02. giornata di merda (o quasi)
Minho salutò con la mano Chan, poi si incamminò verso casa seguito da Hyunjin. I due dovevano percorrere lo stesso tratto di strada per un po', quindi erano soliti passeggiare insieme. O almeno, Minho cercava di seminare Hyunjin, ma quest'ultimo non se lo lasciava mai sfuggire e lo prendeva sempre a braccetto per evitare che scappasse da qualche parte.
«Allora, Minho, alla fine hai trovato qualche scritta che ti ha fatto andare a dormire tardi?» gli domandò Hyunjin con un ghigno, riferendosi alla sua minaccia-maledizione di quella notte.
Minho si irrigidì, poi scrollò le spalle. «Sì» rispose, evitando di confessare che, in realtà, si era addormentato molto tardi per parlare con l'autore della scritta.
Hyunjin esultò facendo un piccolo salto, poi posò lo sguardo sul volto del suo migliore amico, improvvisamente perso nei suoi pensieri, e la curiosità illuminò i suoi occhi. «Mi stai nascondendo qualcosa» mormorò e obbligò l'altro a fermarsi strattonando il suo braccio.
Minho roteò gli occhi. «Cosa dovrei nasconderti?» chiese, e sbuffò. Non avrebbe avuto alcun senso rivelargli che aveva parlato con il ragazzo-scoiattolo, anche perché chi era per lui? Solo un completo sconosciuto.
Hyunjin scrollò le spalle e riprese a camminare. «Adesso non importa, prima o poi però scoprirò cosa c'è di nuovo nella tua miserabile vita, Lee Minho» lo avvertì con un sorrisetto, prima di salutarlo con un bacio sulla guancia, ridendo per l'espressione schifata che gli aveva causato quel gesto d'affetto.
Minho sospirò sollevato: credeva che Hyunjin avrebbe insistito nel sapere cosa fosse successo, invece, stranamente, aveva lasciato perdere subito. Meglio così, pensò, perché non avrebbe avuto voglia di stare a sentire i suoi filmini mentali su quel mezzo sconosciuto – maleducato, per di più. Conoscendolo, infatti, il suo migliore amico avrebbe iniziato a parlare a raffica su una possibile relazione, sul destino che aveva deciso di fari incontrare, e non aveva voglia di starlo ad ascoltare. Soprattutto perché se avrebbe parlato di lui, non sarebbe riuscito a resistere alla tentazione di scrivergli. Era meglio che tutta quella faccenda rimanesse solo dentro la sua testa, almeno sarebbe sembrata meno reale – e meno importante.
Con questi pensieri in testa entrò nel proprio monolocale e iniziò a sistemare i vestiti che aveva lasciato la sera prima sopra la sedia dentro all'armadio. La felpa, sporca per chissà quale motivo, fu costretto a infilarla nel cesto dei vestiti che uno di quei giorni avrebbe dovuto portato in lavanderia. Si tolse i jeans neri e il maglione bianco che aveva indossato per andare all'università e si mise dei vestiti più comodi. Si prese qualche minuto per giocare con i suoi amati gattini e dar loro da mangiare, prima di iniziare a studiare. Aveva la voglia sotto i piedi, ma se non voleva rimanere indietro era costretto ad aprire i libri.
«Bene, piccoli miei, adesso il vostro papà deve studiare» salutò in questo modo Doongie e Soonie, dando ad entrambi un bacio sul naso, quindi si alzò e si mise a sedere davanti al tavolo con un sospiro. Prese i libri di storia dell'arte e un quaderno per fare gli schemi e si mise al lavoro, alternando imprecazioni a sbuffi.
Dopo una mezz'oretta afferrò il cellulare e iniziò a girovagare su Instagram senza un preciso motivo, quando gli tornò in mente il ragazzo-scoiattolo. Entrò perciò nel proprio profilo fake (leeknow) e aprì la chat con quokka_. Rimase a fissarla per qualche minuto, rileggendo i messaggi della sera prima e mordendosi costantemente il labbro inferiore. Prese un profondo respiro e scrisse un semplice "ehy", per poi lasciare il telefono sul tavolo e riprendere a studiare con l'ansia che gli mangiava lo stomaco. Alla fine, non era riuscito a resistere alla curiosità.
Onestamente parlando non sapeva perché era così ansioso e nemmeno perché gli aveva scritto di nuovo. Forse per riempire la sua noiosissima giornata con qualcosa di interessante. Perché sì, non aveva paura ad ammetterlo, trovava quel ragazzo interessante. L'unica cosa di cui era consapevole era la propria volontà di scappare dalla vita che, come aveva detto Hyunjin senza nemmeno rendersene conto poco prima, era diventata misera. Minho era miserabile e patetico, senza nessuna certezza a cui potersi aggrappare, e si stava rinchiudendo sempre di più in se stesso lasciando fuori il mondo.
Il suono del cellulare gli fece alzare la testa da sopra i libri e lui lo afferrò velocemente, notando che a scrivergli era stato proprio il ragazzo-scoiattolo.
– 17:21 –
quokka_
attivo ora
ancora mi stressi?
sono nato per questo, scoiattolo ;)
senti, oggi non ho nemmeno la
forza di stare a sentire te che
parli. quindi, visto che non voglio
rovinarmi ancora di più la giornata,
ti scongiuro di smetterla di scrivermi.
vorrei tu non mi scrivessi mai, ma
se ci tieni così tanto a parlare con
uno sconosciuto (con me), ti prego:
non oggi.
giornata di merda?
la definirei proprio una giornata
che non dovrebbe nemmeno
esistere nel calendario.
be', ma chi ha detto che devo
rovinartela per forza? posso
provare a migliorarla :)
sto cercando di non imprecare
ma mi rendi le cose difficili.
su, mondo, quale altra rottura di
coglioni mi riservi oggi? ci manca
solo di ritrovarmi mio padre davanti
alla porta di casa e poi impazzisco.
tuo padre?
ecco, ho parlato troppo.
ciao.
daii, non andare via così! sono
triste poi :(
che me ne frega?
però continui a rispondermi hihi
so di fare un effetto particolare sulle
persone: è impossibile stare senza di
me
bella battuta, la prossima?
ehy!!
ora sono offeso però...
povera stellina.
non so se odiarti per questo tuo
carattere scorbutico o continuare
a sorridere come uno scemo perché
sei simpatico
che ne dici di lasciarmi in pace?
mi dispiace, ma è un no! preferisco
parlare con te che studiare
dai, dimmi una delle cose che ti ha
fatto arrabbiare oggi
quanto sei rompipalle.
intanto però continui a rispondermi :)
non ho di meglio da fare.
mh, ci crederò ;)
dai, dimmi qualcosa
va bene. un cazzo di coglione mi è
venuto addosso in corridoio e non si
è nemmeno fermato ad aiutarmi a
riprendere tutte le cose che mi ha
fatto cadere!
ma c'è di più.
quando gli ho urlato contro che
avrebbe potuto aiutarmi, mi ha
mandato a quel paese! ti rendi
conto?
già la mia giornata era iniziata male
ed ero nervoso per i cazzi miei, poi ci
si mette pure questo cretino.
che stronzo cazzo. ma tipo, prenderlo
per un polso e costringerlo ad aiutarti?
o, non lo so, cercarlo nei corridoi?
per fare cosa? piangergli davanti per il
nervoso? e poi andava di fretta e non
l'ho nemmeno visto in faccia.
poi, se fosse stato del secondo anno,
ci avrei fatto anche una figura di merda.
oh, MA IO SONO UN TUO HYUNG
sei al secondo anno di università?
sì! che minuscolo che sei! un mini
scoiattolo!
ma se nemmeno sai chi sono?
non importa, sei comunque piccolo
rispetto a me
e se fossi più alto di te? cosa
improbabile, ma magari sei nano
come il mio migliore amico.
sono alto 1,72, sempre che non mi sia
alzato. non ricordo quando mi sono
misurato l'altezza l'ultima volta se
devo essere sincero :)
okay, scherzavo.
oooh, quindi sei più basso di me?
adesso voglio sapere quanto sei alto,
forza
assolutamente no.
mmh, proverò a indovinare... 1,66?
non così tanto basso!
okay, allora 1,70.
nemmeno.
1,69!
visualizzato
ooh, sei scomparso da due minuti,
quindi ho indovinato! che piccolo
piccolo ci chiami il tuo gatto.
sì, i miei due gattini li chiamo sempre
piccoli e hanno anche la fortuna di
baciarmi, li amo ㅠㅠ
...non pensavo di averci azzeccato e
onestamente nemmeno che tu fossi
così sottone.
sono pieno di sorprese!
comunque pensavo, visto che siamo
due sconosciuti, perché non ci facciamo
delle domande per conoscerci meglio?
chi ti dice che io voglia conoscerti?
per favore! è giusto per passare un po'
il tempo :(
magari così facendo lasci da parte le
emozioni negative che ti rendono più
antipatico del solito. ti prego!!
ho detto di no, ma grazie per il pensiero.
adesso sto bene, puoi smetterla di
scrivermi.
sono felice che tu stia meglio ora! :)
ma comunque ti preeego! ci sono i
miei due gattini che ti stanno implorando
con gli occhi perché non vogliono vedermi
triste a causa tua :(
riesci a dire di no anche a loro?
...vai al diavolo.
facciamolo su.
a.a.
sono appena tornata dall'università e sono MORTA. volevo dirvi che questi capitoli sono molto introduttivi, ma spero che vi stiano piacendo!
grazie per leggere questa storia <3
sempre vostra,
giugiu
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