Melodia Nel Cuore
Anche se le dispiacque dover lasciare momentaneamente Aadit da solo, Bixi non perse tempo e con passo svelto tornò in città, verso la casa di Gale; la sua memoria aveva rinvenuto un ricordo preciso, proprio nel momento del bisogno: c'era un carillon, nella sala d'entrata, all' abitazione del sindaco e lo aveva intravisto durante la sua prima visita, giorni addietro.
Sarebbe potuta essere la soluzione al problema di Aadit, ma doveva sperare che il sindaco, o Ginger, le concedessero di prenderlo.
E che a casa non ci fosse Gust.
"Sicuramente non mi darebbe mai il carillon, oppure si? Quel tipo ha sempre il broncio e non oserei chiederglielo. Ma se fosse per il bene di Aadit...
Dai, forza e coraggio."
Una volta arrivata davanti all'abitazione di Gale, sentendosi più temeraria sapendo che lo stesse facendo per un amico, Bixi bussò con fiducia alla porta.
Ad aprire fu il maggiordomo della famiglia.
"Oh, la Costruttrice. A cosa si deve la sua visita, signorina?"
"S-salve. Il sindaco è in casa? O Ginger?"
Il maggiordomo alzò un sopracciglio, probabilmente non capendo il motivo per cui qualcuno dovesse chiedere della fanciulla dai capelli rossi o del padre.
"Il sindaco è al municipio come ogni giorno, dal mattino alla sera; mentre la signorina Ginger è nel soggiorno. C'è un motivo per la tua...visita?" Domandò il maggiordomo in tono protettivo.
"Non voglio disturbare." Iniziò Bixi con tono educato. "Ho bisogno di chiedere un grosso favore a Ginger, lei è l'unica che può aiutarmi in questo momento dato che non c'è suo padre."
Con occhio attento, il maggiordomo si fece da parte invitando Bixi a entrare.
Andarono verso la sala, dove Ginger sedeva tranquillamente armeggiando con alcune pietre e fili d'argento.
Con tono formale, il maggiordomo annunciò la sua presenza. "Signorina Ginger, la Costruttrice è venuta a farle visita. Credo abbia bisogno del suo aiuto."
Subito Ginger distolse la sua attenzione da quello che stava facendo e si alzò allegramente per prendere le mani di Bixi tra le sue.
"Bixi! Che bello vederti, come stai? L'altro giorno papà mi ha mostrato il Giornale di Portia, parlava del ponte che hai costruito per l'isola d'Ambra; hai fatto davvero un bel lavoro."
"Grazie Ginger. Almeno ora l'sola è accessibile e sicura, perfetta per delle belle passeggiate."
"Oh si, giusto!" Rispose con entusiasmo la giovane dai capelli rossi. "Ho anche sentito della tua avventura con i Bandiratto! Ti andrebbe di raccontami tutto?"
Dato che trovò maleducato l'idea di non accontentare la padrona di casa, con l'aggravante che avrebbe poi dovuto chiederle addirittura un favore, Bixi passò il pomeriggio a casa di Ginger, raccontandole quanto più possibile e tenendole compagnia.
"Ti va del thè Bixi? Questo viene direttamente dalla città di Sandrock."
"No. Ti ringrazio, sono a posto. Ascolta Ginger, odio dovertelo chiedere e disturbarti ma..."
"Oh, che sbadata! Perdonami, sono stata così presa dal tuo racconto che non ti ho nemmeno chiesto come possa esserti d'aiuto."
"Ma no, ci mancherebbe. La mia è una richiesta un po' strana...ma avrei bisogno di quel carillon, se possibile."
Bixi indicò l'oggetto posto sul tavolino vicino al caminetto della sala; Ginger osservò la scatola musicale, con il cilindro di rame, ma sembrò non capire le motivazioni della sua ospite.
"È un po' strano che un Costruttore richieda un oggetto così comune, potresti costruirne altri trenta di quelli."
Bixi si sentì sprofondare nell'imbarazzo, sentendosi come se avesse deluso le aspettative di Ginger. "Non sono ancora...abbastanza abile nel costruirne uno...scusa."
"Non volevo metterti a disagio, mi dispiace tanto." Sinceramente mortificata, Ginger si alzò lentamente dalla sua poltrona e andò a prendere il carillon. Lo posizionò sul tavolo davanti a Bixie e girò la manovella.
Una dolce e piacevole melodia iniziò a risuonare per tutta la stanza.
"È molto bella e rilassante. È proprio quello che mi servirebbe."
"A cosa ti serve Bixi? Se posso chiedere."
Non avrebbe voluto parlare dei fattacci di Aadit così alla leggera, ma sapeva che Ginger avesse un cuore dolce, come il suo viso, e avrebbe capito la situazione; le raccontò del grave problema del boscaiolo.
"Sono davvero dispiaciuta per il signor Aadit; effettivamente qualche giorno fa io e Gust, mentre stavamo passeggiando in tarda ora, lo abbiamo visto camminare sulle colline. Ho provato a salutarlo ma pensavo che non mi avesse sentita, ora capisco perchè quella volta non abbia risposto."
"Credo che con una melodia del genere potrebbe sistemarsi qualcosa. Non sono sicura che possa funzionare, ma se potrà lenire il problema di Aadit allora voglio provarci. Per favore Ginger, posso avere il carillon? Sono anche disposta a comprarlo, o barattarlo se..."
Ginger sembrò pensarci profondamente. Questo fece raggelare Bixi, portandola a pensare che forse avrebbe rifiutato di aiutarla.
"Bixi..."
"S-si? Se non vuoi darmelo non fa niente Ginger, forse per te ha un valore e..."
"Credimi se ti dico che non esiterei un istante a donarti il carillon, specialmente sapendo che lo stai facendo per aiutare qualcuno; ma questa sarà forse la mia ultima occasione per chiederti qualcosa in cambio. Mi sento davvero egoista e ingiusta a chiederti una responsabilità del genere ma..."
"Ginger, cosa stai cercando di dirmi?"
Determinata, Ginger guardò la Costruttrice negli occhi in maniere così seria da farla assomigliare al fratello Gust.
"Potresti accompagnarmi in una delle mie passeggiate?"
"Come scusa??"
"Voglio sperimentare un'uscita tra amici. Posso solo uscire accompagnata da qualcuno e per quanto voglia bene a mio fratello non voglio distanziarmi dagli altri stando sempre sotto il suo occhio vigile. Ti prego Bixi! Ci terrei tanto!"
In un bivio, così sentì Bixi nell'udire quella richiesta. "Ginger...io non voglio essere maleducata, o non disposta ad accettare, ma..."
"E se ti dovessi sentire male mentre sei con me!? Non saprei come fare per aiutarti e soccorrerti! E se perdi i sensi? Se hai un mancamento mentre siamo fuori dalle mura della città!? Come mi dovrei comportare!?" Pensò nella sua testa, capendo solo in quel momento quanto dovesse essere difficile, e rischioso, prendersi cura di qualcuno nelle condizioni di Ginger.
Ma notando la sua esitazione, gli occhi verdi della fanciulla, forse capendo il disagio della sua richiesta, iniziarono a illanguidirsi.
Bixi apprese così, dagli occhi lucidi di Ginger, che per lei non si stava trattando di richiedere una banale passeggiata. Quanti altri dovevano averla pensata come la stessa Bixi, tenendo così la ragazza sotto una campana di vetro?
Ginger, probabilmente, sapeva bene quali fossero le sue condizioni e i suoi limiti, eppure voleva almeno provarci a essere ordinaria come tutte le altre donne della sua età.
Alla fin della fiera, Bixi si sarebbe trovata ad aiutare sia Aadit che Ginger.
Decisa, prese così le mani delicate dell'altra donna tra le sue. "Mi assicuri di farcela? Ti sei mai... sentita debole quando sei fuori con tuo fratello?"
"No. Certo, mi stanco facilmente dopo aver camminato, ma ti assicuro che uscire dopo le otto di sera non avrà alcun riscontro negativo sul mio corpo. Bixi...per favore..."
La Costruttrice fece un profondo respiro. "Bene. Ma visto che sarà la nostra prima uscita tra amiche staremo fuori solo un ora ok? Almeno all'inizio, finche non avrò capito come...insomma."
Ginger sorrise e ricambio la gentile stretta delle mani. "Ho capito! Ti ringrazio di cuore. È molto più di quello che avessi osato sperare. Ti assicuro che avrei comunque ceduto il carillon ma..."
"Lo so Ginger, non preoccuparti. Allora, facciamo domani sera alle otto?"
"Certo. Non vedo l'ora."
Bixi sorride, quasi sollevata, e allungò le mani per prendere il carillon.
"Posso?"
"Assolutamente."
La Costruttrice sollevò il carillon notando però delle particolari lettere scolpite nel legno.
"M.N.C? Che significa?"
"Oh. Questo carillon se lo è fatto spedire mio padre, anni fa, da una delle Città Libere. A quanto pare gli Antichi del Vecchio Mondo avevano una vasta scala di produzione di queste scatole musicali e venivano tutte prodotte da una ditta chiamata M.N.C.
Alcuni studi hanno confermato che fosse una ditta molto famosa e richiesta; quindi non è così raro trovare questi carillon in alcune Rovine del continente."
"Caspita, forse avrei dovuto fare più attenzioni durante le lezioni di storia quando andavo a scuola..."
Dopo aver salutato Ginger, Bixi si affrettò a tornare alla Tree Farm tendendo il carillon tra le mani con una certa cura, quasi come se fosse un tesoro talmente fragile da rischiare di essere danneggiato dal minimo soffio di vento.
Con sollievo arrivò davanti alla casa di Aadit e Dawa, all'interno della fattoria, e bussò alla porta.
Fu lo stesso Aadit ad aprire, invitandola poi a entrare con un gesto cortese.
"Allora? Com'è andata?"
Con una punta d'orgoglio, Bixi mostrò il carillon come s fosse un trofeo e lo appoggiò sul comodino vicino al letto del boscaiolo.
"Che bel carillon. Spero non sia stato troppo difficile trovarlo."
"Naaaaah. L'ho chiesto a Ginger, che me lo ha regalato con piacere." Disse velocemente Bixi, non volendo menzionare il patto stretto con la fanciulla.
"Oh, è stata davvero gentile; ma sul serio Bixi, non serve che ti disturbi tanto, o fai mille giri, per me."
"Aadit, non è mai un disturbo quando si tratta di te, siamo amici dopotutto. Quante dannate volte te lo devo ripetere?" Ridacchiò lei in tono scherzoso, contagiando così anche l'amico.
"Non hai tutti i torti. Bene, lo proviamo? Non so se potrà dare gli effetti sperati, ma sappi che apprezzo comunque i tuoi sforzi a scapito del risultato."
Con molta cura, Bixi iniziò a girare la manovella del carillon.
Non se ne accorse subito, dato che venne presto catturata da quella piacevole melodia, ma poco dopo Bixi vide il sorriso di Aadit crescere e i suoi occhi, da prima spalancati per la sorpresa, divenire leggermente lucidi.
"Questa...è la stessa melodia che mi cantava mia madre. "Melodia nel cuore."
Quante probabilità c'erano..."
"M.N.C... Ecco cosa signifca." Pensò Bixi, commossa e piena di gioia che quella melodia fosse, per caso o per destino, la stessa della madre.
Quando la melodia cessò, Aadit si asciugò gli occhi con la manica del maglione azzurro.
Bixi sorrise. "È davvero bel..." Prima che potesse finire, con sua sua sorpresa, Aadit la stava già abbracciando sussurrando un leggero "Grazie" nel suo orecchio.
"D-dovremmo ringraziare anche Ginger. Io non sono stata nemmeno capace di costruirtelo..." Balbettò la giovane donna, non volendo assumersi completamente il merito di quell' impresa.
"Grazie Bixi. Grazie di cuore." Sussurrò nuovamente l'uomo, probabilmente poco interessato a come si fosse procurata il carillon.
Ciò che per lui contava, era che si era preoccupata per aiutarlo.
E questo Bixi riuscì a percepirlo.
Per quei pochi minuti, abbracciati insieme, la Costruttrice non riuscì a comprendere se il calore nel suo petto fosse per il maglione di Aadit, del calore estivo della stagione, o per qualcos'altro.
Solo quando Aadit la lasciò andare con un sorriso, Bixi si rese conto che avrebbe voluto sentire nuovamente quel tipo di calore.
Ogni giorno.
In ogni istante.
Per tutto il tempo avvenire.
Ma la sua bocca non pronunciò nulla di tutto ciò, limitandosi solo a ricambiare il sorriso dell'uomo.
Solo dopo essere tornata a casa, quella stessa sera, si rese conto di aver preso una cotta per il gentile boscaiolo.
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