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VeNtInOvEsImO cApItOlO

"Ha perso molto sangue, chiamate la banca del sangue, voglio tutto lo zero universale che hanno..."

Cosa sta succedendo? Chi è che parla così concitatamente? Per favore, fatelo smettere, mi dà fastidio!

Non riesco a muovermi... dove mi trovo? Voglio aprire gli occhi ma non rispondono ai miei comandi. Sento tante persone intorno a me che mi toccano... mi spostano... Cosa mi stanno facendo?

"Forza con quella flebo... facciamone una di ringer lattato..."

La voce si trasforma lentamente in un brusio confuso e poi si spegne.

Silenzio...

Non sento più niente... che fine hanno fatto tutte quelle voci e quelle mani che mi toccavano? Non riesco a muovermi... non riesco ad aprire gli occhi. Dove sono? Cosa mi è successo?

Perché nessuno mi sente?!

Buio...

BIP... BIP... BIP... BIP...

Che cos'è questo rumore?

BIP... BIP... BIP... BIP...

Sembra il suono di quei monitor che usando negli ospedali per monitorare il cuore dei degenti.

BIP... BIP... BIP...

Com'è che si chiama?

Vi prego, fatelo smettere, non lo sopporto più!

BIP... BIP... BIP... BIP...

Sento il buio che mi chiama e lentamente mi inghiotte, sprofondo in uno stato di incoscienza...

BIP... BIP... BIP...

Ancora questo suono...

Mi sembra di sprofondare all'infinito, poi finalmente riesco ad aprire gli occhi. O almeno mi sembra. Mi guardo in giro senza vedere niente... tutto attorno a me c'è solo bianco. Come nella stanza in cui ho visto Logan. Ma dov'è, dove mi trovo?

"Sara!"

Al suono del mio nome chiamato con determinazione mi volto e quasi non credo ai miei occhi. Mio padre sta camminando verso di me... Com'è possibile? Mi guarda senza trapelare nessuna emozione dal suo viso. Quando mi ha raggiunta di colpo mi prende e mi abbraccia. "Tesoro mio..."

Sono morta?

Papà continua a stringermi tra le sue braccia, poi finalmente mi scosta da sé e mi guarda negli occhi. "Sei diventata proprio la ragazza che mi immaginavo, la ragazza che ho cresciuto e amato. Sei forte, leale, gentile e pronta a difendere chi ha bisogno di essere difeso. Non dubitare mai di te stessa."

Lo fisso incredula e confusa, mentre sento i miei occhi inondarsi di lacrime. Questo vuol dire che non sei deluso di me, papà?

"Non potrei mai essere deluso di te. Sei il mio più grande successo. Ti amo e ti amerò per sempre."

Come ha fatto a sentirmi? Non mi sembra di aver parlato. Lui continua a guardarmi con occhi dolci e amorevoli. Finché era in vita non mi aveva mai guardata con questa espressione.

"No... è vero. Ma non è stato a causa tua." Mi dice, rispondendo alla mia domanda inespressa. "Hai avuto un padre un po' anaffettivo e con parecchi problemi, ma ti ha amato con tutto se stesso e ha sempre cercato di fare il possibile per farti crescere meglio che poteva."

Sì, lo so. Ma come è possibile che io riesca a vederti? Sono morta?

A queste parole non mi risponde ma mi dà un bacio tra i capelli, mi guarda un'ultima volta negli occhi con fare dolce e rassicurante, poi lo vedo allontanarsi da me mentre continua a sorridermi con dolcezza. Sento le guance bagnarsi di lacrime. Le sento rotolare lungo il mio viso per poi precipitare dal mento, mentre mio padre si allontana dalla mia vista finché lo vedo sempre più piccolo.

Vorrei dirgli di non andarsene, di restare con me. Vorrei dirgli di tornare indietro perché ho e avrò sempre bisogno di lui, ma non riesco a parlare. Mi guardo attorno senza capire dove mi trovo, non c'è niente con cui possa capire che posto è, c'è solo bianco. Attorno a me sento all'improvviso la sua voce, aleggia nell'aria e mi avvolge come una carezza calda... "Ama con tutta te stessa, Sara."

Papà! Papà, per favore, torna da me!

"Sei il mio orgoglio più grande..."

Papà!

Di colpo una luce accecante mi costringe a coprirmi il viso con le braccia. Strizzo gli occhi per istinto...

BIP... BIP... BIP...

Di nuovo questo fastidioso suono! È tutto così buio... perché non riesco ad aprire gli occhi?

Sento qualcuno che mi sta tenendo la mano, accarezzandomi con il pollice. Cerco di muoverla ma il mio corpo non risponde ai comandi. È così frustrante!

"Quando pensa che si risveglierà?"

Mamma! Mamma, sono qui! Sono sveglia!

"Quando il suo organismo sarà pronto." Risponde una voce gentile e ferma. Mi sembra di averla già sentita.

Sento mia madre singhiozzare sommessamente, poi la voce di Andrea che tenta di consolarla. "Tranquilla, Laura, si riprenderà. È forte e sana..."

Lentamente tutte le voci e i rumori si spengono nuovamente, lasciandomi per l'ennesima volta nel più profondo silenzio. Perché non riesco a muovermi?

BIP... BIP... BIP... BIP...

Oh, no! Di nuovo!

Di nuovo buio, e di nuovo voci...

"Ancora non si è svegliata?"

Emily... anche lei è qui? Sta bene?

"Il dottore dice che è solo questione di tempo. Può svegliarsi tra pochi minuti come tra qualche giorno. Nessuno può saperlo."

Mamma, non avere questa voce rassegnata... non mi piace.

"E tu come stai?" Chiede ancora Emily, ma nessuno le risponde. Con chi sta parlando? Dopo alcuni attimi di silenzio la sento sospirare. "Di là ci sono Drew e Stephany, in caso ti servisse qualcosa..." avverte, ma ancora nessuno le risponde. "Allora ciao." Conclude con un sospiro.

La porta si apre e si richiude e lentamente sento il buio avvolgermi per l'ennesima volta...

"...Cosa ne pensa, dottore?" Chiede una voce semi sconosciuta. Non riesco a capire di chi sia eppure la conosco.

"I parametri vitali sono stabili, anche a livello encefalico non ha problemi. Non ci resta che aspettare." È la stessa voce che rispose a mia madre a parlare... il dottore?

Il buio torna di nuovo ad avvolgermi... No!

BIP... BIP...

Qualcun altro mi sta accarezzando la mano, ma non è mia madre. Vorrei aprire gli occhi per vedere chi è... non riesco a capire chi sia. Parla, ti prego! chiunque tu sia, parla, fammi sentire la tua voce!

"Perché non vai a casa a farti una doccia?" è di nuovo mia madre a parlare, adesso, ma non è lei che mi accarezza. Perché non le risponde? "Se dovesse svegliarsi vuoi che ti veda così? Anche tu sei stanco, vai a riposarti un po', dopo potrai tornare." Di colpo chiunque sia lascia la presa dalla mia mano. Sento una sedia che si trascina sul pavimento, qualcuno si è alzato. Ma chi... chi è?!

Il buio mi avvolge nuovamente, ma sembra durare poco...

Sento una carezza delicata dentro il mio palmo. Qualcuno mi sta accarezzando la mano, ma mi sembra di capire che ad accarezzarmi è una manina piccola e calda.

"Ma sta ancora dormendo?"

Veronica... oddio!

"Sì... ha bisogno di riposare." Le risponde Andrea.

"Ma perché non si sveglia? Non lo sente che le tocco la mano?"

Sì, Veronica, ti sento... Sono stanca di non riuscire a muovermi. Basta, voglio alzarmi da questo letto!

No... di nuovo il buio...

Mi sembra di poter aprire gli occhi... sbatto le palpebre e la prima cosa che vedo... sono io? Sento il mio cuore iniziare a battere frenetico; come è possibile che riesca a vedermi? Sto vivendo un'esperienza extracorporea? Sono in un letto di ospedale, allora avevo ragione! E il rumore che sentivo è proprio di quel monitor che registra i miei battiti. Mi osservo meglio, immobile al centro di questo letto enorme. Sembro così emaciata, così pallida. Un'ombra scura contorna i miei occhi, e mi sembra di vedere una fasciatura sotto le coperte. Un momento, ora che mi ricordo... quel ragazzo mi ha sparato! Sento il mio cuore accelerare i battiti... e anche il monitor sembra accelerare il ritmo del suo suono. Allora è davvero il mio cuore, quello!

Di colpo mi sembra di rivivere il momento dello sparo... io che mi alzo in piedi di scatto per evitare che quel ragazzo sparasse a Britney... il suo spavento e il colpo che parte involontariamente, colpendomi diritto in mezzo allo sterno... ma a quanto pare non mi ha preso al cuore... appena sopra! Rivedo me stessa accasciarmi al suolo mentre ho tutti gli occhi puntati addosso... Emily che mi tampona la ferita, e poi l'irruzione della polizia nella banca...

Mi guardo intorno... mi hanno messo in una stanza molto piccola, c'è una debole luce che proviene dalla finestra, che ore saranno? Qualcuno ha messo due mazzi di fiori attorno al letto. Da quanto tempo è che sono qui? Decido di avventurarmi fuori da questa stanza e mi ritrovo subito nella sala d'attesa. Noto mia madre, immobile, seduta accanto alla signora Ferguson che la tiene stretta con un braccio. Anche i suoi occhi sono contornati da un alone scuro e in mano stringe un fazzoletto. Felicity è in silenzio mentre le massaggia la schiena. E Andrea dov'è? Non so perché ma vederla così disperata mi fa rendere conto di tutto il bene che mi vuole... e che io voglio a lei.

"Non ti preoccupare..." Di colpo una voce femminile estremamente dolce e gentile attira la mia attenzione. Mi volto di scatto e mi avvicino ad una donna seduta su di una sedia a rotelle. È estremamente grassa, talmente tanto che straborda dalla sedia. Il grasso delle sue braccia ricopre quasi per intero i braccioli ai quali è appoggiata e il suo doppio mento non permette di capire dove inizia il collo e finisce la testa... fa quasi effetto. Ma il suo viso è estremamente dolce e bello. Ha i lineamenti così gentili e perfetti, il suo sorriso esprime compassione e bontà. I suoi occhi sono così colmi d'amore. "La tua ragazza tornerà da te come e meglio di prima."

Con chi sta parlando? Mi volto seguendo la direzione del suo sguardo e il cuore inizia a correre veloce. "Come fa ad esserne così sicura?"

Logan!

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