostro Thanatos è il re, Morwen la regina, Tenj e Yama sono gli alfieri, Angela e Micaela sono le torri, io sono un pedone e...i cavalli?-
Nessuno ha nominato chi ha il compito di attaccare di sorpresa il nemico, se così si può dire.
Segue un silenzio piuttosto lungo e imbarazzante, interrotto alla fine da Yama.
-I cavalli sono Shu, e quel nanerottolo di nome Pit..-
-E poi c'è anche l'altro pedone..- interviene Angela, Micaela termina la frase della sorella:- Un pedone che però non abbiamo mai incontrato...neppure Morwen, che è la Regina e il cui compito è anche occuparsi dei nuovi venuti. Magari..-
Anche lei si interrompe.
-Quello che stanno cercando di dirti è che questo pedone tanto misterioso sia qualcuno che sta a cuore a Nathan, perché tu lo conosci così, no?
E il pensiero più diffuso è quello che lo vede come fidanzato, come compagno di Nathan.-
Mi viene un dubbio.
Una domanda impellente, che avevo soffocato vedendo l'innocenza delle gemelle.
-Avrei una domanda- azzardo -Ma anche voi siete costrette da Thanatos, o Nathan che dir si voglia, a diventare suoi pezzi?-
Si guardano l'un l'altre poi, come spesso ho notato accade, Yama, che senza dubbio è ritenuta la migliore nel parlare, prende la parola.
-Dal momento che ti è successo così, e probabilmente avrai una gran confusione nella testa, perchè immagino che tu capisca poco o niente dai nostri discorsi, ti spiegheremo tutto quello che possiamo.-
Si volta verso il sognatore, che sta ancora fissando il vuoto nella stessa identica posizione di prima.
-Signore..Possiamo..-
-Sai benissimo che potete dirle tutto quello che vi pare.- alza la testa, con gli occhi che stranamente sembrano lucidi per le lacrime. Lacrime?
Non..le ragazze, ormai miei future compagne, mi trasportano via quasi di forza, forse per evitare che io faccia domande stupide, che chissà cosa potrebbero risvegliare.
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