10. Pit Demiurge
-Signore!-
È entrato uno stranissimo individuo, basso, con certe gambette storte che mettono ribrezzo, e con una maschera completamente colorata di nero, che gli copre tutto il volto, lasciando scoperta una sgraziata bocca larga e colma di denti aguzzi. Come faccia a parlare è un mistero. È una specie di nano deforme schifoso, che agita delle braccia incredibilmente lunge e sproporzionate rispetto al resto del corpo. Indossa una tunica bianca sdrucita in molti punti, stretta intorno a quella che sembra una vita tiene una semplice fascia rossa. Cerco di distogliere lo sguardo, ma la sua ripugnante deformità è come una calamita per i miei occhi stanchi. Non riesco proprio. Sembra molto agitato.
-Signore! Signore!- strepita urlando con una voce roca e terribilmente bassa.
-Pit!- il "Signore" in questione si è alzato dalla poltrona in cui era sprofondato e lo guarda perplesso.
-Pit!- ripete -Mio caro! Cos'è successo di tanto grave da farti raggiungere la luce?- il tono non è sardonico come le altre volte.
È attento.
L'essere, non mi sento di chiamarlo uomo per la sua bruttezza, si esibisce in grande inchino bizzarro e poi, rimanendo in ginocchio, dice:- Padrone illustrissimo! Ho terminato il compito che mi ha affidato, ma ciò che ho scoperto non è bello.-
-Parleremo in privato.- la risposta del suo "Re" è perentoria.
Il nano si alza e si inchina nuovamente, sempre in quel modo bizzarro.
Ho fatto in tempo a osservare con la coda dell'occhio le reazioni degli altri membri. I maschi, il vecchio e il ragazzino, non sembrano affatto preoccupati, mentre le altre si sono ritratte schifate da quella presenza tanto innaturale, per forma e gesti.
Mentre si volta per uscire, il nano si accorge per la prima volta di me, puntandomi addosso uno sguardo serio e divertito allo stesso tempo, uno sguardo terribilmente inquietante, anche se non posso dirlo con sicurezza perchè, come ho già detto, porta una maschera che gli copre la parte superiore del viso.
Mi sento male.
Non voglio che....
Lascio intendere a voi il resto.
Sono paralizzata.
L'essere deforme, vedendomi, esegue una mezza piroetta e, fermatosi, si esibisce in un altro di quei suoi assurdi inchini.
Sta cercando di essere gentile, ma l'impressione di disgusto che provoca in me è difficile da contenere.
-La signorina?- chiede gentilmente.
-Eleanor.- La risposta di Tenj è arrivata subito...Il buon vecchio scorbutico deve aver capito il mio imbarazzo e mi ha prevenuto, evitandomi una figuraccia.
Devo dirlo, sono un po' delusa. Mi aspettavo che fosse il tanto venerato "Re, Signore" ad aiutarmi in questo impiccio. Ma lui non se ne cura minimamente, con lo sguardo perso nel vuoto, mentre fuma quella che forse è la quarta sigaretta. La fuma tenendola bloccata fra i denti mentre unisce i polpastrelli delle dita uno per volta, in modo dannatamente irritante. È sempre perso nel suo mondo, quello lì?
-Incantato, Madamoiselle. Ti aspetto di sotto, Nat.- la voce roca è per un momento affabile e cortese. Un cenno del capo da parte del suo "Signore", gli fa capire che è stato ascoltato nonostante la posizione tanto sognatrice di quest' ultimo.
Non ho idea di cosa voglia intendere "di sotto", ma preferisco tacere. Però un' altra domanda sorge spontanea...
-Chi ho l'onore..di conoscere?-
La voce esce da sola.
Il nanerottolo sorride.
-Pit, signorina, Pit Demiurge*.-
*{la pronuncia è= Pit Demiurgh}
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