Come da accordo venerdì pomeriggio, Harry si presentò al bar per aiutare Zayn e Liam.

Mentre stava finendo di fare la crema, Zayn entrò nel laboratorio e chiese ad Harry, di portare delle ordinazioni ai piani di sopra.
Con il cuore in gola, andò di sopra e vide che nelle porte c'erano dei numeri, come quelle degli hotel. Entrò su alcune, ma quando entrò nella stanza numero 10, vide il ragazzo di ieri.

Era concentrato a dipingere un campo di girasoli.
-Ehm scusa il disturbo, ma ti ho portato i tuoi biscotti con il thè-
-Grazie, sbaglio o eri qua anche l'altro giorno?-
-Non sbagli, sono nuovo e spero di rimanere qua per un po' di tempo. Comunque sono Harry Styles, piacere-
-Louis Tomlinson-
-Scusa ma ora devo tornare giù-
-Certo spero di rivederti-
Come risposta Harry gli sorrise, mostrando le sue fossette.

Finì di lavorare alle sette e mezza di sera, era un po' stanco ma felice. Aveva dei direttori eccezionali e tanto simpatici.
-Sono a casa-
-PAPÀ- urlò David saltandogli in braccio.
-Amore mio, ti sei comportato bene con la nonna?-
-Sì-
Guardò sua madre, come a chiederle se era la verità e quest'ultima gli annuì. Poi Anne salutò il figlio, il nipote e se ne andò.

Harry si cambiò e preparò subito la cena.
-Sono buoni gli spaghetti?-
-Sì papà grazie. Papà?-
-Dimmi-
-Stanotte possiamo dormire insieme?-
-Ormai vai all'asilo, dovresti dormire da solo...ma per questa volta faremo un'ecezione-
Il piccolino battè le sue manine, felice che il suo papà avesse acconsentito.

Dopo aver lavato i piatti e ripassato gli argomenti per l'esame, Harry e David si misero il pigiama, si lavarono i denti e si buttarono a letto. Prima di dormire, Harry lesse una storia a suo figlio, quest'ultimo si addormentò dopo mezz'ora.
Harry mise via il libro e ritornò a letto per dormire, ma prima diede un bacio sulla testa di David.

Nota autrice

Allora David sarebbe la versione in miniatura di Harry, quando era piccolo.

Immaginatelo però con gli occhi e i capelli marroni.