Il bosco
Mi chiamo Arianna, sono in macchina con mia sorella Beatrice ed il suo fidanzato Leonardo; siamo di ritorno dalle vacanze trascorse nel paese in cui abbiamo vissuto la nostra infanzia: una località marittima che abbiamo dovuto abbandonare a causa del lavoro.
Quando la notte sopraggiunge, ci ritroviamo nel bel mezzo di una strada di montagna; l'auto singhiozza e all'improvviso si ferma.
Avevamo fatto controllare il mezzo, da un meccanico, prima di partire, cosa potrebbe essergli accaduto?
Non circolano altre macchine lungo il sentiero asfaltato, è una notte di luna nuova, i fanali accesi irrompono nel buio totale.
Dopo alcuni tentativi di rimettere in moto l'auto, decidiamo di chiamare il soccorso, ma non c'è campo: ricezione azzerata dalle alte montagne; siamo completamente isolati.
Spingiamo il veicolo sul ciglio della strada, risoluti a passare la notte all'interno del cubicolo e aspettare che faccia giorno.
"Ma che...?" esclama Leo, ora che gli occhi si sono abituati all'oscurità, distingue qualcosa:
"Ci sono delle ombre scure parate davanti all'auto!"
Mio cognato accende i fari, illuminando l'area: sono delle persone incappucciate e stringono tra le mani delle mazze con cui colpiscono i vetri della macchina, poi ci obbligano ad uscire e ci colpiscono.
Perdo i sensi.
***
Mi risveglio, l'odore della terra umida investe le mie narici, ho la guancia poggiata al suolo, sono distesa bocconi, sono tutta dolorante, cerco di tirarmi su, ma mi rendo conto di avere i polsi legati.
Riesco a mettermi in ginocchio, sento urla disperate, di un uomo e di una donna... Sono Beatrice e Leo.
Io sono in un capanno costruito con tavole di legno, mi trovo al buio completo però c'è un buco in un'asse della parete: da lì entra una luce.
Accosto un occhio per vedere ciò che succede all'esterno: un falò illumina due altari di pietra su cui sono stati legati i miei cari. Pare un sabba. Uomini e donne girano attorno ai due prigionieri, abusando delle due vittime.
Un brivido gelato s'insinua lungo le vene.
Una sensazione d'impotenza s'impossessa di me al pensiero che non sono in grado di difendere la coppia.
Sono tutti impegnati attorno al fuoco a fare le loro danze, io cerco di muovermi alla ricerca di una via d'uscita.
Con le spalle appoggiata alla parete, mi trascino alla ricerca dell'uscio e lo trovo; inizio a prenderlo a colpi, il legno marcescente cede quasi subito, mi ritrovo catapultata sul terriccio. Nessuno si è accorto dei rumori che ho fatto, le grida e i canti hanno coperto tutto.
Scappo, corro a perdifiato senza una meta, mi fermo solo quando il respiro inizia a mancarmi, mi sistemo nel tronco cavo di un grosso albero e lì, mi addormento, malgrado le corde ai polsi mi taglino la pelle.
***
"Si svegli per favore."
È una voce dolce.
Apro gli occhi e quando vedo la corteccia bruna dell'albero rammento la notte da incubo, strillo e mi dimeno, credendo di essere stata trovata dagli aguzzini, ma non è così.
***
Un camionista, passando per la nostra stessa strada, ha notato l'auto distrutta ed ha chiamato i soccorsi con la sua radio. Adesso mi trovo in un ospedale, ho raccontato tutto quello che è successo la notte precedente, ma non ci sono più tracce della presenza di questi personaggi: il fuoco ha pure raso al suolo il capanno... ma questo pare sia successo tanti anni fa.
Intanto Arianna e Leonardo non sono stati ritrovati né vivi, né morti; un forte istinto mi spinge a tornare nel bosco, sono sicura che siano ancora lì.
***
Tre mesi dopo, notizie riportate dai giornali :
"Il cadavere di una donna e un uomo sono stati ritrovati sepolti sotto le foglie di un castagno.
A ritrovare i due corpi è stato un anziano signore che si aggirava nel bosco alla ricerca di funghi.
Il viso della donna era sfigurato; quando l'uomo si è imbattuto nel cadavere, un riccio si stava cibando dei bulbi oculari. Il corpo è stato dapprima riconosciuto dagli abiti che, secondo la testimonianza della sorella, Arianna Celestri, indossava il giorno della sparizione.
Il cadavere dell'uomo, stranamente, è in uno stato di decomposizione molto più avanzato, come se fosse deceduto molto tempo prima della sua fidanzata. Purtroppo non sono state trovate tracce o indizi importanti per le indagini, questo caso passerà alla storia come tanti altri: misterioso e insoluto."
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