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QUATTRO ORE PRIMA
ALEX
Sono delusa da Matt, mi sono sempre fidata di lui, speravo che dopo quel discorso, dopo che gli avevo detto quello che davvero provavo, dopo essermi aperta così tanto con lui, non mi rispondesse soltanto con un misero 'mi dispiace' e andare via. Stanca torno a casa sentendomi fuori luogo in questo dipartimento.
Sono nata e cresciuta qui, eppure, mai una volta l'ho mai sentito non adatto a me come ora. Mi hanno sempre elogiata dicendo di essere la migliore, di saper combattere così bene come nessuno, e poi, alla prima missione vengo fatta fuori. Non mi piace avere così tanti elogi, sono una ragazza che sta sulle sue, non per superbia o altro, semplicemente ho imparato a non affezionarmi troppo alle persone, siccome queste poi ti lasciano quando tu ne hai più bisogno.
Senza essermene resa conto, sono arrivata a casa. Prendo le chiavi dallo zainetto ed apro la porta. Quest'ultima, nell'aprirsi, fa uno strano cigolio ed entro. Poggio lo zaino e il capotto sull'attaccapanni che straborda di capotti, e mi dirigo in cucina. Il silenzio regna in questa casa ed è abbastanza strano, mamma non esce quasi mai di pomeriggio. Prendo una mela dal cestino e la mordo. Salgo al piano di sopra entrando nella camera da letto, ma di mia madre nessuna traccia.
<<Mamma?>> la chiamo sperando possa ricevere risposta, ma resta soltanto l'eco della mia voce racchiuso fra le pareti. Inizio ad agitarmi e poso la mela sul comodino. Estraggo il cellulare dalla tasca, ma non ho ricevuto nessun messaggio, o chiamata. Entro in tutte le stanze, fino a quando non entro nel bagno, e la scena che mi si presenta mi fa urlare all'istante.
Mia madre senza sensi con le mani legate al lavandino e i miei legati. Una benda è stretta sulle sue labbra e noto segni di lotta sul volto e sulle mani. Avrà cercato di difendersi, ma l'aggressore ha avuto la meglio, ma la vera domanda è, da chi cercava di difendersi? Slego le sue mani e i piedi, le tolgo la benda e la prendo portandola nella sua camera. Spalanco la porta calciandola e poggio mia madre sul letto. Mi siedo accanto a lei e solo dopo pochi minuti apre gli occhi.
<<Mamma>> dico prendendole la mano
<<hey>> biascica in un sussurro
<<cos'è successo, chi ti ha fatto questo?>> domando allarmata <<non lo so. Ero in bagno pronta a farmi una doccia, ma poi ho sentito dei rumori strani e non ho capito nulla. Ho solo percepito delle voci e poi buio>> dice con uno sguardo sofferente.
<<Cosa dicevano le voci, che hai percepito?>> chiedo paura della risposta
<< credo abbiano detto, 'loro saranno lì'>>
<<hanno detto altro?>> Domando ancora, ma lei scuote il capo negando. Loro saranno lì, ma a chi si stavano riferendo.
Ormai è ora di cena e mamma prepara qualcosa da mangiare. Si è ripresa molto in fretta e ora si muove e parla come se non fosse successo nulla. Arthur mi ha scritto dicendo che non sarebbe tornato per del lavoro da svolgere al dipartimento, e dunque eravamo soltanto io e mia madre.
Jas, James e Matt saranno in missione ormai, e dovevo esserci anche io, ma a quanto pare per loro non sono importante. Odio quando vengo tagliata fuori e vorrei così tanto stare con loro e scoprire di più, scoprire la verità. Emano un sospiro rassegnata al fatto che non posso fare più nulla ormai e vado in cucina.
<<Alex cosa ti prende?>> chiede mia madre smettendo di cucinare e si volta a guardarmi
<<Matt mi ha tagliata fuori>> dico sedendomi. Questa frase fa davvero male al mio orgoglio.
<<Sai tesoro, spesso le persone per proteggerci possono commettere anche degli sbagli, sono troppo accecate dalla paura di perdere qualcuno, non rendendosi conto che privano della libertà altrui>> dice
<<mi stai dicendo che potrò andare alla missione?>> dico con gli occhi che si illuminano <<assolutamente no, tu resti qui>> dice e io sbuffo affranta, nessuno mi potrà capire.
Dopo aver finito di cenare e aver commentato delle serie tv con trame senza un senso, vado in camera per riposarmi. Prendo il cellulare che si illumina per aver ricevuto un messaggio.
'Alex dimmi che stai bene ti prego'. Il messaggio viene da Arthur, ma non capisco cosa significhi, sa che sto a casa con la mamma, come non potrei stare bene 'si certo perchè?' rispondo allarmata 'qualcuno ha teso una trappola ai ragazzi' risponde e in quel momento il mondo mi crolla addosso.
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