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Capitolo 5

NICOLE

Appena la signora Collins mi raggiunge, dopo aver sistemato la propria uniforme, ci dirigiamo al bar dell'ospedale. L'infermiera si rivolge ad una ragazza che serve al bancone, Lily se non ho capito male e mi raggiunge all'unico tavolo libero che ho trovato in sala. Uno un po' decentrato, di fianco alla finestra che affaccia sul giardino adiacente.

Verso due cucchiaini di zucchero nella tazza e inizio a mescolare lasciandomi andare ai miei pensieri. Questo finché la mano pallida della signora Collins non si poggia sulla mia.

"Quel ragazzo deve darti davvero un gran da fare" mi dice accompagnando le sue parole con un sorriso gentile.

"Deve averne conosciuti tanti di ragazzi come lui"

"Ho conosciuto tanti ragazzi in difficoltà; alcuni erano drogati, altri dei veri e propri delinquenti ma il tuo Louis è un bravo ragazzo nonostante mi dia un gran da fare"

"Non lo giudica per la vita che fa?"

"Si vede dal suo sguardo che non è cattivo e da quanto ho potuto capire parlando con sua madre e con quel bel giovanotto, Liam, se non ricordo male.. - fa aggiustandosi la montatura degli occhiali sul naso- sono state le vicissitudini della vita a portarlo sulla cattiva strada."

"Lo penso anche io. E' per questo che mi sono innamorata di lui"

"Si vede che lo ami, altrimenti non avresti trascorso notte e giorno al suo fianco e non saresti venuta qui stamattina. Quindi dimmi, perché lo vuoi lasciare?"

"Lei.. come.." provo a chiede senza nascondere lo stupore nella mia voce.

"E' difficile far finta di niente quando c'è un ragazzo che urla come se gli stessero strappando il cuore". Con queste parole risponde alla domanda che io non sono riuscita a formulare.

"Oh". E' tutto quello che esce dalle mie labbra anche se in realtà vorrei chiederle se sto sbagliando, se lei si sarebbe comportata come me, cosa dovrei fare.. "Io lo amo ancora ma non so se sono abbastanza forte per tutto questo". Finalmente riesco a parlare.

"Non sono nessuno per dirti quale sia la cosa giusta da fare, bambina mia. L'esperienza, però, mi ha insegnato che fuggire dai propri sentimenti non serve a nulla perché prima o poi loro ti raggiungono, ti trovano e si insediano dentro di te più forti di prima"

"Quindi dovrei rimanere con lui nonostante tutto?"

"Io non conosco la vostra storia. Se tu stai così male vuol dire che a lui ci tieni. Se lui è stato così irritante con tutto il mondo ma appena ti ha visto si è tranquillizzato vuol dire che ci tiene. Trai da sola le conclusioni"

"Il fatto è che la mia testa mi dice che stare lontani è la cosa giusta però stare senza di lui non è stare bene"

E da qui le racconto tutta la mia storia: le dico di mio padre, dell'incidente, di mia madre e di mio fratello, di Louis, di sua madre e delle sue sorelle, di Liam, Harry, Niall e Mark, di Logan e di tutto il resto.  Le racconto del primo incontro con Louis, delle sue visite davanti alla mia scuola, del nostro primo bacio, dei nostri litigi, dell'equilibrio che siamo riusciti a creare a stento; le dico del suo viaggio in Irlanda e dell'incontro con Logan, di come mi sento quando Louis mi stringe e di come il cuore sembra volarmi via dal cuore quando gli sono vicina. Non dimentico di dirle di quanto Louis sia legato alla sua famiglia e ai suoi amici, del fatto che si butterebbe giù da un ponte pur di salvarli e di tutte le emozioni che mi ha dato, di come i suoi occhi brillassero quando gli ho detto che lo amavo per la prima volta e di come mi sono sentita speciale quando lui lo ha detto a me. E' vero che alcune volte è più facile raccontare la propria storia, i propri problemi e i propri segreti ad uno sconosciuto piuttosto che a qualcuno che si conosce da una vita. E' stato liberatorio poter parlare senza freni e senza la paura di poter deludere o ferire qualcuno. La signora Collins mi ascolta senza mai interrompermi, tenendo costantemente la sua mano sulla mia; annuisce quando alzo lo sguardo verso di lei cercando sostegno e mi sorride quando accenno a qualche particolare divertente. Alla fine quando non ho altro da aggiungere prendo un sorso di the visto che ho la bocca ormai secca.

"Non pensavo che una persona così giovane potesse avere una storia così complicata" esordisce sorridendomi. "Se potessi riascoltare quello che mi hai raccontato ti renderesti conto di quanto è forte il tuo amore nei confronti di quel ragazzo e capiresti da sola che non potresti fare a meno di lui. Non dico che si sia sempre comportato bene ma il fatto che si prenda cura della sua famiglia e che sia riuscito ad innamorarsi, dimostra che ha un cuore buono. Allora perché non gli credi quando ti dice che cambierà vita?"

"Perché già il fatto che lui mi dica che lo farà solo dopo essersi vendicato, mi fa dubitare. Se ha davvero intenzione di porre fine a questa vita dovrebbe farlo in modo netto, magari rinunciando al suo orgoglio per una volta"

"Devi capire che stiamo parlando di un ragazzo e i ragazzi di solito impiegano più tempo anche per capire le cose più ovvie. Non ti avvilire e porta pazienza ma soprattutto non rinunciare a quello che ti rende felice".

Le sorrido, grata per il tempo che mi ha dedicato, e mi alzo portando le tazze, ormai vuote, al bancone. Quando torno al tavolo, saluto in modo affettuoso la signora Collins che mi dice di tornarla a trovare quando voglio e capisco che, implicitamente mi sta chiedendo di tornare a trovare Louis. Ci penserò.

LOUIS

Non sono contento di com'è andato l'incontro con Nicole ma sono troppo confuso per pensare lucidamente. Probabilmente è colpa dei medicinali. Mi sento così confuso che, senza pensarci, mi lascio andare ad un sonno privo di sogni. Quando mi sveglio, volto lo sguardo verso la finestra e noto che è notte. Scorgo due ombre che parlano tra loro: una è Harry -la sua chioma riccia è inconfondibile- mentre l'altra è Liam.

Prima che io possa dire qualcosa, la porta della stanza si apre ed entra Niall che con un braccio regge la stampella e con l'altro una serie di sacchetti.

"Ho portato uno spuntino visto che dobbiamo aspettare che il bell'addormentato si svegli.

"Oh che ci hai portato di buono?" Chiede Harry.

"Per voi non ho nulla. Questo è il mio spuntino; potevate dirmi di comprare qualcosa anche per voi" afferma stringendo la presa attorno ai sacchetti.

"Sei un pozzo senza fondo" gli dice Harry ma si sente il sorriso nella sua voce.

Prima che Niall possa rispondere, mi faccio vivo.

"Ehi ci sono anche io qui" dico con una voce più roca di quanto vorrei.

I miei amici si avvicinano al letto e sui loro volti si schiude un sorriso.


"Volete dirmi che è successo una volta per tutte?" Chiedo quando mi sono stufato di essere osservato come se fossi un essere soprannaturale.


Niall guarda Harry che con un'alzata di spalle si rivolge a Liam che, dopo aver alzato gli occhi al cielo, guarda me.

"Mark ci ha teso un'imboscata. Era d'accordo con Thomas e voleva farci fuori. Ormai i suoi clienti si fidano più di noi che di lui e quel cazzone ha ben pensato di eliminare il problema alla radice. Thomas voleva ucciderti e lui voleva toglierci di torno senza sporcarsi le mani. fai due più due".


"Come siamo arrivati qui?"


"Josh aveva il compito di verificare che tutto fosse andato secondo i piani e che noi fossimo davvero tutti morti ma non ha avuto abbastanza fegato e ha fatto una chiamata anonima alla polizia comunicando dove ci trovavamo e cosa stava succedendo. Thomas e i suoi uomini sono scappati non appena hanno sentito le sirene della polizia e noi siamo stati portati qui. I poliziotti sospettano del nostro coinvolgimento ma non hanno prove. Noi non abbiamo sporto denuncia contro nessuno e abbiamo dichiarato che non conoscevamo i nostri aggressori né i motivi che li hanno spinti a farci questo. Ancor prima che tu ti svegliassi, hanno chiuso il caso. Puoi immaginare quanto sono interessati alle storie di gang e della gente di periferia"


Sento la rabbia ribollirmi nelle vene. E' assurdo che una persona di cui mi fidavo abbia cercato di farmi fuori. Mark mi ha aiutato quando ero solo un ragazzino con troppe responsabilità. Certo, non lo ha fatto nel modo più giusto ma mi ha dato la possibilità di mantenere la mia famiglia quando mia madre non riusciva a trovare lavoro. Non pensavo di essere più di un semplice dipendente per lui. ma speravo di avere la sua fiducia e la sua lealtà.


Non vorrei far altro che vendicarmi e porre fine alla sua miserabile vita facendolo soffrire come lui voleva fare con me però poi penso a Nicole e al fatto che se dessi retta al mio istinto alla fine la allontanerei ancora di più.


"Cosa avete intenzione di fare?"


Niall guarda verso il suo piatto giochicchiando con una patatina. Harry si sposta verso la finestra guardando fuori e Liam toglie le mani dalle tasche e mi guarda dritto negli occhi.


"Io so già cosa voglio fare. Ho preso la mia decisione" E senza bisogno che me la comunichi, so che è la stessa che ho preso io



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