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Con il passare delle ore,tutti gli agenti arrivano al dipartimento e la confusione regna in questo luogo. Ogni giorno tantissimi agenti corrono da una parte all'altra del dipartimento contenti di aver scoperto un nuovo caso e altri perché sono indietro con le consegne.
Spesso mi piace girare per la struttura e osservare tutti gli agenti che lavorano immaginando anche le loro vite, si so di essere strana, ma mi piace immaginare.
Esco dal mio ufficio e mi dirigo nella sala riunioni per incontrarmi con i miei amici.
Passo nella zona addestramento e mi sporgo nella sala sorridendo alla scena. Due giovani agenti che si allenano, ma uno dei due inizia a correre per la stanza facendo la linguaccia all'altro che lo insegue. Entro nella stanza e i due bimbi si fermano all'istante e mi guardano terrorizzati.
<< Come vi chiamate?>> Chiedo
<<Alec e Jace>> risponde il moro con voce flebile
<<bene>> rispondo e mi avvicino a loro. Il biondo resta fermo al suo posto mentre il moro indietreggia terrorizzato. Mi avvicino e mi accovaccio diventando la loro altezza.
<<Chi dei due è Alec?>> Chiedo e il moro alza la mano
<<Alec, non si fanno le linguacce quando si corre, e Jace, sei troppo veloce, devi aiutare Alec a migliorare>> dico e loro due sembrano rilassarsi e annuiscono. Sorrido a questi due bambini e li lascio allenarsi e giocare. Esco dalla stanza e mi dirigo nella sala riunioni senza prima essere andata nell'ufficio di Arthur.
<<Buongiorno>> esclamo sbucando dalla porta soltanto la testa <<entra>> mi dice mio fratello e faccio ciò che dice, chiudendo poi la porta alle mie spalle. Mi siedo sulla poltrona di fronte la scrivania e inizio a volteggiare su di essa.
<<Alex smettila>> mi rimprovera in modo duro mio fratello e mi blocco sul posto.
<<Andiamo fratellino, sii più sciolto>> lo canzono ma lui lancia uno sguardo truce e mi ammutolisco.
<<Ho deciso di affidarti un incarico da svolgere nel dipartimento, almeno fino a quando non ci sarà una svolta nel caso>> dice mio fratello catturando subito la mia attenzione
<<e in cosa consiste il mio lavoro?>> chiedo con gli occhi che mi brillano.
<<Semplice, addestrerai i bambini del dipartimento>> dice Arthur e strabuzzo gli occhi
<<dimmi che stai scherzando>> dico alzandomi dalla sedia di scatto
<<assolutamente no sorellina>> replica ridacchiando
<<come puoi mettermi a capo di quei bambini, sono dei mostricciattoli. Prima ne ho incontrati due, Alec e Jace, e non facevano altro che farsi linguacce e rincorrersi>> quasi urlo
<<Alec e Jace sono i pù vivaci del corso, ma hanno un grande potenziale, a volte mi ricordano me e te quando eravamo piccoli e ci allenavamo>>.
Come dimenticare, quando eravamo piccoli io ero più forte di mio fratello e mi piaceva batterlo per sentirmi dire da mio padre che ero la sua guerriera, la sua macchina combattente preferita, ma spesso, quando ci allenavamo, mio fratello mi faceva la linguaccia, e allora io lo rincorrevo per tutta la sala. Matt e James invece, durante gli allenamenti litigavano di continuo e Jas era sempre lì a separarli interponendosi tra i due corpicini ricevendo spesso anche dei colpi, ma nonostante ciò,sono cresciuti degli ottimi agenti, e ora siamo i migliori del paese.
Mio padre spesso era duro con noi, ci rimproverava, ci castigava, ma,se ora siamo diventati così forti e Arthur dirige un dipartimento così importante a soli 20 anni, lo dobbiamo a lui e ai suoi insegnamenti.
<<Va bene, accetto>> dico sbuffando
<<perfetto, inizi domani>> risponde Arthur entusiasta. Mi avvio alla porta e la apro pronta ad uscire
<<Alex>> mi richiama e mi volto
<<sarai affiancata da Matt>> annuisco ruotando gli occhi, sa che da sola non sarei capace di badare nemmeno a dei bambini.
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