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La morte di Jeb, Andy e Praveen provocò una grande trauma a Kate, che quando venne dimessa dall'ospedale disse a sua madre di voler smettere di cacciare tornado. Il senso di colpa che provava era troppo forte. Aveva bisogno di cambiare aria, ogni volta che sentiva parlare di tornado le tornava in mente quell'episodio seguite dalle urla dei tre ragazzi. Proseguendo con gli studi sulla meteorologia, trovò lavoro a New York in uno degli uffici per il coordinamento e promozione delle ricerche riguardanti l'ambiente terrestre.
Un giorno mentre monitorava una probabile tempesta assieme a due colleghi, venne chiamata in una delle sale riunioni dove ad aspettarla girato di spalle c'era un uomo che guardava il panorama fuori dalla finestra.

<Salve, sono Kate. Come posso aiutarla?> disse appena entrò nella stanza
<Ciao Kate> disse l'uomo

Appena si voltò nella sua direzione si accorse che quella persona non era uno sconosciuto, ma era l'altro membro del loro gruppo che in quel giorno era riuscito a sopravvivere: Javi. All'inizio Kate non lo riconobbe visto il completo che indossava e il drastico taglio dei suoi folti capelli ricci. Erano passati ben cinque anni dall'ultima volta che lo aveva visto. Era passato a trovarla a casa sua a Sapulpa, ma poi lei era partita e non lo aveva più visto fino a quel momento.
Insieme uscirono dall'edificio per fare una passeggiata per le strade della grande mela.

<Ho provato a chiamarti diverse volte in questi anni> disse Javi mentre attraversarono la strada
<Le comunicazioni non sono il mio forte> rispose Kate alzando le spalle
<L'ho immaginato, sarai molto impegnata> ipotizzò lui quando entrarono dentro ad un bar <Durante il mio periodo nell'esercito ho operato con dei radar attivi a schiera chiamati "Par" che esaminano i missili>
<Ti sei evoluto> ammise Kate stupita
<In quel periodo continuavo a chiedermi se li potessimo puntare contro un tornado> proseguì Javi incuriosendo Kate
<Ma sono grandi quanto un palazzo, non mi sembra fattibile> rispose scettica la ragazza
<Fino ad ora. Di recente hanno ideato delle unità portatili molto piccole e ho messo le mani su qualche prototipo>

Javi all'improvviso si alzò e andò verso il bancone del bar per farsi dare tre piccole confezioni di plastica contenente del latte. Prese il bicchiere d'acqua che aveva da poco ordinato e lo piazzò al centro del tavolo in cui erano seduti, per poi mettere le tre confezioni attorno al bicchiere.

<Se le piazzassimo in questo modo potremmo avere un...> iniziò a dire il ragazzo
<Un radar tridimensionale> concluse la frase Kate rimanendo a bocca aperta
<Sarebbe il radar per tornado migliore di tutti i tempi> affermò convinto Javi <Con quel livello di dettaglio potremmo salvare delle vite>
<Questo è davvero incredibile> commentò Kate annuendo
<Lo so e tu sei l'unica persona che può farmi avvicinare ad un tornado per usarlo> ammise il suo amico
<Io non caccio tornado da un pezzo> lo avvisò Kate
<Andiamo, che cosa ci fai qui a New York seduta dietro ad un computer? La ragazza che conosco si infilerebbe dentro ad una tempesta mentre tutti gli altri scapperebbero> sottolineó Javi
<Io non sono piú quella persona> replicó la bionda scuotendo la testa
<Tu hai un dono. Io non posso fare questa cosa senza di te> dichiaró Javi sperando di averle fatto cambiare idea

Kate guardó l'orologio al polso e si rese conto che la sua pausa era terminata. Tiró fuori dalla tasca una banconota da cinque dollari e la diede al cameriere. Prese la borsa e salutó nervosamente Javi.

<Ti sei mai chiesta perché siamo stati noi due a sopravvivere?> le domandó quest'ultimo

Kate si bloccó sulla porta e si voltó a guardare Javi. Il ricordo di loro due assieme agli tre del gruppo fu come una coltellata al petto, era bastata una frase per farle rivivere tutto. Quella stessa domanda se l'era posta parecchie volte negli ultimi cinque anni senza mai trovare una risposta. Era per il suo esperimento se quel giorno si erano ritrovati nella traiettoria di quel tornado. Aveva sopravvalutato il fatto che potesse aumentare di potenza, aveva fatto male i calcoli. Nonostante madre natura sia sempre imprevedibile, non aveva mai smesso di sentirsi in colpa. Puó essere che anche Javi la possa ritenere responsabile, ma non glielo avrebbe mai detto in faccia.
Guardó negli occhi Javi un'ultima volta e poi uscí dal bar lasciandolo da solo, non sarebbe riuscita in quel momento ad affrontare quell'argomento.
Quella stessa notte non riuscí a chiudere occhio. Nei suoi incubi vide una versione di se stessa piú giovane mentre inseguiva i tornado. La voce nella sua testa di Jeb la fece svegliare di soprassalto l'indomani mattina, trovandosi la fronte tutta sudata e il respiro affannoso. Quando si rese conto che era solo un sogno, le arrivó un messaggio da parte di Javi in cui le aveva inoltrato un sito web dove parlavano di un recente tornado che si era abbattuto in Oklahoma provocando ben undici vittime. A seguire le mandó anche un audio in cui le chiese di raggiungerlo per lavorare con lui e la sua squadra per una settimana.
Fino a quel momento non aveva mai avuto nessuna intenzione di tornare a casa, ma vedendo la speranza negli occhi di Javi nel voler cambiare le cose con quei nuovi radar e le numerose chiamate di sua madre chiedendole di andarla a trovare, alla fine decise di accettare. Non poteva più nascondersi dal passato, era il momento di affrontarlo per poi andare avanti ed iniziare un nuovo capitolo della sua vita.
Due giorni dopo prese un aereo e atteró al "Will Rogers World Airport" di Oklahoma City, dove ad aspettarla fuori ci fu Javi che la accolse con un grande sorriso. Caricati i bagagli nel pickup aziendale, partirono per raggiungere il resto della squadra presso una stazione di servizio a pochi chilometri dall'aeroporto. Mentre raggiungevano la destinazione, passarono sotto ad un cavalcavia molto simile a quello in cui Kate si riparò in quel giorno, ma cercò di non far capire al suo amico che forse si stava pentendo di aver accettato di tornare.

<Mi ha sorpreso che tu abbia accettato> prese la parola Javi <Molto meglio del vecchio furgone, eh?>
<Come paghi per tutto questo?> le domandò Kate notando i diversi schermi presenti nel pickup e strumenti tecnologici
<Ho degli investitori. Sento che con questo progetto cambieremo le regole del gioco. Che c'è?> le chiese sentendosi osservato
<Nulla, è solo che non avrei mai detto che saresti diventato un imprenditore> ammise lei <Prima era una fortuna che mettessi i pantaloni>
<Beh che posso dire, ora sono una persona diversa> rispose lui sorridendo

Dopo qualche altro chilometro, raggiunsero la stazione di servizio dove si erano dati appuntamento con gli altri membri della squadra di Javi. Appena scesi dall'auto vennero raggiunti da un gruppo di uomini vestiti tutti con la stessa uniforme blu tranne uno, che si rivelò essere il partner in affari di Javi, Scott.

<Kate starà con noi una settimana, quindi preparatevi alla settimana dei tornado più estrema della vostra vita> prese la parola Javi dopo aver presentato la sua amica a tutto il gruppo
<E chiunque abbia un'app per il meteo da 10 dollari lo sa, dobbiamo precedere questo circo> intervenne Scott notando diversi gruppi di cacciatori di tornado non professionisti anche loro in partenza

Alle sue spalle Kate iniziò a sentire da lontano un rumore di clacson farsi sempre più vicino e quando si voltò in quella direzione, vide entrare nel parcheggio della stazione di servizio un fuoristrada di colore rosso seguito da un furgone e un caravan con il volume della radio ad alto volume. Quando il primo dei tre veicoli passò davanti a loro rallentò e il passeggero sbucò fuori dal finestrino con in mano un telefono.

<Ciao Storm Par, siamo in live su Youtube in questo momento, dite qualcosa!> esclamò il ragazzo moro inquadrandoli con la fotocamera
<Succhiamelo Boone!> gli rispose con tono minaccioso un collega di Javi
<Lascia perdere, non ne vale la pena> gli suggerì Scott mettendogli una mano sulla spalla
<Sorridete, la scienza è uno spasso!> disse a sua volta Boone mentre l'auto su cui era si stava spostando
<Chi sono?> domandò Kate incuriosita
<Cacciatori di tornado dell'Arkansas> le spiegò Javi <Vengono ogni anno quando inizia il periodo dei tornado, ormai tutti ci conosciamo>
<Bifolchi con un canale YouTube> specificò Scott scuotendo il capo

Quando il fuoristrada si fermò, una folla di persone andò verso quella direzione urlando e la situazione peggiorò quando il conducente aprì la portiera. Dall'auto uscì un uomo che avrà avuto qualche anno in più di Kate vestito da cowboy e sfoggiando un sorriso smagliante a tutti i fan che in quel  momento lo stavano acclamando. Kate rimase colpita da lui, ma non lo diede a vedere. Era lì solo per dare una mano a Javi con il suo progetto, non voleva avere nessun tipo di distrazione.

<Se lo avverti...> gridò l'uomo facendo un pausa
<Inseguilo!> terminarono la frase le persone presenti
<Ho detto, se lo avverti...> ripeté lui alzando ancora di più la voce
<Inseguilo!> esclamò di nuovo il pubblico urlando
<Lui è Tyler Owens, si fa chiamare il domatore di tornado> le raccontò Javi
<Un tantino fanatico> rispose lei

Circondato da fan e seguaci del suo canale YouTube, Tyler iniziò a firmare autografi su delle magliette, cappellini, foto sue e guardandosi attorno notò che quelli della Storm Par lo stavano osservando e gli mandò un saluto toccandosi il cappello da cowboy.
Non volendo dare più attenzione a Tyler, Javi andò a prendere il suo tablet per mostrare a Kate tramite un radar le celle temporalesche presenti nella zona dove si trovavano in quel momento. Kate iniziò ad osservare lo schermo con attenzione i minimi dettagli per poter decidere da che parte andare, ma sentendosi gli occhi addosso dell'intera squadra e non volendo sbagliare, andò un attimo nel panico.

<Ammetto che è passato tanto tempo, forse è meglio se all'inizio guardo voi> propose lei un po' agitata
<Tranquilla ce la farai!> la rassicurò Javi facendole l'occhiolino <Siamo in partenza, quindi sistemate gli ultimi preparativi e poi si inizia!>

Kate tenendo d'occhio sempre il radar sul tablet, iniziò a camminare nei paraggi del parcheggio alzando di tanto in tanto gli occhi verso il cielo per osservare le nuvole scure in lontananza. Sentì dei passi andare nella sua direzione, pensò che fosse Javi.

<Allora, da dove vieni?> disse Tyler togliendosi gli occhiali da sole
<New York> rispose lei mentendo
<Hai fatto un bel viaggio, ragazza di città> proseguendo lui cercando di flirtare <Lavori per la Storm Par?>
<Tyler, sappiamo quale temporale inseguiremo?> chiese un uomo con gli occhiali vestito un po' troppo elegante per essere un cacciatore di tornado
<Chiediamolo a...> gli rispose indicando la ragazza appena conosciuta
<Kate> rispose lei ignorando il cowboy
<Ciao Kate, io sono Tyler> disse lui tendendole una mano
<E io sono Ben. Sono un reporter, sto scrivendo un pezzo sui cacciatori di tornado> prese la parola l'altro uomo con un forte accento inglese <Tyler mi porta con lui>
<Mi ha promesso che scriverà solo cose belle su di me> intervenne Tyler appoggiandogli una mano sulla spalla
<Buona fortuna> pronunció la ragazza muovendosi per tornare dal suo gruppo
<Aspetta, non ci hai detto da che parte andare> la chiamó Tyler <Da quello che vedo a ovest c'é il doppio delle possibilità, a est alto rischio alta ricompensa>
<Insegui la ricompensa oppure Ben potrebbe annoiarsi> gli suggerí Kate guardando i due uomini
<Con me di solito non ci si annoia> la rassicuró il cowboy facendole l'occhiolino
<Due celle a ovest lottano per lo stesso afflusso, si annulleranno> rispose la biona a Ben ignorando la battuta di Tyler <Questa qui a est ha il cielo tutto per sé. Umidità, rotazione del vento, instabilità, tutti ingredienti per dare a Ben un grande show>
<La ragazza di città ci sa fare> ammise con stupore Tyler vedendo la ragazza allontanarsi da loro <Ho detto che la ragazza di cittá ci sa fare!>
<Grazie!> rispose Kate al complimento voltandosi nella sua direzione <Forse un giorno saró anche io una domatrice di tornado>

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