Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Lui

Lui camminava lento, senza fretta. Stava andando a scuola, con lo zaino mezzo vuoto sulle spalle e dei vestiti stropicciati, in alcuni punti anche strappati.
Si scompigliò i capelli, sospirando. Un altro giorno a scuola, un altro giorno nell'inferno. Lui non lo diceva tanto per dire, lo sentiva davvero come un inferno. Non per i compiti o per i professori, non solo almeno, ma per i suoi compagni. Loro non lo bullizzavano, ma lo ignoravano. Lui odiava essere ignorato. "Sai," a volte diceva, guardando la sua piccola sorellina giocare con le bambole "l'arma peggiore non è la rabbia, no. E' l'indifferenza, Caramella. Nel caso qualcuno dovesse farti infuriare, in futuro, non urlargli contro, ignoralo. Fa molto più male di cento coltelli" e la sua piccola Caramella annuiva, guardandolo intensamente con le sopracciglia corrugate e le labbra arricciate, come se si stesse sforzando di assimilare bene quelle parole per farne tesoro. Subito dopo, lui si scioglieva in un sorriso e giocava con lei, facendo di tutto per farla ridere.

La routine era quella: si svegliava, preparava la colazione, accompagnava Caramella a scuola e poi ci andava lui. Veniva ignorato a lezione, andava a prendere sua sorella, preparava il pranzo, leggeva qualcosa o guardava un film e poi preparava la cena. Subito dopo, un cartone animato con Caramella, si lavavano i denti insieme e poi lui le leggeva la favola della buona notte. Questo era.

A lui piaceva la sua routine. Certo, a volte lo annoiava un po' e desiderava avere amici con cui uscire, ma poi pensava che lui degli amici ce li aveva, solo che con loro non voleva uscirci. Sì beh, perché loro erano degli amici di merda, ovvio. Lui sapeva che stessero in sua compagnia solo per cercare pettegolezzi. Ma lui non diceva mai nulla di personale. A volte, era talmente silenzioso che i suoi "amici" si dimenticavano di lui, e allora si scambiavano segreti, spettegolando tra loro. Un paio di volte, avevano anche spettegolato su di lui davanti a lui, proprio perché lui era capace di mimetizzarsi allo sfondo, come un camaleonte.

Proprio per questo motivo, aveva creato un blog su internet, Il Camaleonte. Lì, raccontava di tutti i pettegolezzi di cui veniva a conoscenza, solo che lui investigava, li rendeva veri, spogli e reali. Indicava tutti con delle sigle, mai uguali per due individui. A volte dava dei soprannomi, perché adorava farlo. Così raccontava della vita degli altri senza che loro sapessero nulla di lui, senza che nessuno conoscesse la sua identità. Quello lo divertiva, in realtà. Il suo blog era diventato famoso, quindi molti avevano cercato di scoprire chi fosse, ma non l'avevano mai individuato. Avevano cercato nelle scuole, nelle biblioteche, nelle caffetterie, nei ristoranti, nelle case. E in effetti, lui spesso si trovava lì, solo che gli altri non lo vedevano. Lui si beffeggiava di quelle persone, perché non avevano visto il più grande e importante indizio, che si trovava sotto il loro naso: lui era un Camaleonte. Perché cercare tra gli sfigati, tra i maltrattiati, tra i secchioni e, raramente, tra i popolari? Loro, avrebbero dovuto cercare sui muri, tra la folla, davanti un distributore, per strada, tra le persone ma da solo. Che razza di camaleonte sarebbe stato se non si fosse nascosto sotto gli occhi di tutti?

Lui non lo capiva. Non capiva il desiderio smanioso della gente di essere a conoscenza di tutto, dei gossip, dei pettegolezzi. Loro una vita non l'avevano, forse? Lui sì, quindi non capiva semplicemente perché qualcuno avrebbe dovuto interessarsi alla vita di altri. E' vero, lui scavava nella vita degli altri, ma non per desiderio personale, ma per tutti quelli che una vita non l'avevano o, se l'avevano, la vivevano troppo rigidamente e avevano bisogno di staccare. Quindi lui svolgeva la sua vita, ascoltando quella degli altri. Al suo lavoro al bar dei fine settimana; a scuola; da sua madre, perennemente attaccata al telefono o fuori con le amiche; da suo padre, che parlava nel sonno; dalla sua piccola Caramella, che era una bimba tanto curiosa e che raccontava tutte le cose che notava all'asilo... tutti i luoghi e tutte le persone erano per lui una fonte di informazioni. In più, tutti i social ormai, non gli impedivano molto il lavoro. Gli bastava digitare qualche nome, indovinare qualche password, fare le domande giuste alle persone giuste e il resto, lo faceva la sua mente: ricongiungeva i pezzi, li osservava da tutte le angolazioni, poi pubblicava gli indizi sul suo blog a inizio settimana, vedendo chi si avvicinasse di più alla verità. A fine settimana, come sempre, pubblicava la soluzione perché nessuno era riuscito a capire, nonostante gli indizi fossero tutti lì.

Zenzero è felicemente sposato, gioca sempre con la fede ed è affettuoso con la moglie incinta.

Pansy è il miglior amico di Zenzero, ed ama prendersi gioco di lui. Una volta, è perfino arrivato a rubargli qualcosa di suo, per poter ridere di lui

Cannella, la moglie di Zenzero, è soddisfatta del suo matrimonio, vive una vita felice e apparentemente perfetta.

Lalla è la migliore amica di Pansy, ed è innamorata di lui, profondamente.

Riso Soffiato è il fidanzato di Lalla, e ama la sua ragazza fino allo stremo. Per lei, farebbe qualsiasi cosa.

Zuccherino è un allievo di Cannella, che è una professoressa universitaria, e ama il caffé nero bollente. Ogni mattina, ordina due bicchieri di caffé al bar, diversi, uno nero bollente, amaro e uno bollente, zuccherato.

J.D. è il padre di Cannella, ama sua figlia ed è felice della vita che lei sta vivendo

A Pansy piacciono le gallette, ma non così tanto da poter abbandonare qualcosa di così dolce.

Questa è facile, girini. Se non la capite potrei davvero considerare di chiudere il blog. Da più di un anno non riuscite a decifrare i miei pettegolezzi, siete delle donne di quartiere molto scarse.

Lui pubblicò, sospirando. Era quasi certo che nessuno avrebbe capito gli indizi come al solito, ma si diceva di non perdere le speranze, che tutto si sarebbe potuto ribaltare. Subito, centinaia di notifiche apparvero sullo schermo del computer fisso, facendogli gonfiare le guance, infastidito. Sapeva che tutte quelle notifiche contenevano messaggi del tipo "Ma questi indizi sono inutili, non seguono un filo logico!" oppure "ahahah nn kpsk nnt XD" e lui detestava quel tipo di messaggi. Poi, c'era qualcuno che cercava di capire, ma che sbagliava, e lui si dispiaceva per loro, perché erano così ciechi
Decideva sempre di leggere tutti i commenti, comunque, perché sebbene fosse una persona che mal sopportava la curiosità, era molto curioso.
In questo modo, riuscì a leggere il messaggio che gli avrebbe poi cambiato la vita, quel messaggio: quello che aspettava da sempre.
"Sto seriamente cercando di capire se le duecentodiciassette persone che hanno commentato frasi come <in che modo puoi dire che questo è facile?!> con ridicole faccine, siano stupide o semplicemente non si applichino"
Lui sorrise, perché il modo in cui era stato scritto il commento sarebbe stato uguale a quello che lui stesso avrebbe usato in una situazione simile. Lesse risposte provocatorie a quel commento, cose del tipo "se sei così intelligente risolvi tu questo pettegolezzo"
Lui adorava i momenti come quello. Li adorava perché c'era sfida, c'era emozione, voglia di stupire tutti. Il suo sorriso, allora, si ampliò ancora di più quando i suoi occhi incontrarono la frase "Certo che risolverò io questo giochetto da bambini" Subito dopo, in risposta al suo pettegolezzo, scrisse:

"Vorrei specificare che hai un pessimo senso dell'umorismo, Camaleonte.

In ogni caso, la soluzione è questa: Zenzero era felicemente sposato, fino a quando non ha tradito sua moglie con il suo migliore amico, Pansy.

Cannella non è a conoscenza del tradimento e vive la sua vita e la sua gravidanza felicemente, andando normalmente a lavorare all'università. Lì, c'è Zuccherino che ha una cotta per lei, e che ogni mattina le ordina un caffè nero bollente, amaro.

Lalla è la migliore amica di Pansy ed è innamorata di lui, così Riso Soffiato, il suo fidanzato che la ama allo stremo, decide di sedurre Pansy per poi convincerlo a mettersi con Lalla. Pansy è divertito dalla situazione, e gli piace, ma non vuole rinunciare a Zenzero.

Era qualcosa di estremamente ovvio, onestamente. Tutti quei giochi di parole erano indizi sotto al naso di tutti, ma nessuno li ha notati. Il fatto che Zenzero giochi con la fede indica tradimento, e l'estremo affetto per la moglie incinta indica, in questo caso, senso di colpa per il tradimento. "Pansy è il miglior amico di Zenzero, ed ama prendersi gioco di lui. Una volta, è perfino arrivato a rubargli qualcosa di suo, per poter ridere di lui" Pansy ama prendersi gioco di Zenzero, tanto da arrivare a "rubargli" la convinzione di essere etero, per prenderlo in giro. Dall'ultima frase, però, intuisco che probabilmente prova qualcosa per lui.

Per quanto riguarda Cannella e Zuccherino, era facile capire della cotta del ragazzo. La frase "ama il caffé nero bollente" era riferita a Zuccherino, certo, ma poteva anche indicare che il ragazzo amasse "La persona che beve caffé nero bollente" Non credo che molte persone ordino due caffé diversi la mattina e li bevano entrambi, da lì l'intuizione che uno dei caffé fosse riservato ad un'altra persona. La scelta del caffé mi ha dato due secondi di dubbio, devo ammetterlo, ma il fatto che hai chiamato il ragazzo "Zuccherino" mi ha portato a pensare che la scelta più ovvia per lui fosse il caffé zuccherato, sebbene la professoressa si chiami "Cannella" che è comunque un ingrediente dolciastro.

Il fatto che il miglior amico di Zenzero si chiami "Pansy", che significa "viola del pensiero" e che in America viene utilizzato per indicare in modo offensivo gli omosessuali, mi ha aiutato a collegare i due amici. Il fatto che a Pansy le avance di Riso Soffiato piacessero, era chiaro dall'ultima frase: "A Pansy piacciono le gallette, ma non così tanto da poter abbandonare qualcosa di così dolce." che, oltre a essere un pessimo gioco di parole tra "Gallette" e "Riso Soffiato" è una pessima battuta.

"J.D. è il padre di Cannella, ama sua figlia ed è felice della vita che lei sta vivendo" è un falso indizio, si capisce dalla diversa nomenclatura. A tutti è stato dato un soprannome, a lui una sigla, perché l'informazione che comunica è inutile.

Spero che i tuoi prossimi pettegolezzi siano più complicati, Camaleonte, e ti sarei grata se non inserissi più battute pessime,

Lei"

Lui rise, rise di gusto. Lei, gli piaceva un sacco. Per la prima volta, era entusiasta di scrivere degli indizi e trovare un pettegolezzo, riempendolo di battute squallide perché, questa volta, sapeva che Lei avrebbe risolto il pettegolezzo e si sarebbe lamentata per le battute. Beh, ogni tanto, anche i Camaleonti possono prendersi una sbandata, no?

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro