7.
Fabio mantenne la promessa, non disse nulla a nessuno, nonostante l'adrenalina per quanto era accaduto ancora lo agitasse. Quella notte gli fu impossibile chiudere occhio, si girò e rigirò nel letto senza risultato. Stava per alzarsi per andare a bere qualcosa quando, il suono della finestra che si apriva, lo spinse a nascondersi sotto le coperte.
C'era del movimento alle sue spalle.
Il ragazzo prese coraggio, strinse i denti e si alzò a sedere accendendo la lampada sul comodino per rivelare l'intruso.
- Lo sapevo che eri tu, come la scorsa notte - sussurrò il ragazzo
"Non potevo dimenticare quegli occhi"
- Scusa Fobos, non sapevo che qualcuno fosse qui. Di solito ci dormo se nella grotta c'è troppo freddo -
- Mi chiamo Fabio, non Fobos. Non avevi detto di avere un buon udito ? - domandò assicurarsi che suo padre non si fosse svegliato - Come mai sei qui? -
Grim si sedette a terra e lo guardò negli occhi. Fabio era felice di rivederlo, ma anche preoccupato all'idea che venisse scoperto. Vista la prima reazione che aveva avuto lui, suo padre si sarebbe accoppato nel tentativo di sfuggire a quel mezzo pesce umanoide, o avrebbe preso la mazza.
- Tu mi chiami Grim, cioè spaventoso. Quindi io posso chiamarti Fobos, come la divinità della paura. Visto come hai reagito quando ci siamo incontrati -
- E va bene, ma adesso rispondimi. Credevo che gli umani per te fossero fonte di problemi, eppure entri nelle loro case come se nulla fosse -
- La verità e che ... sono affamato - annunciò imbarazzato - Il lago è sporco ed i pesci sono diminuiti. Li attiro con la mia musica, ma ci metto diversi giorni anche per prenderne solo uno, quindi ho pensato che potremmo fare un altro accordo -
Fabio lo osservò. In effetti, a causa dell'aspetto insolito da tritone che attirava tutta l'attenzione, non si era accorto di quanto magro sembrasse il suo nuovo amico. Il padre gli aveva parlato dell'inquinamento causato dalla stazione balneare e non si sorprese che, con tutto quel casino, i pochi pesci rimasti non potessero cogliere le note di Grim. Facendogli cenno di aspettarlo, il giovane andò cautamente in cucina fino al frigorifero. Dopo un po' di indecisione, prese fra le mani una confezione di carne macinata, indeciso se cucinarla.
"Mangia pesce vivo, non penso sia schizzinoso"
Tornando in camera, il castano dovette correre subito ad aprire le finestre. La puzza di pesce marcio era così forte da rendere la stanza invivibile. Ripreso a respirare, Fabio tolse l'involucro e porse il pasto al proprio ospite. Inizialmente reticente, al Fossegrimen fu sufficiente dare un morso alla carne fresca e non fu più in grado di fermarsi sino a quando i suoi denti non incontrarono il fondo della vaschetta.
- Voi umani avete sempre il cibo migliore -
- Hai detto che volevi fare un altro accordo, immagino che io ti dovrò procurare del cibo, ma tu cosa mi darai in cambio ? -
- Ho pensato, visto quanto ami le mie canzoni ... Che potrei suonare per te quando vuoi, cosa ne pensi ? -
- Penso che abbiamo un accordo -
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