Capitolo 31 - Scatti d'annuario
Hermione Granger alzò gli occhi dal libro di Erbologia per fissare i suoi compagni. Erano seduti in Biblioteca da due ore e dalle loro facce capì che stavano solo perdendo tempo. Ron Weasley stava disegnando svogliato sul bordo di una pergamena, mentre Harry Potter era fermo sulla stessa pagina da più di un'ora. Entrambi avevano due musi lunghi fino a terra e non erano dell'umore adatto per applicarsi.
- Ragazzi, fatela finita! Non è la morte di nessuno se Serpeverde ha vinto la Coppa del Quidditch!-
Ron la fulminò di sottecchi.
- La fai facile tu. Traditrice!
- Che cosa?
Harry annuì, mostrandosi d'accordo.
- Ha ragione, Ron. Herm, come diavolo ti è saltato in mente di indossare la sciarpa di Serpeverde, mentre te ne stavi seduta sui nostri spalti?-
La Grifondoro alzò gli occhi al cielo.
- Era la sciarpa di Draco!
- Appunto!
Dichiarano in coro i due amici.
- Ma qual è il problema se indosso una cosa che appartiene al mio ragazzo?
Ron ed Harry si scambiarono uno sguardo attonito.
- Hermione, non ti dice niente che Malfoy è il capitano di Serpeverde?
- E allora?
Hermione non ci vedeva nulla di male. Draco glie l'aveva regalata la sera prima della partita, senza pretendere che la indossasse.
Un ricordo improvviso di loro due stesi di fronte al camino nella Stanza delle Necessità, le attraversò la mente. Ripensò agli occhi argentei di Draco che l'avevano fissata con malizia, mentre lei gli sedeva sopra a cavalcioni, completamente nuda, fatta eccezione per la sciarpa verde e argento. Lei se l'era fatta passare dietro al collo, lasciando che le due lunghe estremità nascondessero in maniera provocante i suoi seni, per poi lambire il tappeto. Un violento calore le imporporò le guance, al ricordo della loro passionale notte d'amore.
Il fuoco che ardeva nel camino diffondeva un piacevole tepore nella stanza ed era accompagnato dal ritmico scoppiettio dei ceppi di legno. Le fiamme guizzavano vivaci e si riflettevano sul torace diafano di Draco, creando giochi di luci e di ombre.
Hermione osservava incantata quelle tonalità sfuggenti, che facevano apparire la pelle di un colore bronzeo, come di mattoni cotti al sole, per poi restituirle la sua naturale chiarezza. La ragazza seguì con la punta delle dita i contorni dei pettorali scolpiti, per scendere a ricalcare le invitanti infossature degli addominali, che si contrassero lievemente al suo tocco. Hermione inarcò le labbra in un sorriso provocante, mentre seguiva con i polpastrelli la linea decisa dell'inguine e il corpo di Draco si mosse sotto di lei.
- Questa è la tua tecnica per impedirmi di vincere la Coppa?
Domandò il biondo con voce roca. Hermione si limitò a posare gli occhi dorati sul volto di lui che le rispose con un ghigno .E rimase ipnotizzata dalla sua sensualità felina. Adorava quegli occhi argentei e quel modo seducente di storcere la bocca in un ghigno provocante.
Draco indossava ancora la camicia, che era completamente sbottonata sul davanti ed i suoi lembi erano scivolati ai lati, mettendo in mostra il suo corpo scultoreo. Il resto dei vestiti di entrambi giaceva abbandonato sul soffice tappeto.
Il Capitano di Serpeverde afferrò le due estremità della sciarpa verde argento, che era l'unico indumento indossato da Hermione, e tirò delicatamente ma con decisione. La Grifondoro assecondò la pressione del tessuto dietro al collo e si chinò su di lui, ad accogliere il suo bacio rovente.
Con gesti lenti e gentili Draco fece scorrere le mani lungo l'arco della schiena, tracciando dei circoli, fina a quando lei sopirò ed il bacio divenne più profondo. Dischiusero le labbra e lui toccò la punta della lingua di lei con la sua, poi le cinse la vita per attirarla più vicina.
Hermione fece scivolare le dita sulle spalle ampie e muscolose e sfiorò il colletto della camicia, in una muta richiesta. Draco sollevò la schiena da terra, contraendo gli addominali e la riccia lo liberò dalla camicia, sfilando le maniche con facilità, grazie ai polsini già slacciati. Lo Slytherin tornò a stendersi, incurante dell'indumento che giaceva sotto il suo corpo e prese a percorrere le forme dolci e morbide dei fianchi di lei. Ogni centimetro di pelle toccato, accendeva un desiderio incandescente nel corpo di Hermione, che si muoveva sinuosa contro di lui, finché la sua intimità non venne a contatto con la virilità di lui. Un gemito roco vibrò nell'aria, scaturito dalle gole di entrambi.
Draco spalancò gli occhi e un lampo di profondo desiderio illuminò quelle pozze di argento fuso. In un attimo ribaltò le posizioni, spingendo Hermione sul tappeto e si stese su di lei, facendo aderire i loro corpi. La Grifondoro sentì un bisogno incalzante di fondersi con lui, che le si diffuse per tutte le terminazioni nervose, in un formicolio impetuoso.
I loro occhi si allacciarono in un comune sguardo passionale. Draco appoggiò le labbra sul suo collo e le tempestò di baci la gola, per proseguire sulla curva della spalla, mentre le mani esperte stuzzicavano i seni, in modo sempre più audace. Il desiderio che scorreva nelle vene di entrambi era bruciante come una delle fiamme che ardeva nel camino.
- Draco...
Gemette la Grifondoro, quasi in una supplica. E lui l'accontentò, affondando in lei in un colpo deciso. Hermione chiuse gli occhi, assaporando il senso di pienezza che le procurava sentirlo dentro di sé. Strinse forte il corpo di lui, graffiandogli le ampie spalle. Draco gemette roco, poi iniziò a muoversi, dapprima con struggente lentezza, per poi aumentare il ritmo in una sorta di danza primordiale. Le spinte si fecero più profonde e Draco le sollevò i fianchi per penetrarla maggiormente. Hermione lo baciò con passione, aumentando la stretta intorno alle sue spalle. Le sensazioni divennero sempre più intense, fin quando le parve che il mondo intorno a lei si stesse dilatando fino allo spasmo e poi esplose in una miriade di stelle luminose. Si inarcò contro di lui, gettando indietro la testa e lo sentì gridare.
- Hermione...
Poi le crollò addosso, diffondendo il suo calore dentro di lei, ed il mondo prese a girare vorticoso tutt'intorno. Qualche minuto dopo, Hermione seguì con le dita il contorno della spalla umida di Draco e risalì a carezzargli i serici capelli.
- Ti amo.
Le sussurrò Draco all'orecchio e la Grifondoro si sentì felice e piacevolmente sfinita, mentre il battito del cuore tornava ad accelerare per quelle bellissime parole.
- Anche io ti amo.
- ...quindi per colpa di quella maledetta sciarpa abbiamo preso ben dieci reti da Nott e Zabini, subito dopo il fischio d'inizio!-
Si lamentò Harry ed Hermione si rese conto di aver perso la metà del discorso, poiché era stata presa a ricordare eventi più piacevoli.
- Davvero non vi capisco. Perché dovrebbe essere colpa mia? Sbaglio o c'eri tu, Ron, in porta? Sei stato tu, non io, a non parare quei tiri!-
Si difese la Grifondoro, agganciandosi alla parte finale della ramanzina.
- Ma è accaduto perché mi sono distratto, vedendo quei dannati colori al tuo collo! Dannazione, Malfoy ne sa una più del diavolo. Ma prima o poi la pagherà! Per non parlare di Nott e Zabini! Chi se lo aspettava che fossero così bravi! -
- Te ne stupisci Donnola? Noi Serpeverde siamo sempre i migliori!
Commentò la Serpe in questione, sbucando dalla corsia di Letteratura Magica. Tra le mani teneva un paio di tomi di Storia della Magia, che Hermione gli aveva consigliato di studiare per prepararsi ai M.A.G.O.
- Malferret! Possibile che tu sia sempre in mezzo ai coglioni?
Sbottò Ron e per poco non gli venne fastidio, quando il Furetto in questione si abbassò a baciare sulle labbra la sua migliore amica. Poi Draco nell'alzarsi, tanto per girare il dito nella piaga, lanciò al rosso un'occhiata sorniona.
- Ragazzi, enfin je vous ai trouvé!
Il gruppetto si voltò nello stesso momento verso l'ingresso della Biblioteca, ben sapendo che poteva trattarsi solo della voce di Hélène.
Infatti la giovane MacKanzie stava venendo verso il loro tavolo. I capelli castani erano raccolti in una coda alta e la camicia bianca era sbottonata sul colletto. Il cravattino rosso oro pendeva dalla tasca destra della gonna, ondeggiando ad ogni movimento della ragazza.
Quella giornata di inizio maggio era molto calda e l'abbigliamento più leggero di tutti gli studenti ne era una prova.
- Dimmi, ma chérie, hai bisogno?
Tre paia di occhi fissarono il Bambino Sopravissuto con stupore.
- Per Salazar, Sfregato, ti stai francesizzando!
Commentò Draco, dando voce ai pensieri degli altri due.
- Senti da che pulpito. Non sei forse tu quello che si è accampato in pianta stabile in biblioteca, come qualcuno di mia conoscenza?-
Celiò Harry ed Hermione arrossì fino alla punta dei capelli. Ma Draco non sembrò affatto scosso da quel commento.
- Per tua informazione, Potter, io sono sempre stato il migliore studente della mia Casa e ci tengo a prendere un voto dignitoso ai M.A.G.O.-
Harry non se lo filò neanche di striscio, concentrando invece la sua attenzione su Hélène. La ragazza era in piedi di fronte a lui e scrutava l'intera Biblioteca, come se la stesse passando al setaccio.
- Hélène, stai cercando qualcuno?
- Oui, je cherche Ginny. In camera non c'è e nemmeno in giardino. Ho pensato che fosse venuta qui per scambiare quattro chiacchiere con voi, invece niente. La professoressa Sinistra deve assegnarci l'argomento per la ricerca a coppie di Astronomia e ci aspetta nel suo studio fra quindici minuti! -
Harry guardò Ron, ma il rosso alzò le spalle. Di certo non sapeva dove si fosse andata a cacciare sua sorella.
- Hai provato in Guferia? Ultimamente è sempre lassù.
Suggerì Hermione, che nel frattempo si era alzata in piedi. La Grifondoro prese dalla tracolla abbandonata sul tavolo un paio di libri e si infilò nella corsia dedicata ai trattati di Antiche Rune.
- E cosa diavolo ci fa la Weasley in mezzo ai gufi?
Domandò Draco, sedendosi al posto della Grifondoro. La risposta di Hermione arrivò un po' lontana, per poi divenire più chiara man mano che la ragazza tornava verso di loro.
- Non si tratta di una passione improvvisa per l'ornitologia, ma di una certa propensione alla corrispondenza epistolare con un destinatario misterioso.-
Ron aggrottò la fronte perplesso.
- Episto...cosa? Potresti tradurre in parole comuni?
- Ronald, sei un caso disperato. In sintesi Ginny si sta tenendo in contatto con qualcuno, di cui però non vuole rivelare l'identità, perciò va spesso in Guferia per spedire le sue lettere.-
Spiegò la Grifondoro con pazienza. Rivolse uno sguardo piccato a Draco, che le aveva fregato la sedia e senza troppi complimenti, si sedette sulle sue gambe. Il biondo le cinse la vita con le braccia in un gesto del tutto naturale.
- Quindi la Weasley ha un amante misterioso e direi anche più grande. Però, non la facevo così sveglia.-
Ron, che stava bevendo da una bottiglietta d'acqua, per poco non si strozzò. Era ancora molto protettivo nei confronti della sorella e quella notizia non poteva che angosciarlo.
Harry annuì soprapensiero, mentre Hélène batteva dei piccoli colpi sulla schiena del rosso, per aiutarlo a riprendersi.
- Ora si spiegano molte cose. Primo tra tutti, il suo rendimento scarso durante la finale, per non parlare poi della sua aria un po' svampita, come se fosse sempre con la testa fra le nuvole. -
In quel mentre Hélène vide la figura minuta di Ginny attraversare il corridoio fuori dalla Biblioteca. Senza rivolgere un saluto ai presenti, si lanciò all'inseguimento della compagna, facendo un tale baccano che Madama Pince la fulminò con lo sguardo.
Tra alti e bassi e crisi isteriche da ansia, maggio scivolò via per lasciare il posto a giugno. La tensione fra gli alunni del settimo anno era ormai alle stelle, li si sentiva parlare da soli per i corridoi e ripetere fin allo sfinimento tutte le materie soggette a verifica. Si vociferava che alcuni avessero iniziato a praticare riti divinatori, per tentare di sapere in anteprima le domande degli esami.
La sera prima dei M.A.G.O. alcuni Tassorosso tentarono il suicidio di massa, lanciandosi dal tetto della torre di Astronomia, ma il loro tentativo di evadere dagli esami fu sventato dalla comparsa di un grosso materasso nel punto della loro caduta.
A Serpeverde altri cercarono di avvelenarsi con delle Pozioni sottratte dallo studio di Piton, che si rivelarono essere della banale acqua tonica. Le menti mai a riposo dei Corvonero invece tentarono di sabotare le aule dove si sarebbero svolti gli esami, elaborando un complicato incantesimo che facesse comparire sui banchi le risposte alle domande, ma dopo un'iniziale riscontro positivo, i banchi propinarono una serie di corbellerie colossali, che li fecero desistere dall'intento.
A Grifondoro invece adottarono un rimedio alternativo. Alla faccia degli altri studenti che si angosciavano nei propri dormitori, organizzarono un festino con i fiocchi, tra fiumi di alcolici e rollate di spinelli, nella convinzione che solo una colossale sbronza li avrebbe aiutati ad arrivare dove non riuscivano da sobri. Tutto ciò con l'approvazione unanime dei quattro Caposcuola, che passarono la serata a ballare e bere come delle spugne. Ad un certo punto, sull'onda dell'ispirazione di Hermione e Draco che si strusciavano sulla pista, mezzi svestiti e con le bocche incollate, Michael Corner prese la Caposcuola Rose Zeller di Tassorosso e la baciò con impeto, scatenando urla di approvazione tra i compagni.
In fine arrivò la mattina dei M.A.G.O. che aprì la sessione di esami. Il lunedì, prima giornata della sessione, si aprì con gli scritti di Babbanologia, Trasfigurazione, Storia della Magia ed Artimanzia. A tardo pomeriggio tutti gli studenti si rintanarono nei dormitori o si chiusero in Biblioteca per riguardare le materie di mercoledì, che furono Antiche Rune, Incantesimi, Difesa Contro le Arti Oscure ed Astronomia. Nella terza giornata di esami, che avvenne il venerdì, fu la volta degli elaborati di Pozioni, Divinazione e Cura delle Creature Magiche. Finita la sessione degli scritti, gli studenti approfittarono del weekend per ripassare la pratica e il lunedì successivo si avviò la seconda tornata di esami, nello stesso ordine di batteria.
Quando venerdì gli studenti conclusero anche l'ultima prova, si scatenò l'ilarità generale, tra pergamene e cravattini lanciati in aria, in segno liberatorio. E la sera arrivò, portando con sé l'ultimo evento mondano di Hogwarts: il Ballo di Fine Anno.
La Sala Grande era addobbata a festa, in toni meno sfarzosi rispetto al tradizionale Ballo del Giglio, ma pur sempre magnifica. Il soffitto era trapuntato di stelle e le tavolate a ridosso dei muri offrivano un succulento buffet agli studenti.
Hermione Granger varcò l'ingresso insieme a Draco Malfoy. Alcuni dei presenti si voltarono ad ammirarli, nonostante ormai non fossero più una novità. Infatti era abbastanza normale vederli stesi sotto l'ombra di una quercia, sulle sponde del Lago Nero, intenti a scambiarsi effusioni, oppure trovarli tra gli scaffali della Biblioteca, più interessati alle reciproche labbra che alla letteratura. Ma si trattava pur sempre di una coppia del tutto inaspettata, che era ancora l'argomento preferito di conversazione delle ragazzine più romantiche e delle malelingue.
Hermione indossava un vestito azzurro con delle spalline sottili e con una profonda scolatura sulla schiena, che aveva sollevato le proteste di Draco. L'abito arrivava appena sotto il ginocchio e le avvolgeva il corpo come un'invitante carezza sulla pelle. Portava appeso al collo una collana sottile con un unico pendente. Si trattava di un ciondolo in oro bianco a forma di giglio, con dei piccoli diamanti lungo lo stelo. Draco glie l'aveva regalata quella stessa sera, confessandole di averla vista un lontano pomeriggio di dicembre e di aver pensato subito a lei. Il Serpeverde, dal canto suo, era come sempre impeccabile nel suo completo da uomo e lo dimostravano i sospiri ammirati delle studentesse. Insieme a loro, vi era tutto il gruppo dell'ex-Comitato Organizzativo del Ballo del Giglio con cui si era instaurato un affiatato cameratismo.
Albus Silente sorrise alla vista di quel gruppetto di studenti del settimo anno. Era una gran soddisfazione vedere le Case di Grifondoro e Serpeverde insieme e non più divise da rancore reciproco. E proprio i rappresentanti per eccellenza avevano finito per gettare le basi per un rapporto di amicizia duraturo.
Poi l'anziano uomo vide i Caposcuola di Corvonero e di Tassorosso avvicinarsi ad Hermione Granger e Draco Malfoy. I quattro si scambiarono alcune parole per poi dirigersi insieme verso il palco. Era giunto il momento.
Silente si alzò dal suo scranno e si diresse verso il pulpito. In pochi attimi ebbe l'attenzione di tutti i presenti.
- Miei cari studenti, vi do il Benvenuto al Ballo di Fine Anno! Oggi finisce un altro anno ad Hogwarts e per gli studenti del settimo che hanno sostenuto i M.A.G.O. il percorso di studi termina qui. Lasciate che vi dica quanto sono fiero di voi tutti.-
E un applauso sincero si levò da tutto l'auditorio.
- Tre mesi fa abbiamo dovuto affrontare una difficile battaglia, che si è conclusa con il trionfo del Bene. Si è trattato di una dura lotta che lascerà una nota di dolore in tutti i nostri cuori in memoria di quegli studenti che non sono più tra noi.-
A quelle parole un triste silenzio calò sulla Sala.
- Durante questo scontro è emerso un forte spirito di solidarietà e molti di voi hanno dimostrato un grande coraggio nell'affrontare avversari esperti e temibili. Ci tengo ancora una volta a ribadire quanto sia importante l'unità tra le Case, perché è grazie a questa unione che si possono sconfiggere i lunghi tentacoli del male. -
Harry Potter annuì. Silente aveva ragione. Si guardò intorno e notò gli innumerevoli cenni d'assenso da parte degli altri studenti. Era stata una lezione pagata a caro prezzo, ma il messaggio era arrivato a tutti. L'unione fa la forza. Hélène, come sempre al suo fianco, gli strinse la mano con decisione, ed Harry percepì lo sfregare di un cerchietto sottile contro la sua pelle. Si voltò a guardarla negli occhi con un'occhiata carica di emozioni e di gratitudine. Finalmente era riuscito a sconfiggere tutti i suoi sensi di colpa e lo doveva a lei, che gli era sempre accanto e ai suoi amici, vecchi e nuovi, che gli avevano permesso di capire che la sua strada sarebbe stata quella di diventare Auror. Si portò la mano sinistra di Hélène alle labbra e la baciò sul dorso, senza staccare gli occhi da quelli di lei, e la vide arrossire. Sul dito anulare splendeva un bel solitario, simbolo di una promessa di unione che avevano appena deciso di rinnovare l'anno successivo davanti all'altare.
I due futuri sposi tornarono a guardare verso il pulpito e il preside Silente rivolse loro un sorriso misterioso. Poi l'anziano uomo osservò tutti i presenti con uno sguardo che sembrò abbracciare l'intera Sala.
- Avevo promesso che sarei stato breve e coinciso, perciò mi accingo subito ad assegnare la Coppa delle Case.-
Annunciò e un clima di aspettativa e di emozione serpeggiò fra gli studenti.
Draco, al fianco di Hermione, si stava già pregustando una seconda vittoria, quando il Preside, come suo solito, decise di aprire di nuovo bocca.
- Dagli ultimi aggiornamenti abbiamo Serpeverde in testa con quattrocentoventidue punti, subito seguito da Grifondoro con quattrocentosei punti, poi Corvonero con trecentottantanove punti e infine Tassorosso con trecentoquindici.-
Draco, al fianco di Hermione, si stava già pregustando una seconda vittoria, quando il Preside, come suo solito, decise di aprire di nuovo bocca.
- Alla luce degli ultimi eventi, penso sia opportuno dare una ritoccata alla classifica. Assegno venti punti a Neville Paciock per il suo prezioso aiuto in infermeria durante la battaglia, al fianco della professoressa Sprite.-
Neville spalancò gli occhi stupito, diventando rosso come un peperone. Luna gli saltò al collo felice e gli stampò un bacio sulle labbra. Nel frattempo Silente continuava ad elencare il nome dei Corvonero e dei Tassorosso che avevano assistito il professor Piton e la professoressa di Erbologia nella preparazione dei medicamenti.
- Altri trenta punti vanno a Michael Corner e Blaise Zabini per aver dimostrato una grande temerarietà nel combattere in prima fila. Inoltre assegno cinquanta punti ciascuno per il coraggio e la lealtà dimostrati in quell'occasione da Hermione Granger ed Hélène MacKanzie. -
Hélène sbatté le palpebre più volte con incredulità, mentre Harry l'abbracciava con orgoglio e i suoi compagni di Casa si complimentavano con lei. Hermione, in piedi accanto agli altri tre Caposcuola alla base della piattaforma, ghignò in faccia a Draco, che alzò gli occhi al cielo. Ma lo stupore più grande fu per lui, quando il preside parlò di nuovo.
- E per finire assegno cento punti a testa a Draco Malfoy ed Harry Potter per essersi spalleggiati a vicenda ed aver combattuto insieme, onorando lo spirito di unione.-
Un applauso si levò tutt'intorno, mentre i due chiamati in causa guardavano sconvolti il preside. Ron diede di gomito a Theo.
- Ragazzi, queste parole entreranno nella storia! Malfoy e Potter che collaborano, senza uccidersi a vicenda!-
Sussurrò, trattenendo a stento una risata.
- Molto bene, ora se la matematica non mi inganna, abbiamo Grifondoro in testa con seicentoventisei punti, poi Serpeverde con cinquecentocinquantadue, Corvonero con quattrocentosettantanove e infine Tassorosso con trecentosettantacinque. Perciò assegno la Coppa delle Case a Grifondoro!-
E con un colpo di bacchetta apparvero numerosi stendardi con i colori di Gryffindor in tutta la Sala Grande, mentre grida di gioia si levavano dai componenti della Casa. Hermione, in qualità di Caposcuola, si fece avanti e ricevette dalle mani del preside una maestosa coppa d'oro.
Finita la standing ovation di applausi, Silente cedette la parola a Michael Corner, che prese posto sul pulpito.
- Chiedo a tutti voi alcuni minuti di attenzione. Come di consueto, ad Hogwarts è tradizione che uno dei quattro Caposcuola tenga un discorso ufficiale e questa volta è toccato a me, perché secondo gli altri sono più diplomatico. La verità è che Malfoy ed Hermione se ne sono lavati le mani con la scusa di aver già fatto la loro parte durante il Ballo del Giglio e Rose mi ha fatto gli occhi da cerbiatta. Perciò, eccomi qui!-
Una leggera risata si propagò tra i presenti. Michael sorrise, facendo brillare i suoi occhi azzurri.
- Prima di tutto, un grazie sincero a tutti gli studenti del settimo anno! Ragazzi, è stata dura, ma alla fine ci siamo diplomati e soprattutto ci siamo salvati la pelle anche questa volta! Immagino che persino i professori ci rimpiangeranno dopo la nostra dipartita!-
La professoressa McGranitt alzò gli occhi al cielo in un gesto teatrale.
- Niente più fatti strani come Pietre Filosofali e Professori con turbanti sospetti, niente più Basilischi o assassini a spasso per la scuola o ancora Calici di fuoco sballati, niente più Umbridge, che penso nessuno rimpiangerà, niente più Lupi Mannari.. oh, scusi professor Lupin! Immagino che lei invece resterà!-
E questa volta la risata fu più fragorosa, mentre Remus Lupin sorrideva alla battuta dello studente.
- Insomma, questi sette anni sono stati molto intensi e a memoria di questo vorrei un applauso sincero per Harry Potter, che è stato la nostra fortuna e la nostra disgrazia! Grazie Harry, senza di te questa scuola sarebbe stata una vera noia!-
Il Bambino Sopravissuto divenne rosso d'imbarazzo, mentre tutti applaudivano tra fischi di approvazione e scoppi di risate.
- Bene, ora vorrei qui sul palco i rappresentati del Club di Giornalismo.
Hannah Abbott, Colin Canon e Morag McDougal raggiunsero il Caposcuola Corner sulla piattaforma. L'assenza di uno dei quattro membri era un'altra nota triste di quell'ultimo anno. Dennis Canon, fratello minore di Colin, era stato una delle vittime di Bellatrix e le facce addolorate dei compagni, smorzarono l'ilarità che Michael aveva scatenato fino a poco prima. Hannah Abbott, in qualità di presidente della Gazzetta di Hogwarts, si fece avanti e Corner le cedette il posto sul pulpito.
- Buonasera a tutti. In onore degli studenti del settimo anno, il nostro Club ha deciso di stampare un annuario che raccoglie gli scatti più importanti di questi ultimi dieci mesi. Abbiamo dedicato la prima pagina alla memoria dei nostri compagni che sono venuti a mancare durante la battaglia, per non dimenticarci mai di loro. -
Un applauso emozionato si levò da tutto il pubblico. Poi Colin Canon fece un passo avanti e consegnò a ciascun Caposcuola una copia dell'annuario.
- La copertina varia in base al colore delle Case. Per Grifondoro abbiamo scelto il rosso, poi il verde per Serpeverde, il Blu per Corvonero e il Giallo per Tassorosso. Perciò ecco a voi il nostro regalo speciale.-
Detto questo, la Abbott sollevò la bacchetta e con un incantesimo particolare, fece comparire una copia dell'annuario in mano a ciascun studente e professore. E un altro scroscio di applausi accompagnò quel gesto, mentre i più commossi si asciugavano le lacrime agli occhi, non sapendo se ridere di gioia o piangere per l'emozione.
La pista da ballo era gremita di gente. Hermione Granger e Draco Malfoy danzavano al centro di essa, lasciandosi trasportare dalle note del lento. La Grifondoro teneva la testa appoggiata sulla spalla di Draco e lui le cingeva la vita con fare possessivo.
Harry sorrise alla sua migliore amica, quando la vide sollevare il capo per un istante. Chi l'avrebbe mai detto che Hermione avrebbe finito per trovare la felicità fra le braccia del Principe di Slytherin. In apparenza sembravano così diversi e l'avevano dimostrato con i loro continui battibecchi nei primi sei anni di Hogwarts, ma poi, osservandoli bene insieme, si capiva quanto in realtà si completassero a vicenda. Draco era testardo, superbo e altezzoso ed Hermione era una gran saccente, orgogliosa e perfezionista e pensandoci sopra, Harry dovette ammettere che soltanto Draco aveva le qualità necessarie per poter tenere testa alla sua migliore amica. Con un ultimo sguardo alla coppia, che in quel mentre si stava concedendo un lungo bacio, incurante degli sguardi della gente, tornò a concentrarsi sulla sua compagna.
Hélène ballava allacciata a lui, con la testa persa nei suoi pensieri.
- Un galeone per i tuoi pensieri.
La giovane MacKanzie sorrise, rivolgendo i suoi occhi verdi ad Harry.
- Non valgono così tanto. Mi stavo chiedendo dove fosse finita Ginny.
- Mah, chissà, ho notato che si è presentata senza cavaliere, poi, dopo il discorso di Corner, si è volatilizzata.-
Disse Harry, appoggiando il mento sulla testa della ragazza.
Hélène annuì e lanciò uno sguardo disinteressato al portone d'ingresso.
- Oh, Mon Dieu! Harry, girati subito!
Il Bambino Sopravissuto si voltò di scatto, temendo che fosse sopraggiunta una seconda ondata di Mangiamorte pronti a fargli lo scalpo. Invece quello che vide lo lasciò oltremodo senza parole.
Ginevra Weasley stava entrando in quel mentre in Sala Grande a braccetto con un giovane sconosciuto di bell'aspetto.
- E quello chi diavolo è?
- Tirando ad indovinare, direi che è il misterioso ammiratore della Piattola.
Commentò Draco, che in quel mentre si era avvicinato ad Harry insieme ad Hermione, descrivendo un perfetto volteggio sulle note della musica. La riccia non badò al nomignolo che Draco aveva usato per descrivere l'amica. Era troppo presa a sbavare davanti a quel gran bel pezzo d'uomo che Ginny si teneva a braccetto. E non era l'unica, anche Hélène aveva perso il dono della parola e si era dedicata alla contemplazione di quel Dio Greco.
Draco fulminò la sua ragazza con lo sguardo.
- Mezzosangue, ti sta colando la bava dalla bocca. Sei davvero imbarazzante.
Sibilò con studiato sarcasmo, ma la giovane non lo degnò di un'occhiata. Lo afferrò per una mano e se lo trascinò dietro.
- Su, avanti, andiamo a presentarci. Hélène, Harry, venite con noi?
Hélène non se lo fece ripetere due volte e preso il suo ragazzo per un braccio, lo traghettò fino al punto in cui Ginny e lo sconosciuto si erano fermati.
- Ginny! Eccoti finalmente. Sei sparita nel nulla senza avvertirci. Eravamo preoccupati per te.-
Esordì Hermione e Draco la guardò scettico. Preoccupata, eh?
Ginny sorrise all'amica, con le guance rosse d'imbarazzo.
- Scusate, ma sono uscita ad accogliere Clark. Ha fatto un po' tardi per via del suo lavoro.-
Poi guardò il suo cavaliere. Il giovane era una visione. Pelle abbronzata, occhi azzurri e capelli biondo grano. Vestiva un paio di jeans scuri e una camicia slacciata sul colletto. Le spalle ampie e i pettorali muscolosi tendevano il tessuto, senza lasciare niente all'immaginazione. E quando sorrise e parlò, la sua voce roca e profonda sciolse le sue ascoltatrici, che cedettero di avere la gelatina al posto delle gambe.
- Forse non vi ricordate di me, ma ero uno degli Auror che entrarono nel Castello il giorno della battaglia con i Lestrange. Mi chiamo Clark Brennan.-
Hermione lo fissò ammaliata, mentre Draco al suo fianco, trafisse il bellimbusto con sguardo omicida. Harry sì sentì molto solidale con il Serpeverde, visto che anche la sua ragazza sembrava essere stata folgorata.
Daphne Greengrass distolse lo sguardo dal gruppetto di persone a bordo pista. Aveva appena visto Ginny entrare in compagnia di un bel cavaliere che ad occhi e croce doveva avere sui ventidue anni. Alzò lo sguardo per incontrare quello blu di Blaise.
- Finalmente abbiamo scoperto che aspetto ha l'uomo misterioso di Ginny.
Dichiarò la bionda con un leggero sorriso. Blaise annuì per poi accarezzarle i capelli con la mano libera. Un'espressione indecifrabile era dipinta in volto.
- Che cos'hai, Blaise?
Il moro la scrutò un breve istante negli occhi azzurri, poi sospirò.
- Stavo pensando che invece io conosco già quale aspetto aveva il tuo uomo misterioso. A quanto pare i Weasley sono una calamita per il mistero.-
Daphne spalancò gli occhi stupita e Blaise le sorrise gentile.
- Daph, pensavi che non lo sapessi? A questi occhi non sfugge niente.
Rispose con una leggera ammiccata. La Slytherin vide proprio in quel mentre l'oggetto della loro conversazione. Ron era vicino al tavolo delle bevande e stava chiacchierando con Michael Corner e Dean Thomas. Lo vide ridere ad una battuta e passarsi una mano a scostare i capelli sulla fronte. Poi il giovane si voltò e il loro sguardi si incrociarono. Lo vide irrigidirsi ed ogni traccia d'ilarità scomparve dal suo viso. Per Daphne fu come se il tempo si fosse fermato e sentì un dolore lancinante al petto. Faceva ancora male. Poi Ron le sorrise brevemente e le fece un cenno con il capo. Sei libera e non farò più nulla per interferire. Era questo il messaggio.
Daphne strinse inavvertitamente le mani sulle spalle di Blaise e si rese conto in quel mentre di essere ancora abbracciata al suo cavaliere. Distolse lo sguardo da Ron per portarlo su quello del moro, e si sentì in colpa per l'espressione turbata che lesse negli occhi di lui. Fece per parlare, ma Blaise le posò un dito sulle labbra.
- Non ho bisogno di spiegazioni. Ho capito. L'unica cosa che voglio sapere e se sei sicura della tua scelta. Nessuno ti obbliga a sposarmi se non vuoi.-
La bionda parve esitare per qualche istante, ma quella piccola debolezza fu scacciata via dal suo volto. Ormai aveva preso una scelta e con voce decisa parlò.
- Sono sicura, Blaise. Io ti voglio sposare.
- Allora permettimi di prendermi una rivincita sul mio rivale.
Sussurrò il bel moro, poi si abbassò e la baciò. E Daphne ne rimase piacevolmente sorpresa. Il bacio di Blaise era completamente diverso da quelli che si erano scambiati fino ad allora. Era sempre dolce e tenero, ma nascondeva una nota di marcata possessione che non vi aveva mai scorto prima, maggiormente evidenziato dalla pressione decisa delle sue mani sulla schiena di lei. Daphne chiuse gli occhi ed inconsciamente qualcosa scattò in lei che la spinse a rispondere con trasporto.
Hermione Granger sedeva insieme a Draco Malfoy su uno dei divanetti verde e argento dell'angolo di Serpeverde. Sul tavolino davanti a loro vi erano una decina di bicchieri vuoti, abbandonati lì sopra dagli studenti di passaggio. E proprio Pansy e Theo erano stati gli ultimi a lasciare i loro calici vuoti sul mobiletto, prima di dileguarsi oltre la porta della Sala Grande.
Hermione teneva sulle ginocchia l'annuario con la copertina verde. Era aperto sulla pagina dedicata al capitano della squadra di Serpeverde ed era piena di dediche. Le dita della Grifondoro artigliavano la pagina come se avessero voluto strapparla, mentre gli occhi scorrevano febbrili le dediche generose di innumerevoli ragazze.
- Mezzosangue, potrei essere geloso dei commenti di Lenticchia e dello Sfregiato.-
Commentò Draco, che teneva fra le mani l'annuario della sua ragazza.
Hermione alzò lo sguardo per puntarlo su quello di Draco.
- Tu saresti geloso? IO allora cosa dovrei fare? Ti rendi conto di cosa ti hanno scritto queste maledette oche libidinose? E pensare che tutti sanno qui dentro che IO sono la tua ragazza!-
Sbottò la Grifondoro e Draco sbirciò sulla pagina incriminata. Lesse rapidamente i commenti e un ghigno divertito si dipinse sulle sue labbra.
- Però! Non immaginavo di essere il sogno proibito di tutte queste ingenue fanciulle!-
- Oh sì, ingenue! E sicuramente sono ingenue anche le loro lingue biforcute!
Concluse la frase con un grido di stizza ed il Serpeverde sogghignò.
- Cosa ci posso fare Mezzosangue se sono l'uomo più sexy di Hogwarts?
La Grifondoro lo fulminò con lo sguardo, pronta a ribattere, ma Draco le prese l'annuario dalle mani e glie lo chiuse sotto il naso.
- Ehi, ma che fai?
- Penso sia meglio guardare il tuo, prima che ti si guasti lo stomaco per la rabbia. Non ho alcuna intenzione di passare l'ultima notte ad Hogwarts da solo nel mio letto.-
Proferì il biondo, passando ad Hermione l'annuario con la copertina rossa. La Grifondoro sbuffò, finendo per accettare il compromesso.
Alcuni minuti dopo il Serpeverde le cingeva le spalle con un braccio ed Hermione sfogliava le pagine. Entrambi erano intenti ad osservare le foto.
- Draco, guarda questa.
Hermione si soffermò su una foto scattata durante la festa di Grifondoro, che si era tenuta ad inizio anno scolastico. Nell'immagine Hermione portava i capelli legati alti in una coda e indossava un vestito verde scuro che arrivava sopra alle ginocchia. La foto magica aveva catturato gli attimi in cui lei stava improvvisando una piroetta, ma finiva per perdere l'equilibrio e scontrarsi contro Draco, che la prendeva al volo.
- Mi ricordo bene di questa. Fu la sera in cui si tenne il primo colloqui per il ballo con la McGranitt e Piton ed io venni ad avvertiti visto che ti eri scordata.-
- Eh, già. E finisti a rotolare sul pavimento con Ron a suon di cazzotti.
Ricordò la Grifondoro. Draco la guardò negli occhi con un sorriso malizioso.
- Ne valse la pena, visto il bacio che poi mi desti in corridoio.
Hermione arrossì e tornò ad osservare l'annuario, con un sorriso a fior di labbra. Sfogliò la pagina per trovarsi di fronte al tavolo ovale della Stanza delle Necessità, con tutto lo staff al completo.
- Il Comitato Organizzativo. I primi giorni furono un vero incubo.
Commentò e Draco annuì, poi allungò la mano ad indicare l'immagine a destra.
- Il ballo di Halloween. Eccoti qui insieme a Corner.
E calcò sul nome del Caposcuola, dandogli un'intonazione sarcastica, ma la Grifondoro finse di non accorgersene e voltò pagina. Sapeva che per Draco ormai Corner non rappresentava più una minaccia, soprattutto da quando il Corvonero e Rose Zeller avevano iniziato a frequentarsi come coppia.
Trovarono diverse immagini dei loro amici, comprese diverse istantanee delle partite di Quidditch, poi arrivarono a una foto che aveva fatto molto scalpore.
- Non ci posso credere. L'hanno pubblicata con l'intero articolo!
Sbottò Hermione, guardando se stessa in accappatoio nei dormitori di Serpeverde, mentre teneva per mano Draco. Le espressioni di entrambi erano scioccate, poi gli occhi del biondo diventavano pericolosamente sottili.
- Quella volta Colin rischiò davvero grosso.
Disse lo Slytherin ed Hermione annuì, sorridendo davanti al titolo dell'articolo.
- L'amore tra il Re delle Serpi e la Regina dei Grifoni. Dopotutto non si sono sbagliati di molto.-
Sussurrò lei e Draco le strinse con più forza le spalle. Hermione alzò gli occhi ad incontrare i suoi e il tempo si fermò per qualche istante. Poi Draco si avvicinò al suo volto e si scambiarono un bacio dolce e carico di sentimenti. Quando si staccarono, lo Slytherin si ricompose, tentando di ripristinare il suo solito ghigno.
Voltarono pagina e videro le istantanee scattate durante il matrimonio del professor Lupin, per finire poi ad osservare una foto di loro due.
- E questa quando ce l'hanno scattata?
Domandò Hermione con stupore. Lei e Draco nella foto stavano ballando in mezzo alla pista, lui le cingeva la vita con dolcezza, mentre Hermione gli teneva le mani sulle spalle ed il viso era premuto sull'incavo del collo. Gli occhi dorati di lei erano colmi d'amore e con stupore Hermione si accorse che anche quelli di Draco lo erano.
Sorrise con affetto, mentre Draco scrutava l'espressione della giovane nell'istantanea.
- Il Principe di Slytherin ha uno sguardo molto dolce in questa foto.
Sussurrò lei e il biondo le depose un bacio sulla fronte.
- Qui la Regina di Gryffindor è inequivocabilmente innamorata del sottoscritto.
Poi voltarono pagina e si trovarono di fronte alle foto del Ballo del Giglio e fu una grande emozione rivivere quei momenti con occhi esterni. C'erano foto scattate durante la preparazione. In una di queste Neville correva per il prato davanti alle serre con una pianta carnivora attaccata al dito, mentre Luna, Hermione e Draco lo inseguivano, cercando di porre rimedio al guaio.
- Il povero Neville è sempre perseguitato dalla sua sbadataggine.
Commentò Hermione, con un sorriso sulle labbra.
Nell'istantanea successiva Blaise e Theo stavano parlando con i Magorium Boys, mentre Harry e Ron tenevano lontano un gruppo di ragazzette adoranti. Poi una foto ritraeva Pansy, Hélène e Luna mentre davano istruzioni agli elfi domestici, vestiti in impeccabili divise da camerieri. In quella successiva Hermione e Draco sedevano sui gradini della rampa di scale che portava alla terrazza ed erano intenti ad intrecciare gigli sul corrimano.
Poi iniziava una piccola raccolta della sera del Ballo del Giglio. C'erano molte foto che li ritraevano insieme, istantanee rubate in attimi inaspettati mentre cenavano con i compagni o parlavano con i presenti. Poi vi era una sequenza di scatti che documentava il momento saliente della cerimonia, quando lei e Draco avevano attraversato la navata della Sala Grande, quando Hermione aveva ricevuto il Diadema e Draco la spilla, poi il momento dell'apertura delle danze e per ultima la foto del bacio davanti a tutti.
Hermione si asciugò una lacrima di commozione.
- Queste foto sono bellissime.
Sussurrò, sentendosi grata verso i fratelli Canon, che si erano prodigati nell'immortalare quei momenti, che sarebbero sempre rimasti nei loro cuori.
Seguivano alcune foto scattate prima dello scontro finale. In una Hermione insegnava alcuni incantesimi a degli studenti, mentre in quella dopo Draco ed Harry duellavano insieme, per poi mandarsi reciprocamente al tappeto con una sonora bastonata sulla testa.
- Quel maledetto Sfregiato picchia forte. Ho avuto mal di testa per una settimana.
Dichiarò Draco, voltando la pagina.
Continuarono ad osservare le diverse immagini che ritraevano a turno un po' tutti gli studenti del settimo anno. Finirono per incappare nelle foto della finale di Quidditch ed Hermione si soffermò ad osservarne due in particolare.
Nella prima Draco si protendeva con la mano aperta verso il boccino d'oro e lo afferrava saldamente, per poi planare a terra e scendere dalla scopa con un'espressione vittoriosa in volto.
Nella successiva Draco reggeva fra le mani un enorme trofeo dorato e tutti i membri della squadra esultavano con lui, stringendolo in un forte abbraccio. Hermione ebbe un tuffo al cuore quando vide che gli occhi dello Slytherin erano umidi di commozione, così come il resto del team. I due battitori reggevano un cartellone su cui era scritto "Tracey e Millicent questa coppa è per voi!"
Questa volta Hermione non poté impedire ad una lacrima di rigarle il volto.
- Malfoy, voglio che tu sappia che vi siete veramente meritati la Coppa. Sei un ottimo capitano.-
Draco alzò la testa con stupore. Harry Potter era in piedi davanti a lui e lo fissava con espressione seria. Hélène, al suo fianco, annuiva con un leggero sorriso sulle labbra.
Poi il Bambino Sopravissuto allungò una mano e Draco glie la strinse.
- Anche tu sei un buon capitano, Potter.
Hermione era meravigliata. Non si sarebbe mai aspettata un simile gesto fra i due. Harry le fece una strizzatina d'occhio, poi sparì in mezzo alla folla di gente insieme ad Hélène.
La riccia tornò a guardare Draco, che stava ancora fissando il punto in cui Harry si era confuso nella mischia, poi abbassò lo sguardo sull'annuario.
- Ehi! E questa quando diavolo l'hanno scattata?
Draco seguì il suo sguardo e le pupille si dilatarono per la sorpresa.
La foto ritraeva lui ed Hermione in biblioteca. Lei era appoggiata con la schiena contro un'alta scaffalatura e Draco la stava baciando con trasporto. Entrambi indossavano la divisa scolastica estiva, perciò ne dedussero che fosse stata scattata prima dei M.A.G.O. Nella foto Draco la baciava sulle labbra, per poi scendere a lambire la pelle del collo, mentre lei chiudeva gli occhi con le gote arrossate. La didascalia sotto la foto citava "L'approccio allo studio in biblioteca dei Caposcuola Granger e Malfoy".
Hermione era ammutolita e il viso era in fiamme per l'imbarazzo.
- Che cazzo è questa foto? Come hanno osato! Questa è violazione della privacy!
Ruggì Draco e si alzò dal divanetto, facendo quasi perdere l'equilibrio ad Hermione.
Proprio in quel momento Colin Canon passò di fronte alla coppia, con la sua inseparabile macchina fotografica al collo. Draco lo puntò, assottigliando gli occhi in modo pericoloso.
- CANON!! Io ti ammazzo!
E si lanciò verso il giovane Grifondoro, ma come quella volta ad inizio anno, Colin fiutò il pericolo e scappò in mezzo alla folla di gente. Draco lo seguì con un diavolo per capello, impugnando la bacchetta con fare minaccioso.
Hermione scosse lentamente il capo, con un leggero sorriso sulle labbra e chiuse l'annuario. E con il pensiero ringraziò i ragazzi del Club del Giornalismo, che avevano permesso loro di immortalare preziosi ricordi. Ricordi felici, a volte tristi, carichi di passione o che facevano sorridere. Ma pur sempre ricordi di quell'ultimo anno ad Hogwarts, che non avrebbero mai più scordato.
Heilà Ciao tutti,
Spero abbiate passato un buon natale e abbiate ricevuto tanti regali.
Vi faccio anch'io un piccolo regalo posticipato 'l'ultimo capitolo della storia'.
Ebbene si avete capito bene, questo è L'ULTIMO CAPITOLO.
Manca solo l'epilogo. Mi dispiace tantissimo dover finire la storia ne sono troppo affezionata.
Comunque volevo ringraziare tutti quelli che leggono e apprezzano la storia. GRAZIE GRAZIE GRAZIE.
Alla prossima, bacioniiiii
Grace
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