.: CAP 4 :.
Arrivammo alla festa, c’era una grande piattaforma, per chi volesse ballare con qualche tavolo sparso qua e la, e poi sulla spiaggia un grande falò. Il posto era fantastico, isolato e suggestivo, il rumore del mare era musica per le mie orecchie, era una notte magica, con quella brezza fresca di fine estate che rendeva tutto più frizzante. <<Hai visto come ti guardava Simus! Ti sta mangiando con gli occhi>> Lui era davanti a noi, camminavamo più piano per via dei tacchi. << In effetti devo ammettere che questa sera non è del tutto patetico.>> Conoscevo quello sguardo, e la vidi quasi arrossire. La pedana ci portò direttamente sula pista. Eravamo appena entrati che avevamo già dei bicchieri di birra in mano. << beh alla salute ragazzi.>> Alzammo i bicchieri, brindando al nostro anno. Era una festa riservata, eppure vedevo ragazzi che non dovevano trovarsi li, qualcuno si era sicuramente infiltrato; ma succedeva spesso, anche noi al primo anno tentammo di infiltrarci, se non fosse che i nostri ci vennero dietro e ci riportarono a casa; due settimane senza uscire neanche dal portone. Simus raggiunse gli altri suoi amici, mentre noi ci buttammo sulla pista a ballare. Regan era super sexy mentre io più che altro mi sentivo una foca arrenata, ma ero una che non badava molto al resto del mondo quando mi divertivo; avrei pensato alla figuraccia che stavo facendo l'indomani. Ci sedemmo ad uno dei tavoli all’angolo, piccole luci attaccate al soffitto cadevano sulla pista, sembrava quasi una pioggia di stelle. <<Questa festa è uno spettacolo, questo è quello che ci siamo perse in questi quattro anni?>> Cercai di essere il più signorile possibile accavallando le gambe. La musica diede spazio ad una Bachata. Io e Regan ci buttammo in quel ballo sensuale e delicato che avevamo provato e riprovato guardando video su youtube, e i risultati furono stupefacenti, ero riuscita a ballare senza ammazzarla! Simus allora si avvicinò e come immaginavo chiese di ballare con Regan, che lasciai subito; era il momento propizio per far scattare qualche cosa tra loro. Me ne andai sulla spiaggia, togliendomi le alte scarpe. La musica cullava quella sera stupenda insieme al rumore del mare. <<Non è bello vedere una cosi bella ragazza sola mentre si suona una Bachata>> Era Sam, aveva una mano tesa verso di me che aspettava. Il bellissimo capitano mi chiedeva di ballare? Stava accadendo davvero a me? Mi alzai togliendo la sabbia dal vestito. Lui si porse in avanti e mi afferrò bene in vita facendo aderire il suo corpo al mio. Odorava di muschio e dopo barba. I capelli portati alzati gli facevano il viso più grande. Arrossii quando a ritmo molto più lento degli altri ci muovevamo senza badare al ritmo. Benedii in quel momento Regan che mi aveva fatto cambiare idea su quel ballo e mi aveva convinta a impararlo. <<Stai benissimo cosi, davvero; anche se devo dire la verità la divisa da calcio ti rispecchia di più!>> Era la prima volta che scambiavamo più di due parole, oltre a quando dovevamo prenotare i campi per le partite. Poi ripensai alla frase e il mio cervello fece una capriola quando dedusse che se mi trovava carina con la divisa voleva dire che mi aveva visto giocare dagli spalti. <<Grazie, anche tu sei molto elegante.>> Riuscii a dire timidamente. E lo era, la camicia verde scura risaltava con i capelli biondissimi e un paio di Jeans chiari tagliato sopra il ginocchio lo slanciavano ancora di più. La musica fini, ma non si staccò subito. <<Facciamo due passi? Ti va?>> La serata stava prendendo una piega sempre più interessante. Dio come amavo quella festa. Annuii seguendolo. Continuammo la pedana che arrivava a un paio di metri sulla spiaggia, fino ad arrivare al bordo del mare. <<Ti ho vista giocare, sei molto brava, potrei farti entrare nella mia squadra, sei più brava di alcuni miei giocatori!>> Mi sorrise infilando le mani in tasca. <<Ti ringrazio, ma non credo che il loro orgoglio accetterebbe una ragazza nella squadra ahahah.>> Tutti sapevano che Sam era uno sportivo ossessionato, tutto ruotava intorno al calcio e un complimento del genere era un evento unico se non raro. Era carino, elegante, sportivo e super gentile, impossibile non trovarlo affascinante e si stava veramente interessando a me! Ero vicina al bordo della passerella, poggiai le scarpe per toccare l’acqua ancora tiepida; quando mi girai vidi che dietro di Sam c'era Noah che mi fissava, le braccia incrociate. Mi spaventai e sbilanciandomi caddi in acqua. Era più fredda di quello che pensavo. <<Kelly, tutto bene?>> Riemersi dall’acqua poggiandomi sulla pedana e di Noah non ce ne era piu traccia <<Ma che ti è preso!?>> Alzai le mani, non volevo sembrargli una sbadata. <<Bagno di mezzanotte!>> La buttai li, lui mi sorrise, si tolse la camicia e i pantaloni. Abbassai lo sguardo. Poi Corse dal Dj. <<Ragazzi, Tutti in acqua, bagno di mezzanotte>> Una marmaglia di gente iniziò a correre sulla passerella, mi scansai appena in tempo. E tutti si lanciarono in acqua. <<Idea fantastica scheggia!>> Anche lui sapeva del mio nomignolo? La cosa mi fece più che piacere anche se detta da lui non aveva lo stesso significato. Si immerse e mi fece salire sulle sue spalle. Il vestito si incollava sulla pelle. Ore di trucco buttate al vento. <<Battaglia tra ragazze!!!>> Urlò Simus che prese Regan allo stesso mio modo e si avvicinò a noi. La lotta cominciò. Lasciai fuori la mia testa la visione di pochi attimi prima, e mi godetti quel momento improvvisato scordandomi di Noah. Come avevo previsto, Regan se ne andò con Simus; ma dubitavo che sarebbero tornati a casa. Io avevo accettato il passaggio di Sam che molto gentilmente mi aveva prestato la sua camicia. <<Beh, adesso che so dove abiti quando farò gli allenamenti cercherò di fare uno strappo qui!>> Sorrisi timidamente, aveva un modo tutto strano di corteggiare, se si poteva chiamare corteggiamento, ma era cosi dolce, avevo notato che non mi fissava mai direttamente negli occhi; e io che lo avevo sempre visto con quell'aria fredda e fiera. <<Ci vediamo in giro allora, grazie per la camicia.>> Glie la porsi e ci salutammo guancia a guancia; Dio come profumava di buono! Quando la sua macchina scomparse sorrisi di pura gioia, per poco non mi feci sanguinare il labbro inferiore per quanto lo stringevo forte.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro