Michael
Caro Diario,
Che bella l'estate quando arriva nella sua esplosione di colori! Da anni ormai le stagioni non esistono più. Fa sempre caldo, forse troppo, eppure, quando vedo la scritta "giugno" sul calendario sono così allegra! In questo mese il cielo è diverso e nonostante il clima, sbocciano fiori bellissimi che non vedo per tutto il resto dell'anno. E poi giugno mi ricorda le vacanze estive, quando la scuola finiva e tutti ci riversavamo per strada ridendo.
Adesso sarebbe impossibile farlo! Durante la guerra di modernizzazione il mio liceo è stato raso al suolo perché era stato occupato dal nostro esercito.
Sono andata a vederlo per un'ultima volta due anni fa. Mi sono chinata, ho raccolto il pezzo di una maceria e in quel momento, mi è sembrato di sentire di nuovo le nostre grida, le risate dei miei compagni all'uscita della scuola. Il liceo non è mai stato ricostruito e ora che le rovine sono state rimosse, mi hanno detto che è rimasto soltanto uno spiazzo vuoto. Ma non passo mai di lì, perché è un vuoto che non voglio vedere.
Ora faccio lezione da casa, il mio insegnante è un volto giovane, generato dall'AI. Il lato positivo è che mi corregge senza sgridarmi mai, anche perché non sono brava con le materie scientifiche e odio la matematica!
In compenso mi piace scrivere e cantare. La mamma dice sempre che ho una bella voce, dolce e argentina come quella delle sirene. Quanto vorrei essere una di loro! Vivere lontana da qui, da questo mondo dove la guerra sembra non finire mai!
I trattati di pace sono stati firmati, eppure l'altro giorno una famiglia intera è stata massacrata dagli androidi del Nuovo Mondo. La mamma mi ha raccomandato di non preoccuparmi, perché quell'attacco non era causale, si è trattato di una rappresaglia. La famiglia in questione infatti era dedita alla cyber propaganda contro i leader dell'Unione Mondiale e purtroppo i fanatici hanno voluto che tutti i membri pagassero con la vita.
I miei non hanno mai fatto nessuna propaganda e tantomeno io...ma ho tanta paura della facilità in cui una persona viene annientata per delle idee! Idee folli che portano masse di gente ad aggredire le nostre campane in nome di progresso sconsiderato!
Ne ho parlato anche con Michael, ma mi ha detto di non preoccuparmi, di vivere e godermi questo momento di pace insieme a lui, perché abbiamo un futuro meraviglioso che ci aspetta...
Vorrei davvero che fosse così! Ma ho un bruttissimo presentimento e se mi accadesse qualcosa, desidero essere sepolta in mare per stare finalmente accanto alle mie amate sirene.
Ho solo sedici anni, ma penso costantemente alla morte. È come se l'orrore della guerra si fosse impossessato per sempre del mio cuore e ora vi si agitasse senza pace, simile a un fantasma in catene.
Ti lascio con una poesia che ho scritto poco fa. È una poesia di speranza, molto semplice, che parla della vita oltre la vita. A volte penso a come mi piacerebbe se le mie parole fossero lette dalle sirene. Loro di certo mi capirebbero...
Ma ora la poesia:
Forse partirò per un lungo sonno,
Ma tornerò dal mare
Per realizzare ogni mio sogno,
Spezzerò le catene
Di questa inutile vita,
E la mia nuova avventura
Sarà infinita,
Mondi fatati nell'acqua
E nel cielo,
Poi andrò a vivere in un
luogo parallelo,
Dove sarà ancora
possibile sognare
E più nessuno
mi farà del male
***
Questa è l'ultima pagina del diario di Teresa. Il giorno seguente due androidi si introdussero in casa sua con la scusa di presentare ai suoi genitori, entrambi braccianti, delle tecniche di coltivazione innovative.
Teresa fu assassinata insieme a sua madre a colpi di pistola laser. Due giorni dopo le loro salme vennero seppellite in mare, dove attualmente riposano per l'eternità nella grotta delle sirene.
***
Aveva appena finito di lavorare al computer, Michael, quando sua madre entrò piangendo nella sua stanza per dirgli che Teresa era morta.
In quel momento gli sembrò che le sue pupille venissero inghiottite da una nebbia grigia.
Le parole della madre suonavano così lontane, quasi ovattate. Gli androidi, il laser, la morte. La sua mente aveva alzato una sorta di barriera e le vagliava una a una, svuotandole del loro significato.
Guardava lo schermo del PC, dove i numeri e i codici galleggiavano ormai privi di senso. Era un programmatore in gamba e pur provenendo da una famiglia modesta, era riuscito in breve tempo a farsi strada e a ottenere offerte di lavoro dal Nuovo Mondo.
Ma ora nulla aveva più significato. La carriera, le ambizioni, il suo sogno di vedere le sirene da vicino e poi di raggiungere il pianeta Avatar con Teresa...
Tutto sembrava fagocitato da quella nuvola grigia che gli invadeva la mente.
Girò lo sguardo, posando i profondi occhi blu su sua madre: "Lasciami solo. Ti prego..."
La donna, ancora sconvolta, lasciò la stanza singhiozzando per andare a sdraiarsi e il ragazzo rimase lì, immobile.
Chiuse gli occhi e portò le mani al volto, convinto di cedere alla disperazione. Ma all'improvviso, sotto le palpebre vide il blu del mare che si muoveva con le sue dolci onde e i suoi riflessi luminosi.
Il mare, pensò. Il mare risolve tutto. Ecco davanti a lui la distesa azzurra che riluceva e lo invitava ad andare dove le sirene nuotavano e tutto era avvolto dalla pace.
Posò le mani tremanti sulla tastiera del PC e aprì un foglio di testo sul quale digitò queste semplici parole:
"Vado da Teresa, perdonatemi. Voglio vivere con lei tra le sirene".
Poi permette un tasto e la stampante si attivò, facendo scorrere il foglio su cui ora l'addio di Michael, lapidario e irrevocabile, spiccava nel suo inchiostro nero.
Era ormai sera e il sole sparito all'orizzonte, quando Michael si gettò dagli scogli e precipitò in acqua.
Maris, una sirena di sedici anni stava nuotano per raggiungere le grotte, quando vide il corpo senza vita che affondava sempre di più.
Una scia di sangue usciva dal cranio del ragazzo che le veniva incontro pallido e immobile.
"È morto", pensò. "Ma forse posso fare qualcosa per lui.
Con un colpo di coda si voltò verso una grotta più spaziosa delle altre, un altro ricoperto di coralli e fiori marini. Lì, tra alghe e gruppi di pesci lanterna, viveva una delle creature più potenti del nostro universo: era la Regina dei mari.
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