"Cose strane? In che senso?" chiese incuriosito Andrea.

"Rumori, oggetti che cambiano di posto..."

"Davvero? Che genere di rumori?"

"Ad esempio: le nostre camere da letto sono adiacenti; mentre studiavo ho sentito che un mobile veniva trascinato lungo il pavimento, nella stanza di Elisa. Ho pensato fosse mia mamma che stava pulendo ma quando l'ho chiamata mi ha risposto dalla cucina...."

Laura fece una pausa poi continuò:

"Sono entrata nella camera di mia sorella ed ho trovato la scrivania al centro della stanza... la scrivania è appoggiata alla parete."

"Wow! Cosa pensi possa aver provocato ciò?"

"Non ho idea, mi è venuto in mente che forse c'era stata una lieve scossa di terremoto che io non avevo percepito."

"E cos'altro di strano è successo?"

"L'altra notte mi sono svegliata pensando di sentire Elisa che piangeva ma non ne sono sicura; può essere che abbia sentito me stessa nel sonno perché al destarmi, mi sono accorta di avere il viso bagnato dalle lacrime..."

"Manca tanto anche a me..."

"Un'altra sera guardavo a volume basso la televisione quando ho sentito aprirsi la porta di fianco; il rumore è inconfondibile: ho sentito la maniglia che si abbassava ed il cigolìo della porta. Sono corsa a vedere... Sai... In quel momento ero sola in casa."

"Cos'è successo?" incalzò il ragazzo.

"La porta era aperta, sono entrata nella stanza ma tutto era nella norma. Chissà: forse era stata una corrente d'aria."

Sospirò: "È ora di andare." aggiunse.

"Anch'io devo... Posso chiederti una cosa?"

"Certo."

"L'altro giorno ti ho seguita sino ad una cappella ma poi sei sparita. Come hai fatto?"

Laura rispose con una risata argentina:

"Seguimi, ti svelerò un segreto!"