Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Il sogno di Jim e Sybil

Jim era steso sul letto di camera sua quando la porta elettronica si aprì mostrando Sybil.

Erano tornati a casa da circa un'ora dopo il pranzo da XFood, poi entrambi avevano fatto una doccia e si erano cambiati.

Karen aveva donato a Sybil un vestito comodo da portare per casa. Era morbidissimo e blu come i fondali marini dai quali proveniva.

Per la prima volta in vita sua, la ragazza indossava vestiti proprio come gli esseri umani e questo le faceva provare emozioni mai sperimentate prima.
Per lei era incredibile sentirsi simile alle donne terrestri, sempre così belle ed eleganti. Un sogno che coltivava da quando era piccola...

"Posso entrare?" disse rivolta a Jim.

"Oh! Sybil!", fece lui. "Ma certo, vieni pure!".

Sybil entrò saltellando e si sedette sul letto accanto a Jim.

"Ti è piaciuto il cibo di XFood?" chiese Jim, che non conosceva i gusti delle sirene.
Aveva studiato un po' delle loro abitudini a scuola, ma ignorava ancora molte cose, pur nutrendo una passione per la loro specie.

"Era squisito!", esclamò Sybil. Da pochi giorni aveva iniziato a mangiare il cibo per gli umani, ma si era subito abituata a quei nuovi sapori.
Cercava sempre di non esagerare, come le aveva raccomandato la Regina madre, ma quelle pietanze le sembravano prelibatezze, abituata com'era a nutrirsi esclusivamente di alghe.

"Xfood ha solo cibo fresco. È una vera rarità qui da noi". Disse Jim.

Da anni in città si mangiavano quasi esclusivamente prodotti sintetici. I leader avevano proibito ogni coltivazione con la scusa che l'agricoltura avrebbe inquinato l'ambiente. In realtà i terreni erano avvelenati dai loro esperimenti e adesso l'unico cibo genuino proveniva dal vecchio mondo, dove i campi erano ancora fertili.

Tuttavia questi alimenti erano riservati alle élite che abitavano la città e pochi potevano permettersi di comprarli.

"Cos'è quello?", chiese Sybil, indicando uno schermo sul muro davanti a lei.
Era un grande monitor su quale passavano le immagini di Jim e della sua famiglia: Karen e il marito accanto alla piscina, Jim che lavorava al computer, Rocky che correva in giardino...

La vita delle persone veniva ripresa dalle telecamere che registravano e fotografavano tutto per poi riprodurlo sugli schermi domestici.

"È un televisore", rispose Jim. "Qui puoi vedere immagini provenienti da tutto il mondo, ma anche da questa casa".

Jim sfiorò il quadrante del suo orologio da polso, una sorta di smart band trasparente dove brillava una fila di icone blu. Subito le immagini sullo schermo cambiarono.

Adesso era comparso un cielo stellato nel quale galleggiava una navicella che spargeva bagliori muovendosi veloce tra i pianeti.

"Questa è una nave spaziale" spiegò Jim. "Molte persone ne hanno una...anch'io la vorrei ".

"E non la puoi comprare? Ma vola veramente nello spazio...?", domandò Sybil, affascinata. La Regina di tutti i mari gliene aveva parlato spesso, ma lei non ne aveva mai vista una.

"I miei non vogliono" sospirò Jim. "Mio padre le progetta e potrei averne una molto facilmente, ma lui dice che nello spazio sono morte troppe persone e non vuole assolutamente che io la compri..."

"Se è così, sarà per il tuo bene... sai, anche la Regina dei Mari non voleva che io venissi sulla terraferma. Si è convinta a darmi il permesso perché ho salvato un marinaio. È stato una specie di premio...".

Gli occhi di Jim brillarono. "La Regina dei mari!", esclamò. "Come mi piacerebbe incontrarla..."

Sybil sorrise. "Vorrei tanto fartela conoscere, ma non posso più tornare nell'oceano,
ora che l'ho lasciato...le antiche leggi non lo consentono...".

Sospirò.

"Beh non importa", rispose Jim. "Puoi restare qui da me. Mi fa piacere averti accanto...".
Le sorrise.

Guardava la sirena che in quel momento aveva un'espressione nostalgica.
Era bellissima, non aveva mai visto una donna più bella di lei.
I suoi occhi verdi erano due gocce di oceano. Sembravano illuminare la stanza con il loro riflesso.
Adesso provava tanta voglia di baciarla, ma si trattenne.

A scuola gli avevano insegnato che le sirene non hanno gli stessi desideri degli uomini. Possiedono l'anima pura dei bambini unita alla saggezza delle creature del mare. Non conoscono l'amore che attrae due esseri umani perché amano indistintamente ogni creatura e non sono capaci di provare gelosia.

Ai coetanei di Jim questo dispiaceva: le sirene erano considerate esseri straordinari, sublimi, ognuno ambiva ad averne una al proprio fianco.
Ma a Jim non importava affatto: Sybil era simpatica e tenera. Gli piaceva così, una semplice coinquilina.

"Grazie Jim!", rispose Sybil felice. "Mi fa tanto piacere essere qui...ma la tua ragazza non è gelosa?".

La Regina Madre le aveva spiegato che sulla Terra quasi tutti gli esseri umani avevano dei legami chiamati relazioni. Ciascuna relazione prevedeva che due persone stessero insieme in modo esclusivo, senza che nessun altro potesse intromettersi nel loro rapporto.

Sybil pensava che fosse una cosa molto seria, ma Jim rise a quelle parole: "Quale ragazza?" rispose divertito. "Io non ho una ragazza...non ne ho mai avuta una...".

"Perché?" chiese la sirena. "Sei un bel ragazzo", disse sorridendo. Conosceva ancora poco gli umani, eppure Jim le sembrava così strano...era diverso dagli altri. Introverso, era quella la definizione giusta!

"Oh, se è per questo molte ragazze mi hanno chiesto di uscire...persino qualche ragazzo...", disse Jim arrossendo. "Ma io...beh, non sono io tipo. Preferisco l'amicizia...".

Gli occhi di Sybil brillarono a quelle parole! Capì che a Jim andava bene così com'era.
Non doveva sforzarsi di apparire disinibita come le donne terrestri né di provare attrazione fisica, qualunque cosa fosse...

"Posso essere tua amica?", chiese timidamente.

"Lo sei già!", rispose Jim allegro.

Adesso Sybil si sentiva al settimo cielo.
Jim così era dolce, spontaneo...sembrava proprio l'amico ideale per una sirena come lei.
Sentì la gola chiudersi per l'emozione. In quell'istante pensò che era davvero valsa la pena di attraversare l'oceano per sbarcare lì, in quella metropoli sconfinata.
Osservò le pupille del ragazzo: erano animate da una luce diversa, risaltavano sul colorito pallido come due gemme blu.

Sybil sorrise e si sdraiò accanto a lui.

Ora lo schermo trasmetteva le immagini di uno studio televisivo bianco e arancione, dove le telecamere inquadravano una navicella spaziale sistemata al centro della stanza.

Era argentata, lucida. Di fronte ai seggiolini c'era un grande touch screen con i comandi.

Anni prima la pubblicità era stata affidata ai software e agli androidi, ma si era rivelata un insuccesso, così le televisioni avevano ricominciato a essere gestite dagli esseri umani.

Ora una donna sulla sessantina era comparsa all'improvviso e si era avvicinata alla navicella.

Aveva i capelli a caschetto color platino, un trucco pesante e indossava un tailleur bianco.

"Signore e signori! Ecco la nostra potentissima navicella spaziale!", esclamò con voce squillante.

"Volete volare nello spazio? Superare la velocità della luce? Visitare il cosmo? Compratela! ".

"Chi è?" chiese Sybil, incuriosita, fissando lo schermo a bocca aperta.

"Oh! Si chiama Wanda Mari. Vende prodotti in TV. Mia madre li compra spesso, il mese scorso ha acquistato una spazzola laser e un profumo..."

La voce della donna risuonava nella stanza.

*è una versione futuristica di Wanna Marchi Ndr*

"Coraggio! Non restate lì a guardare come degli idioti! Ai primi 50 che si prenoteranno farò uno sconto del 30% e regalerò un esclusivo equipaggiamento per il viaggio! Preparatevi fifoni! Tirate fuori le palle! È ora di partire per lo spazio...D'accordo?"

Sybil guardava la navicella affascinata. I suoi colori la ipnotizzavano, scatenavano la sua fantasia e l'indole da esploratrice che la accompagnava dalla più tenera età. Pensò a come sarebbe stato bello salire sulla nave e perdersi nel buio dello spazio a fianco di Jim, soli loro due mentre la Terra si allontanava sempre più...

Ora i due ragazzi giacevano l'uno accanto all'altra in silenzio, ma con lo stesso desiderio nel cuore.

La sera intanto era calata sulla città.
Le luci dei grattacieli si accesero una ad una e nel cielo iniziarono a splendere le prime stelle.

Che ne pensate, l'amore senza sesso può esistere? Io ho sempre creduto di sì. Se questo capitolo vi è piaciuto, mi regalate una stellina? ✨💗🧜🏻‍♀️💙✨

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro