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L'atteso momento è sfortunatamente arrivato, e sarò costretta ad una nuova lezione con le pesti.
L'ultima volta ero nascosta in un angolo incapace di muovermi e Gabe era venuto in mio soccorso. La sua storia era così affascinante, ma naturalmente le piccole pesti hanno persino rovinato quel momento così... cosí... magico.
Sembrerà un'idea stupida, ma vorrei tanto donare l'infanzia che gli è stata sottratta via. Nessuno merita di vivere come ha vissuto lui, solo, abbandonato, con le bombe che gli distruggevano casa e la famiglia, distruggendogli pian piano il cuore, un cuore di un bambino. Crescendo ha ricevuto l'amore donatogli dai suoi nonni, ma nulla sarà in grado di riportare indietro l'amore di una mamma e di un papà.
<<Alex ma mi stai ascoltando?>> Chiede Matt scuotendomi una mano davanti agli occhi
<<certo>> mento ma se ne rende conto e alza gli occhi al cielo
<<ho detto, dopo scuola dobbiamo fare lezione ai bambini, quindi aspettami fuori la tua aula e andiamo insieme>> dice e io annuisco. Mi saluta lasciandomi da sola in mezzo al corridoio.
Mi dirigo alla mia prima lezione ed entro in aula sedendomi all'ultimo banco. Il professore entra e solo in quel momento ricordo dell'arrivo dell'agente e del discorso da fare. Sbatto una mano contro la fronte essendomi completamente dimenticata del lavoro. E ora cosa dico? Me l'ha mangiato il cane? Il mio professore sa che non ho un cane, a meno che dica che l'ha mangiato Gabe, infondo potrebbe credermi.
<<Buongiorno a tutti>> saluta una voce. Entra un agente molto giovane, credo che sia uno che lavora strettamente con Arthur poiché ha un volto conosciuto. <<Conoscerete tutti l'agente Zac, lavora nel dipartimento. Allora agente Zac, ci spieghi qual é il suo ruolo>> dice il professore interessato sedendosi. L'agente si pone davanti alla cattedra guardandoci tutti, per poi iniziare a parlare.
<<Salve a tutti come avete ben capito sono l'agente Zac, il mio ruolo nel dipartimento è molto importante, svolgo un lavoro di contabilità, quindi mi occupo delle questioni economiche del dipartimento. Lavoro da oltre vent'anni ormai in quell'ufficio e sono il braccio destro del nostro capo Arthur Stinson>> dice e a quell'affermazione scoppio in una fragorosa risata.
Tutti i miei compagni di classe si voltano nella mia direzione, compresi il professore e Zac. <<Cos'hai da ridere?>> Chiede l'agente irritato
<<la tua affermazione è ridicola. Tutti sanno che il braccio destro di Arthur è Gabe>> dico e gli altri annuiscono dandomi ragione <<prima di tutto dovresti darmi del lei, e poi, cosa ne dovresti sapere tu che sei una semplice ragazzina? Il signor Arthur è il tuo capo e non un tuo amico, porta rispetto, e si, io sono il suo braccio destro, l'agente Gabe non ha le qualità adatte>> dice e a quell'affermazione balzo in piedi.
<<Non hai alcun diritto di screditarlo. Per quanto odi Gabe, per quanto lui sia un ragazzo presuntuoso, superficiale, nessuno può parlare male di lui. Sa agente Zac,lei spiattella in giro questa falsa affermazione perché sa che non potrà mai essere come Gabe. È invidioso della sua bravura, della sua umiltà e della fiducia che ripone Arthur in lui. Nessuno sarebbe capace di fare ciò che Gabe fa per Arthur: rischiare la propria vita. La vita di Gabe è in pericolo giorno dopo giorno perché ha promesso di proteggere la famiglia Stinson, quindi la prego non di osare mai più screditare Gabe in questo modo>>dico e parte uno scrosciare di applausi.
Zac diventa rosso in viso probabilmente imbarazzato e infuriato dal mio discorso
<<signorina vada fuori!>>Sbraita il mio professore e lo accontento. Arrivo alla porta quando la voce di Zac mi ferma
<<mi puoi dire il tuo nome?>> Chiede timoroso di sapere la mia risposta
<<mi chiamo Alex, Alex Stinson>> dico ed esco con un sorriso soddisfatto.
<<Buon pomeriggio bambini>> esclama Matt ma come al solito nessuno gli da corda. Siamo appena entrati nella sala per l'addestramento con i bambini, e fortunatamente non ho ancora incontrato la faccia infuriata di Arthur.
Siccome sono stata mandata fuori, il preside lo verrà a sapere, e così Arthur e poi mia madre.
<<Alex oggi cosa facciamo?>> Chiede Sofi tirandomi la manica per farmi abbassare leggermente
<<ci alleniamo, e sarà divertentissimo>> dico provando ad essere entusiasta, ma nemmeno lei ci crede.
Richiamo l'attenzione e i bambini creano due file per seguirci meglio. <<Bene bambini, oggi faremo un addestramento un po' diverso>> dico e tutti mi guardano incuriositi, perfino Matt.
<<Scegliete un compagno e posizionatevi uno di fronte all'altro>>.
I bambini senza farselo ripetere due volte fanno ciò che ho detto, incuriositi dalla lezione
<<ora date uno schiaffo al vostro amico>> dico e Matt mi guarda stranito provando a capire cosa stia realmente facendo. Ciascun bambino da uno schiaffo (naturalmente leggero) al proprio amico.
<<Va bene, Jace e Jordan, venite un secondo qui>> chiamo i due bambini e loro annuiscono.
<<Jordan ora dà uno schiaffo a Jace>> dico e Jordan fa come ho detto.
<<Alec come ti senti sapendo che Jordan ha dato uno schiaffo a Jace?>> Chiedo rivolta al bambino moro <<penso che nessuno possa far del male a Jace, è mio amico>> dice e annuisco soddisfatta.
<<Ecco bambini, oggi volevo dimostrarvi un qualcosa di diverso. Essere agenti non significa saper soltanto combattere costantemente, ma significa anche saper fare squadra. Quello che ho voluto mostrarvi oggi era per darvi un insegnamento. Ognuno di noi ha un amico o un'amica alla quale teniamo tanto, una persona che per noi è tutto e facciamo qualsiasi cosa per proteggerla. Oggi avete imparato a capire chi sia questa persona, a chi volete legarvi per la vita. Badate bene bambini, spesso potrà essere anche un'arma per distruggervi, sappiate gestire bene le vostre emozioni e soprattutto sappiate nasconderle o usarle a vostro favore. Le emozioni possono essere la miglior arma di difesa, ma possono portarvi alla distruzione>>.
E pensare che in futuro rimpiangerò di non aver seguito i miei stessi insegnamenti.
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