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18

ALEX
Vivere con mia madre ed Arthur era già abbastanza complicato, ma ora, vedere Gabe in giro per casa, è diventato straziante.
Una sera mentre eravamo a cena noi tre, qualcuno bussò alla porta, e quando aprí mi trovai Gabe con le valigie sulla soglia. Ero esterrefatta e le sue uniche parole furono "vivremo sotto lo stesso tetto per un po'".

La mia prima reazione fu di chiudergli la porta in faccia e tornai a tavola. Quando Arthur chiese chi fosse alla porta dissi che era Gabe con le sue valigie e lui corse dal suo migliore amico mentre mia madre mi rimproverava per il mio scorretto comportamento. Da allora io e Gabe non facciamo altro che discutere, lo abbiamo sempre fatto, ma ora che viviamo sotto lo stesso tetto, le discussioni sono aumentate.
Quel ragazzo è fastidioso, non riuscirò mai a sopportarlo. Mi infastidisce tutto di lui, da come parla, come cammina, perfino come mangia! Non penso riuscirò a sopportarlo ancora a lungo. Fortunatamente la stanza degli ospiti è lontana dalla mia camera, almeno non sono costretta a vederlo anche quando vado in camera mia.

Nonostante i nostri battibecchi, dovrei ringraziarlo perché è rimasto con la mia famiglia lasciando la sua vita soltanto per proteggerci. Quello che so su Gabe è che i suoi genitori sono morti durante un bombardamento alla loro città. Gabe proviene da un paese che era in guerra e lui era davvero molto piccolo quando i suoi genitori morirono e fu preso in custodia dai suoi nonni. Questi ultimi sono morti l'anno scorso, lasciandolo orfano.

Non si è mai lamentato della sua vita e ha sempre vissuto da solo, almeno fino a quando Arthur non gli ha chiesto di vivere da noi, so che ha detto temporaneamente, ma nel profondo so che gli chiederà di restare con noi. A Gabe piace vivere da solo, ma sappiamo tutti che avere un calore familiare fa stare bene.

<<Chi ha finito il mio shampoo>>urlo dal bagno

<<oh credo io>> risponde Gabe sogghignando

<<tu! Tu sei un...>> inizio a dire ma Arthur arriva da noi

<<piantatela non fate altro che litigare>> risponde esasperato

<<lui mi ha finito lo shampoo>> protesto

<<e lei mi ha rubato la pizza dal piatto>> protesta di rimando

<<era squisita>> replico e si avventa su di me, ma Arthur lo blocca e si interpone tra noi due.

<<La dovete smettere>> dice in tono severo

<<ma ha iniziato lui/lei>> diciamo all'unisono

<<siete impossibili>> dice sbattendo una mano sulla fronte e andando via.

<<È colpa tua>> dico

<<ma stai zitta e lavati>> risponde

<<con quale shampoo se lo hai finito tu!>> Protesto come una bambina. Esasperato sbuffa e va in camera sua, dopodiché torna da me con un flacone di shampoo

<<ecco a te>> dice

<<grazie>> rispondo e chiudo la porta. Lo sento ridacchiare e sorrido anche io. Non è male vivere con lui, ma questo non lo saprà mai.

ARTHUR
<<Tua sorella è incredibile>> afferma Gabe entrando nella mia stanza

<< lo so>> rispondo ridacchiando.

Tra Alex e Gabe si è instaurato uno strano rapporto, ma mi piace perché Alex, benché non vuole ammetterlo, tratta Gabe come un fratello e ci tiene a lui. Vorrei sempre vedere Alex felice come prima, anche se voleva strozzare il mio migliore amico, nel suo volto ho visto felicità, e vorrei davvero fosse sempre così

<<smettila di torturarti>> mi ammonisce come se sapesse cosa mi passa per la testa

<<hai ragione, ma cosa posso farci, si tratta di mia sorella>> dico strattonandomi i capelli

<<Arthur, Alex è una ragazza forte, ci siamo noi a proteggerla. Sai, dopo il nostro primo incontro che finí con un naso deviato, non avrei mai potuto pensare potessimo diventare migliori amici. Ti avevo sempre visto come un ragazzo presuntuoso, sempre sulle sue e incapace di trasmettere amore se non solo per sè stesso. Conoscendoti meglio ho capito che tu daresti la tua vita per la tua famiglia e per me. E come tu daresti la tua vita per me, io la darei per te e la tua famiglia. Arthur tu mi hai dato un tetto dove vivere, un lavoro, ma soprattutto una famiglia, e di questo te ne sarò sempre grato. Quindi, smettila di torturarti perché ovunque sarà Alex, io sarò con lei, anche se mi vorrà tirare flaconi di shampoo contro, io le sarò sempre affianco>>. Sono davvero senza parole e i miei occhi si sono inondati di lacrime. Abbraccio Gabe e gli do pacche sulla spalla. Restiamo in silenzio sapendo cosa stiamo pensando l'un l'altro in quel momento, ma quel magnifico momento viene interrotto da un "femminucce" della mia amata sorellina che ci fa scoppiare a ridere.

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