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Cap. 6 - La figlia di Jude Sharp


Nota dell'autrice:
Sono tornata!! *vede torce e forconi puntati su di lei* chiedo scusa per la lunghissima assenza
Potrei urlare dalla felicità...
Grazie per le 4000 visualizzazioni!! Mai avute così tante per una storia♡♡
Spero il sesto capitolo vi piaccia!!
Mi scuso con tutti quanti per averci messo così tanto, ho avuto un serio blocco dello scrittore e per "allontanarlo" ho dovuto abbandonare un po tutto dedicarmi a qualcos'altro (disegni e compiti d'esame, 72 su 100 non male xD e problemini in famiglia) anche se non mi hanno aiutato molto.
Piuttosto devo ringraziare @Esmy_The_Killer per avermi dato molte idee. ARIGATO!
Basta non vi rompo più xD
Vi lascio al nuovo capitolo finalmente ;)

**************************************

Il giorno dopo la partita, tutta la squadra della Raimon venne invitata nella sede della Royal Academy.
Alle porte della Royal trovarono David Samford e proprio lui li accompagnò all'interno. Imboccarono un paio di corridoi e infine l'ascensore, che li portò in un'ala a loro sconosciuta della scuola.
-Allenatore Travis!- tutta la squadra era felicissima di rivedere il loro ex allenatore ma Mark e Alexandra lo sembravano di più guardando gli altri uomini seduti intorno ad un grande tavolo oltre l'allenatore della Royal, Jude Sharp.
-Hillman, Firewill e c'è anche lei Signor Raimon! Ci siete davvero tutti!!- anche la signorina Celia lo era e a quanto pare c'era qualcosa di positivo in ciò.
-Vi do il benvenuto nella base segreta della Royal Academy!- Annunciò l'allenatore Sharp -Come vedete, in questo tavolo ci sono tutti i membri della Resistenza.- continuò.
-La Resistenza?..-
-Dovete sapere che la Resistenza è un movimento da noi creato per liberare il calcio dal Quinto Settore e per fare ciò, vogliamo chiedervi di collaborare con noi.- disse Sharp.
-Jude! Perché non me lo hai detto subito?!- protestò Mark.
-Scusami ma avevo bisogno dell'anonimato per scoprire gli infiltrati nella Royal e la partita di ieri è stata fondamentale per rintracciarli.-
-Capisco..-
-Scusi allenatore Sharp, ci avete chiesto di collaborare ma.. Non mi è chiara la nostra posizione nel movimento…- domandò giustamente Riccardo.
-Noi della Resistenza, vogliamo che Alex Zabel cada dalla sua attuale posizione che il signor Hillman venga eletto Imperatore al posto suo, così che il calcio sia libero. Finora nessuna squadra tranne la vostra si è ribellata al suo controllo
E visto che l'elezione si terrà durante il Cammino imperiale, il calcio è la nostra unica via per vincere.- spiegò.
-In poche parole non dobbiamo permetterci di perdere nessuna partita fino alla finale.- disse Alexandra.
-Esattamente.-
-Io ci sono! Il calcio è lo sport che amo di più al mondo e non permetterò al Quinto Settore di vincere!- disse sicuro Arion.
-Ci sono anch'io! Contate pure su di me!- si unì JP.
-Beh, credo che non abbiamo altra scelta no?- sorrise Adè
-S-si ma quelli ci faranno a pezzi…- disse intimorito Eugene.
-Allora noi reagiremo!- Vivian prese le mani al ragazzo e mise su un sorriso che lo convinse senza troppi ripensamenti.
Tutta la squadra si convinse e i sorrisi di Mark, Alexandra e Clelia lo confermarono ancora di più.
Poco dopo, tutta la squadra venne accompagnata da David e il capitano della Royal a vedere gli allenamenti della squadra ma la voce dell'allenatore Travis fermò alcuni componenti della squadra.

Si stava allenando duramente, adorava moltissimo il calcio, ma non quello del Quinto Settore, amava quello vero.
Non poteva sopportare che il calcio fosse regolamentato e ancor di più che nessun giocatore potesse dare il meglio nelle partite. No, avrebbe combattuto fino allo stremo delle forze pur di avere indietro il calcio a cui tutti aspiravano.
Si preparò a sferrare un colpo al pallone ma un ragazzino dai capelli simili a due vortici gliela rubò.
-Giochiamo?- le sorrise mentre palleggiava con la sfera ma non gli diede risposta. Preferì riprendersi la palla e disse -Fatti da parte.- e lanciò la sfera in porta con una potenza strabiliante.
-Però! Sei davvero brava! Come ti chiami?? Io mi chiamo Arion!-
-Non mi interessa.- rispose secca la ragazza mentre se ne andava per non sentire altre parole da quel tipo -Spostatevi.- disse al gruppo davanti a se ma un ragazzo dai capelli verdi e la carnagione scura gli si parò davanti.
-Chi ti credi di essere ragazzina!-
-Nessuno, voglio solo passare.- disse e in tutta risposta, lui cercò di prenderla per il colletto ma l'altra si spostò leggermente mentre l'altro perse l'equilibrio quasi cadendo.
-Mi stai prendendo in giro!?-
-Per niente.- ghignò la ragazza.
-Esmy, ora basta.- la richiamò David e lei annuì obbedendo.
-Ma quanto siamo servizievoli!-
-Anche tu Michael, basta così!- lo richiamò Samguk.
Esmy preferì andarsene e lasciare il gruppo hai suoi affari, se cosi poteva pensare di loro. Sapeva benissimo che erano della Raimon ma non poteva ancora dare un giudizio concreto sui suoi futuri compagni di squadra.
Imboccando un corridoio a caso notò delle figure uscire da una porta, si nascose dietro un muro e osservo gli individui.
"Ma quello… c'è anche Mark! E anche…" Non appena vide una ragazza dai lunghi capelli neri intrecciati uscì allo scoperto andandole incontro.
-Vivian sei proprio tu??-
-Esmy? Che sorpresa! Ti trovo in gran forma!- erano anni che non si incontravano e anche se si erano conosciute solo una volta, si instaurò una sintonia che nessuno sarebbe stato in grado di spezzare.
-Si ma…- Esmy rivolse uno sguardo serio all'allenatore Sharp -Papà! Non mi avevi detto che c'era anche lei!-
-Papà?- Mark più perplesso che mai guardò stupito prima la ragazza e poi il suo amico Jude.
Lei aveva i capelli castani legati in una coda di cavallo, una ciocca bicolore che dal biondo passava velocemente all'azzurro, la ciocca le copriva l'occhio destro ma anche con un solo occhio scoperto si poteva capire quanto accesi fossero i suoi. Brillavano di un azzurro intenso con una leggera sfumatura viola.
No, non poteva essere davvero sua figlia.
-Jude, non mi avevi mai detto di avere una figlia!-
-L'ho accennato eccome ma come al solito non ascolti..-
-E quando?!-
-Ehm.. Mark…- si intromise sua sorella -Guarda che lo aveva detto proprio ieri…-
-E quando?-
Questa volta si intromise Celia -Ieri, quando ci ha fermato per dirci di venire qui…-
L'uomo ci pensò su per un po' e poi gli venne in mente -Ah è vero!-
-Non sei cambiato di una virgola…- sospirò Jude.
-Sbaglio o volevi dirci qualcosa al riguardo?- si ricordò Alexandra.
-Giusto. Mark, saresti disposto a prenderla nella tua squadra?- chiese.
Mark guardò un momento la giovane e in seguito sorrise come suo solito -Certamente!-.
Poco dopo, la squadra raggiunse il loro allenatore e salendo sul pullman quasi tutta la squadra si fermo alla vista della ragazza dal ciuffo azzurro.
-Tu che ci fai qui! Vivian perché parli con quella!- esclamò Michael con i nervi a fior di pelle.
-Datti una calmata! E poi ho un nome!- rispose -Mi chiamo Esmy Sharp e da oggi farò parte di questa squadra.-

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