La sveglia continua a suonare, ma la spengo senza problemi. Non ho chiuso occhio per tutta la notte, e ogni volta che ci provavo, le parole di Gabe mi ronzavano in mente facendomi svegliare. Sono stata scorretta nei suoi confronti, l'ho ferito e per gelosia. Che stupida che sono.
Mi alzo dal letto indossando la divisa scolastica, legando i miei capelli in una coda alta e prendendo gli occhiali da sole neri.
Scendo al piano inferiore e prendo le chiavi dal tavolino.

<<Alex>>mi richiama mia madre e mi volto

<<dove vai a quest'ora?>> Domanda guardandomi preoccupata

<<vado a scuola. Faccio colazione in un bar con Matt>> dico e lei annuisce.
Prima di uscire di casa, la porta di Gabe si spalanca ed esce dalla camera

<<buongiorno>>dico rivolta a lui sorridendo e risponde con un cenno del capo. Mi sorpassa ignorandomi e va in cucina. Sbuffo e vado via aspettando Matt che arrivi.
Questa notte siccome non riuscivo a dormire ho usato il cellulare, e stranamente Matt era sveglio. Mi aveva contattata e mi aveva invitata a fare coalizione insieme volendo sapere perché non riuscissi a dormire.
Dopo qualche minuto l'auto di Matt arriva e mi accosto entrando.

<<Hey Matt>> lo saluto

<<Alex>> risponde soltanto e sfreccia via.
Il tragitto trascorre in completo silenzio, entrambi troppo concentrati a pensare alle nostre situazioni, cosa avrà Matt da turbarlo così tanto. I suoi occhi guardano fisso la strada, ma ha lo sguardo assente, come se con la mente fosse da tutt'altra parte.
Arriviamo al bar non molto distante dal dipartimento e parcheggiamo l'auto.

Usciamo ed entriamo nel piccolo bar. Non è molto grande, ma è davvero grazioso, i tavolini sono posti accanto alla grande vetrata che affaccia sulla strada e sul muro infondo sono attaccati i poster di alcune band.
Scegliamo un tavolino e ci sediamo.

<<Cosa volete ordinare?>> Domanda la cameriera mantenendo un block notes. Passa lo sguardo tra me a Matt, ma quest'ultimo sembra essere in un mondo tutto suo

<<un caffé amaro e uno con schiuma, e un muffin al cioccolato>> ordino per entrambi e la cameriera annuisce lasciandoci soli.

<<Matt>> lo richiamo <<tutto bene?>>

<<Alex io devo dirti una cosa>> annuncia e inizia a sfregare le mani le une contro le altre e ci soffia all'interno. Provo a sorridergli spronandolo a parlare, ma l'ansia mi consuma.

<<Tu sai che mio padre era il braccio destro di Chad vero?>> Domanda.
Sentire questo nome mi fa trasalire, sono anni che non lo sento pronunciare da nessuno, perfino da mia madre

<<c-certo>>

<<Alex, io credo che tuo padre nascondesse qualcosa>> dice e resto pietrificata.

<<Come puoi insinuare una cosa del genere?>> Domando visibilmente sconvolta

"<<io padre era il suo braccio destro, si fidava ciecamente di lui ed entrambi sappiamo quanto era difficile per tuo padre fidarsi di una persona, ma l'altra sera mio padre mi ha detto che c'erano delle cose che nemmeno lui sapeva, e se tuo padre nascondeva un segreto importante? E se c'entrasse con questa storia?">> Domanda a raffica.

Le parole mi muoiono in gola, qualsiasi cosa provi a dire mi sembra fuori luogo, le accuse di Matt mi sorprendono, lui è sempre stato presente nella mia famiglia, ha sempre avuto un buon rapporto con mio padre, e sentire queste accuse mi confondono.

<<Matt io non so cosa ti stia succedendo, ma accusare mio padre in questo modo non è da te, tu che ti sei sempre fidati di lui ora ritieni che sia responsabile di tutta questa storia, come puoi pensarlo>> dico alzando il tono di voce

<<mi dispiace, non intendevo offenderti, ma avevo bisogno di dirtelo, io non lo so, tutta questa storia mi sta facendo impazzire, ma pensaci bene, perché vogliono proprio te morta>> continua <<Matt ma cosa dici. Mio padre non c'entrava nulla con questa storia, stai soltanto sparando un mucchio di false accuse>> dico e mi alzo pronta ad andare via

<<Alex aspetta>> mi urla Matt, ma ormai sono fuori dal bar.
Non so cosa ci stia accadendo, ma so che il nostro gruppo, i magnifici sei moschettieri, si stanno sgretolando con il tempo.

K.A.B.
<<Signore>> richiamo il mio capo. Quest'ultimo si volta rifilandomi un'occhiata tutt'altro che gentile

<<si?>> Domanda

<<i ragazzi, credo si stiano sciogliendo>>sentenzio timoroso

<<può spiegarsi meglio?>> Domanda il mio capo con un'espressione più attenta e perfino curiosa

<< i miei informatori li hanno seguiti e hanno scoperto che gli agenti Gabe Ross e Alex Stinson hanno interrotto i loro rapporti. Questa mattina una mia informatrice mi ha comunicato che l'agente Alex era con l'agente Matt e anche loro hanno discusso. Aveva proprio ragione, il loro gruppo si sta sciogliendo>>dico

<<sono contento di sentire queste notizie, ora non resta che dividere il resto del gruppo>>risponde soddisfatto e fa per andarsene, ma prima si blocca e si volta verso di me con un sorriso maligno <<l'idea della cugina di Gabe Ross è stata perfetta, complimenti per il piano>>si congratula e annuisco.
Mi sento una persona orribile, sto distruggendo le vite di ragazzi che nemmeno meritano di soffrire, potrebbero essere tutti miei figli, e io sto rovinando la loro felicità, ma quel perfido uomo ha mio figlio e devo fare di tutto per riprendermelo.