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Un nuovo giorno è arrivato, e come sempre sono costretta ad alzarmi presto per andare a scuola. Avrei preferito restare a casa, ma Arthur sostiene che non dobbiamo smettere di vivere la nostra vita
, dobbiamo stare attenti, ma continuare a fare ciò che facciamo sempre.
Esco dal mio amato letto dovendo togliere le coperte e avvertendo subito una sensazione di freddo. Sbadiglio più volte e scendo in cucina.
Mi trascino fino in cucina provocando un rumore fastidioso, ma non ci faccio troppo caso, sono troppo stanca.
<<Buongiorno>> dice mia madre poggiandomi subito delle fette biscottate con la marmellata.
Mi siedo al mio posto e inizio a mangiare tenendo gli occhi semichiusi
<<buongiorno famiglia>> irrompe Arthur nella cucina più felice di una Pasqua "ma cosa vuoi tu" mugugno addentando la fetta moolto lentamente
<<Alex dai, la vita è così bella>> continua Arthur
<<buuu>> urlo e mia madre ci guarda sconvolta, ormai è rassegnata ad aver partorito un figlio prodigio, intelligente, astuto, e me.
Arthur si siede al suo posto e inizia a mangiare senza smettere di sorridere.
<<Sei inquietante>> dico guardandolo con un' espressione disgustata
<<sono solo felice, dovresti esserlo anche tu sorellina>> dice e afferro la bottiglia di latte per scaraventargliela contro
<<non osare>> mi rimprovera mia madre e la poggio sul tavolo affranta.
<<Qualcuno vada a svegliare Gabe, gli ho preparato il caffè>> dice mia madre
<<Gabe non c'è>> afferma Arthur e ci voltiamo entrambe verso di lui
<<come non c'è, è così presto>> dico stranita
<<oh bhe il nostro piccolo Gabe doveva andare da una sua amica>> dice ammiccando
<<e chi?>> Domanda mia madre curiosa
<<una certa... com'è che si chiamava? Ah si, Josie>> dice ricordandosi il suo nome
<<non ho mai sentito il suo nome>> affermo.
<<È una sua vecchia amica, l'altro giorno la incontrammo ed era felicissimo di rivederla, credo proprio che sia andato da lei>> dice
<<oh>> rispondo soltanto.
Se Gabe trovasse una ragazza ne sarei felice, davvero lo sarei?
Finisco di mangiare e corro a prepararmi. Indosso la divisa e mi preparo. Una volta pronta prendo il tema dalla scrivania e lo metto nello zaino. Esco dalla camera e scendo.
<<Io vado>> irrompo in cucina salutandoli
<<ma Alex, è ancora presto>> dice mia madre impressionata da questa mia voglia di andare a scuola
<<vado a piedi>> rispondo e li saluto.
Estraggo il telefono dalla tasca e prendo le cuffiette. Una volta inserite, apro l'app di musica e clicco la prima canzone che mi offre.
Inizio a camminare smettendo di pensare a tutto, come vorrei poter parlare con il mio amico di pietra, lui è l'unico che riesce a farmi stare bene e mi capisce. Jas da quando è fidanzata con Arthur vede tutto rosa, e stessa cosa mio fratello. Matt è impegnato con la scuola e il dipartimento non avendo mai tempo di parlare. James è un ragazzo che resta a studiare tutto il giorno e smette notte fonda, quindi parlare con lui sarebbe impossibile. Gabe ora che ha la sua amica Josie non avrà sicuramente tempo per, e dunque sono sola.
Entro in aula senza salutare nessuno, Jas e James li ho incrociati in corridoio ma dopo averli salutati da lontano sono scappata via. Entro in aula e lascio sulla cattedra il mio tema. Il professore lo prende e sorride leggendo rapidamente.
Vado al mio posto e mi siedo ascoltando la lezione in silenzio.
<<Signorina Stinson>> mi richiama il professore una volta finita la lezione. Mi volto e lo ascolto attentamente
<<sono molto soddisfatto del tema, lo ha svolto perfettamente, sono davvero orgoglioso>>dice sorridendo
<<grazie mille professore>>rispondo sorridendo, a quanto pare è l'unico che oggi mi abbia fatto davvero sorridere
<<mi aspetto grandi cose da lei>> replica e mi saluta andando via.
<<Grandi cose>> ripeto in un sussurroamareggiata.
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