Il passato di Ashley
Capitolo 3
Ashley Brown era una vera e propria frana a scuola. Non era stupida, ma non credeva che la scuola potesse servirgli davvero nella vita, come gli ripetevano continuamente gli insegnanti e la madre. Però capiva anche che senza un diploma, al giorno d'oggi era diventato estremamente complicato entrare a far parte del mondo del lavoro. Ovviamente tutti pensavano che era una delle tante adolescenti confuse che non sanno cosa vogliono dalla vita, ma per lei non era affatto così. Lei aveva un sogno e avrebbe fatto di tutto per realizzarlo. E se questo comportava studiare per ottenere la sufficienza in tutte le materie allora lo avrebbe fatto. Fin da piccola aiutava la mamma in cucina. Conosceva un sacco di ricette e tanti segreti che solo una mamma può insegnarti. Ashley rammentava ancora la prima volta in cui sua madre gli aveva dato un mestolo in mano e gli aveva detto di girarlo nella pentola. E ben presto cominciò a imparare i tempi di cottura e le quantità di sale da aggiungere nella pasta o quelle di zucchero nei dolci. A soli dodici anni sapeva già fare i biscotti al forno e le torte al cioccolato, le sue preferite. Poi l'anno dopo il padre morì di un infarto improvviso e la luce che illuminava la piccola, dolce Ashley si spense, trascinandola nel buio più totale. A partire dal giorno dopo il funerale, Ashley iniziò a chiudersi in bagno e incidersi tagli sulle braccia e sui polsi, man mano sempre più profondi. Finchè un giorno non aveva rischiato la morte. Una dottoressa di bell'aspetto e molto cordiale le disse che la sua malattia si chiamava autolesionismo e che doveva curarsi se voleva tornare a stare bene. La madre, Kendra, preoccupata, iniziò a portarla da uno psicologo. E nel frattempo, si era trovata un compagno di due anni più giovane. Ashley non prese bene la cosa e continuò a tagliarsi e a diventare aggressiva con la madre, tanto da arrivare ad urlargli contro parole indicibili. Contemporaneamente, seguiva la terapia che la aiutava a controllare i suoi impulsi aggressivi, ma ciò che aveva contribuito alla sua guarigione più di ogni altra cosa, furono i suoi migliori amici, in particolare Spencer per cui aveva una cotta segreta e la nascita della sua sorellastra,Emily. I suoi amici furono così comprensivi che giurarono di non dire niente a nessuno dei suoi problemi. Col tempo Ashley riuscì a controllare la rabbia e, soprattutto, a non tagliarsi più. Riusci anche a riprendere il rapporto con la mamma e capì che in fondo Kenny, il compagno, non era male come uomo, anche se non avrebbe mai potuto sostituire suo padre. Era stato tremendamente complicato per Ashley essere chiusa in quell'incubo a occhi aperti in cui era imprigionata, ma uscirne ne era davvero valsa la pena. In poco tempo , lei e i suoi migliori amici era diventati i ragazzi più popolari della scuola e l'attenzione di tutti i ragazzi più carini della Flower Stone High School erano posate su di lei e Alison. A seconda di chi preferiva la bionda alla mora e viceversa. Ashley era un concentrato di sensualità allo stato puro. Bella, formosa e con una chioma di capelli neri tagliati in modo che sfiorassero le spalle. Il viso paffuto da bambola, il naso piccolo e liscio, le labbra carnose e grandi occhi color caffè, le conferivano eleganza e bellezza al tempo stesso. Vagando per i corridoi, Ashley non riuscì a individuare nessuno dei suoi migliori amici. - Ashley - gridò una voce familiare nel corridoio. La ragazza si girò e si ritrovò davanti uno dei ragazzi più carini della scuola, Alec Evans, nonchè ex fidanzato di Alison. I due si erano lasciati perchè dopo un mese e mezzo, Alison non aveva voluto andare al sodo e quindi lui l'ha piantata n asso, affermando che c'erano centinaia di ragazze che sarebbero state con lui, e il che era vero. - Cosa vuoi, Alec? - tagliò corto Ashley, incrociando le braccia al petto, impettita. - Ehi, è il primo giorno di scuola, rilassati - replicò il ragazzo bello e tenebroso con voce suadente. - Volevo solo parlarti. - Non abbiamo nulla da dirci - ribattè Ashley, allontanandosi bruscamente da lui. Camminando lungo il corridoio sentì la voce di Alec che diceva: - Stronza. La ragazza stava per girarsi e andare a dirgliene quattro, ma il quel momento uno squillo del suo cellulare la bloccò. "Sarà Alison o qualcuno dei ragazzi", pensò, estraendo dalla borsa l'aggeggio. C'era un solo messaggio e non era stato inviato da nessuno dei suoi amici, ma da un numero sconosciuto. Aprì il messaggio e lo lesse.
Ashley, sarai anche guarita dalla malattia, ma il caratteraccio è rimasto quello di sempre.
- La Primula Rossa.
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