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Mancanza

19/11/839

Levi pov

Arrivammo al quartier generale del corpo di ricerca su un carro: era un vecchio castello rimesso in sesto per ospitare una legione.

Scendemmo e una recluta di nome Auruo, ci accompagnò nei dormitori. «di qua c'è il corridoio per le stanze femminili» disse indicando destra «mentre a sinistra ci sono le camere maschili, dove dormirete voi» ci accompagnò nella stanza, che puntualmente era piena di polvere: non potevo tollerare un simile scempio.

«scusa ma pulite qui?» lui mi guardò stranito «si...ogni tanto» rispose con fare scocciato «bene, io mi rifiuto di dormire qua dentro finché ogni grammo di sporcizia non sarà eliminato quindi portami dei prodotti per la pulizia» dissi allungando la mano verso Auruo

«m-ma che problemi hai...» sembrava quasi spaventato «senti brutt-» Farlan intervenne interrompendomi «non è che gentilmente potresti portarci degli spolverini? Il mio amico qua è un po' fissato» disse l'ultima frase quasi sussurrando...la mia non era un' ossessione!

Odiavo lo sporco, che c'era di male?! «bah...come ti pare» rispose quello uscendo e tornando poco dopo con degli stracci e due spolverini «grazie Auruo» «tsk...che tipo» dissi mentre usciva «adesso zitto e inizamo a pulire».

Dopo poco, grazie alle mie grandi abilità di pulitore supremo, la stanza fu pulita anche negli angoli più difficili. «contento?» «già» Farlan scosse la testa, qualcuno bussò alla porta, entrando poi senza il permesso

«ciao! Sono Hanji Zoe ma potete chiamarmi solo Hanji!» era una ragazza bruna con un paio di occhialetti sulla testa, ma che sembrava non portare mai; aveva un'aria perennemente entusiasta, forse era anche inquietante, ma non mi interessava la sua esistenza

«visto che entrambi i nomi mi fanno schifo ti chiamerò quattrocchi, che è più appropriato» le risposi, lei non sembrò farci caso, ebbe il coraggio invece di aggiungere «tu sei Farlan giusto? E tu invece sei Levi...accipicchia ma sei basso...» disse squadrandomi dalla testa ai piedi, strinsi i pungi: odiavo chi commentava mia altezza, solo (t/n) poteva farlo, nonostante fosse poco più bassa di me

«ehm Hanji...forse faresti meglio a darci un taglio, lui non sopporta chi lo prende in giro per la sua statura» suggerì Farlan, saggiamente dico io, alla tipa «ok ok...ma non fare lo scontroso» si rivolse a me. In risposta, la mandai fuori dalla stanza a calci «sei leggermente indisposto verso la socializzazione Levi» constatò Farlan «esattamente».

26/11/839

Ci svegliammo alle sei come stabilito dalle regole e andammo a fare colazione in mensa. Verso quell'ora non c'era praticamente nessuno, finalmente potevamo stare in pace per un po; quel giorno ci sarebbe stata la "prova" che io e Farlan avremo dovuto fare per dimostrare le nostre capacità nell'uso del movimento 3D.

Presi il necessario per farmi un tè nero. «come credi se la stiano passando Isabel e (t/n)?» chiese di punto in bianco Farlan. Risentire il suo nome mi faceva male al petto, era passata una sola settimana e già mi mancava. «non so, spero siano riuscite a salvarsi...oggi c'è il giornale, speriamo di non leggere i loro nomi scritti su un articolo» dissi trovando improvvisamente interessante la mia tazza di tè «già...» ci fu una pausa di silenzio «Levi» «mh?» «secondo te...si insomma...secondo te è giusto quello che abbiamo fatto?» girai il liquido scuro nella mia tazza senza però berlo

«non lo so Farlan...non so niente! È stata una decisione presa al volo e non ho pensato tanto a quanto avrebbero potuto soffrirci, quanto al desiderio di salvarle...mi sento una merda capisci?! Se non fosse per la mia testardaggine adesso saremo in casa non qui» dissi quasi urlando «non devi sentirti così, credo che avrei fatto la stessa cosa. Poi l'hai anche ammesso! Dov'è il vero Levi? So che sei lì rispondi» disse scherzosamente lui «Farlan...non ho più sette anni» lo rimproverai «noioso» scossi la testa.

Quando finimmo di mangiare, andammo fuori per aspettare i nostri superiori. «bene, salite sugli alberi e al mio via inizierete la prova! Tutto ciò che dovete fare sarà colpire le sagome di giganti, sparse per la foresta, sulla collottola; ovvero il loro punto debole. Tutto chiaro?» disse Erwin, mi presi la comodità di chiamarlo come volevo «si» rispose Farlan, io mi limitai a salire all'albero e tenermi pronto.

«VIA»
Partii a razzo zigzagando tra gli alberi. Avvistai due sagome vicine, andai verso di loro. Fino a quel momento non avevo mai utilizzato le lame insieme all'attrezzatura, non avevamo bisogno di uccidere nessuno per rubare, a parte qualche caso speciale.

Impugnai le lame nel mio modo: una tenuta normalmente mentre l'altra rivolta indietro. Sentii urlare «COSA FAI?! NON È COSI CHE SI IMPUGNANO LE LAME ACKERMAN» non riconobbi la provenienza della voce, intanto vidi la quattrocchi saltellare «IL GIGANTE LO AMMAZZO IO E LO FACCIO COME VOGLIO» detto questo, quando fui abbastanza vicino alla sagoma girai su me stesso e colpii la collottola alla massima velocità e con un taglio netto e preciso. Stessa cosa feci con gli altri manichini. Io e Farlan scendemmo all'albero, tutti mi guardavano sbalorditi. «FANTASTICO» esclamò la bruna «sta' zitta quattrocchi» la rimproverai. «bene, davvero impressionante. Potete andare a pranzo» ci congedò Erwin.

Entrando in mensa sentimmo dei mormorii, tutti erano riuniti al centro della stanza, intorno a un tavolo. Ci avvicinammo per vedere cosa stesse succedendo, tutte le reclute stavano leggendo l'articolo di un giornale «date qua mocciosi» dissi a quel gruppo di idioti «ehi ma chi ti credi di essere?» visto che non volevano darmi il giornale, lo presi da solo. «ma guarda te questo?! Ma che vuole?» sentii borbottare «scusate, dopo ve lo ridaremo» si scusò Farlan.

Iniziai a leggere l'articolo in prima pagina; mi si fermò il cuore quando lessi scritti i nomi di (t/n) e Isabel.

Ieri mattina, il Corpo di Ricerca è riuscito a catturare le due famose criminali della città sotterranea (t/n) (t/c) e Isabel Mangolia. Adesso che tutti e quattro i malviventi sono stati arrestati, si è constatata la forte diminuzione di furti nella città. A quanto ci rivela il Capitano Smith, gli altri due criminali, che adesso fanno parte della Legione Esplorativa, hanno mentito sulla reale posizione delle complici.

Io e Farlan ci guardammo. «di sicuro avranno architettato qualcosa...non è da loro farsi prendere cosi, soprattutto da (t/n)» disse lui confermando i miei sospetti «speriamo almento che le trattino come noi, nel senso che le facciano entrare nella legione» continuò il biondo.
Un altro articolo sempre su di loro diceva:

Sempre ieri, è avvenuta la riunione tra il Comandante Pixis del Corpo di Guarnigione e il Capitano Smith del Corpo di Ricerca, per decidere le sorti delle due malviventi, queste sono le parole che il Comandante ci ha rivelato riguardo alla decisione:"Io e il Capitano Erwin abbiamo deciso di spedire le due criminali nella zona del Wall Maria per sette mesi a dissodare i terreni. Mi sono assunto personalmente la responsabilità su di loro. Questo periodo lo consideriamo come un modo di "scontare" la loro pena. Successivamente a questi mesi, ci riuniremo di nuovo per discutere della loro sorte. Questa sarà una punizione alquanto lieve in confronto a quella che avrebbero dovuto subire per i loro reati ma, vista la loro presunta grande abilità nell'uso del 3DMG esse potrebbero essere d'aiuto nel Corpo di Ricerca e questo le ha aiutate a diminuire la loro pena in quanto c'è bisogno di nuove reclute particolarmente dotate nella Legione" Queste sono le parole del Comandante dopo la riunione. Ci ha anche rivelato che il carro in partenza per il Wall Maria è partito stamattina all'alba. Il popolo spera che le malviventi si prendano ciò che si meritano.

Mi si fermò il respiro per qualche secondo. Strinsi la carta del giornale tra le mie mani fino ad accartocciarla tutta. Ero furente. Farlan sembrava più dispiaciuto che arrabbiato.

Come potevano aver fatto dei favoritismi con noi e aver trattato in quel modo loro? «io vado in stanza Farlan» dissi stringendo i pugni «ehi Ackerman, sembra che le vostre amichette avranno un bel lavoro da fare» disse sghignazzando una delle reclute di prima «finalmente avranno ciò che si meritano, anche voi avreste dovuto fare la loro fine» continuò un altro, mi trattenni dal tirargli un pugno «poi quella (t/n) (t/c)...secondo me non è poi cosi brava a usare il movimento 3D...magari sa a malapena agganciare l'attrezzatura» iniziarono tutti a ridere.

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, mi tirai su le maniche e mi avventai contro quello che aveva parlato; gli tirai un pungo in faccia e lo stesi con un calcio nello stomaco. Nessuno poteva offendere (t/n) in mia presenza. «adesso cos'hai da dire eh?! Ti piace ancora sfottere la mia ragazza?» gli dissi tirandogli un altro pugno.

Le parole mi erano uscite dalla bocca senza il permesso del cervello, avevo parlato d'istinto. Dopotutto potevo ringraziare solo quello se ero riuscito a baciarla quel giorno. Vidi la faccia stupita e compiaciuta del mio amico e di tutti i presenti.

Strinsi più forte la presa sul colletto della sua camicia «eh ehi Levi! Vacci piano!» Farlan mi separò da lui tenendomi per le braccia «basta cosi» «tsk...lasciami so controllarmi» mi staccai dalla sua presa e mi spolverai con le mani le parti in cui la camicia si era raggrinzita. «io lo sapevo che era un violento» «poteva ucciderti, secondo me ci vuole tutti morti qui!» «o forse stanno architettando un piano per prendere il controllo della legione» sentii questi stupidi mormorii. Teste di cazzo.

Me ne andai sbuffando verso camera mia, quando venni fermato da Farlan «ti ho sentito prima...» «prima quando?» chiesi fingendo di non sapere «Levi so che ricordi benissimo! quando hai definito (t/n) la tua ragazza!» disse quasi urlando «zitto coglione» «sisi. Ma...davvero la consideri tale?» mi disse guardandomi negli occhi, erano di un azzurro più chiaro quel giorno

«io...avrei voluto. Ma per colpa di queste faccie di culo non posso stare con lei e ora devo aspettare altri SETTE FOTTUTI MESI! SAI QUANTI SONO?!» finii per urlare, lui mi trascinò in camera nostra «PER DI PIÙ A DISSODARE I TERRENI D'INVERNO NEL WALL MARIA...IN QUELLE CONDIZIONI POTREBBERO ANCHE MORIRE LO CAPISCI FARLAN?!» «Levi ora calmati...ricorda che la tua ragazza, non vedevo l'ora di dirlo, è più forte di quando lasci trasparire» mi mise le mani sulle spalle «si ma tutti hanno un limite» «anche a me manca Isabel e ho paura per lei, una fottuta paura cieca che le possa accadere qualcosa. Ma se prima non saremo forti per noi stessi e pronti per andare avanti...non lo saremo mai anche per loro» concluse guardandomi in attesa di una risposta.

L'unica cosa che riuscii a dire fu «lei mi manca, mi manca terribilmente e se non dovesse tornare...morirei dentro e fuori...ancora»

Narratore pov

Flashback

L'uomo si avvicinò alla loro cella. Era piuttosto vecchio per essere un comandante, secondo (t/n), ma si vedeva ancora sotto quelle rughe, il ritratto di un guerriero. «io sono il Comandante Pixis, dal corpo di Guarnigione. Abbiamo deciso la vostra sorte.» si prese una piccola pausa «da adesso in poi siete sotto la mia responsabilità e per sette mesi a partire da domattina sarete mandate nei pressi del Wall Maria a dissodare i terreni adiacenti.» (t/n) strinse i denti, non era quello che voleva! Isabel si lasciò sfuggire una lacrima «e-e al termine dei sette mesi?» chiese quest'ultima «sarà fatta una nuova riunione per decidere come procedere. Adesso mi congedo» poi se ne andò. La promessa di (t/n) fatta a se stessa anni fa fu spezzata ancora; infatti la (c/c) si accasciò sul lurido pavimento della cella piangendo tutte le lacrime represse in quegli anni difficili.

(T/n) pov

27/11/839, pressi del Wall Maria

Ci fecero salire su una carrozza per detenuti la mattina dopo. Fu un viaggio lunghissimo: più di due giorni e mezzo. Il Wall Sina non era un territorio molto grande, solo i nobili vi abitavano ed era lì l'entrata per la città sotterranea.

Il viaggio fu si molto lungo, ma per me fu bello. Nonostante sapessi a che condizioni andassi incontro, per quel poco che mi era possibile, insieme a Isabel, rimasimo tutto il viaggio con la testa sporta in avanti per vedere meglio il paesaggio. Avevo un vago e lontano ricordo del mondo "di sopra" ma non mi ricordavo fosse cosi bello!

Gli alberi dalle loro enormi chiome di diverse sfumature verdi, i ruscelli e i fiumi dalle acque cristalline, le montagne che si ergevano imponenti con una cima tanto alta che pensai potessero toccare il cielo. Vidi gli uccellini e sentii il loro cinguettio, le nuvole che sembravano cosi vicine e soffici, quando in realtà erano lontane e fatte di aria condensata.

Poi, quella notte, alzai la testa e rimasi estasiata: un tappeto nero pece che ospitava migliaia e migliaia di stelle. La luna mostrava solo uno spicchio della sua reale forma ma rifletteva tanta luce che quasi potevo vedermi le mani. Tutto ciò mi lasciò sbalordita e mi diedi un pizzicotto più volte per essere sicura di non star sognando. Non avevo mai visto nulla di più bello...togliendo Levi.

Non riuscii a rimanere sveglia tutta la notte, il sonno e la stanchezza prevalsero su di me e mi addormentai. Feci un sogno strano, ma al mattino ricordavo poco e nulla, cosi lasciai perdere.

Arrivammo nel Wall Maria quando il sole era alto nel cielo, proprio sopra le nostre teste. Faceva già un gran freddo ed era solo novembre, il fiato si congelava in piccole nuvolette e la brina dominava il paesaggio anche a quell'ora.

Ci fermammo in uno spiazzo davanti una piccola casetta. Ci lasciarono lì con una raccomandazione «vivrete qui per i prossimi sette mesi. Vi sveglierete all'alba e inizierete a lavorare dalle 7 del mattino fino alle 7 di sera, con una pausa di trenta minuti per il pranzo. Sarete sotto strettisisma sorveglianza da parte di alcune reclute del corpo di Gendarmeria e se provate a fuggire riceverete solo una punizione, se è giornata buona» disse l'uomo che ci aveva sorvegliate durante il viaggio, poi salì di nuovo sulla carrozza e partì alla volta del Wall Sina.

Eccomi gente
Si, sono una stronza lo so...ne sto facendo capitare di tutti i colori ma non finisce qui (lol)
Al prossimo capitolo
-una persona carinah :3

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