Era passata una settimana da quando Rick, Daryl e altri erano andati ad attaccare una nuova minaccia.

Il tempo aveva iniziato a scorrere lento in quel periodo, soprattutto ora che la  pace era finita.

La mie paure arrivarono davvero, e stavolta nemmeno le mura di Alexandria mi avrebbero reso tranquilla.

Una settimana esatta da quando Rick mi aveva chiesto di stare dietro a Judith e Carl, quindi di conseguenza preferii spostarmi direttamente in casa con loro.

Quella mattina mi svegliai con Judith che invase il mio letto.

-Tata io ho fame- disse montandomi in collo e con le sue manine mi prese le guance.

-Ma buongiorno piccola peste- risi guardandola -Hai già svegliato anche Carl o l' onore solo a me?- lei mi guardò e rise.

-Tato e giù e sta facendo casino- mi guardò ridendo e risi anche io -Ho capito meglio impedirgli di dare fuoco a casa è?- risi alzandomi e tenendola in collo scesi in cucina.

-Ahh accidenti!- buttò il contenuto che era nella pentola nel cestino -Non mi riesce- sbuffò sedendosi al tavolo, misi Judith seduta sulla sedia e poi andai da Carl accarezzandogli la testa.

-buongiorno- gli sorrisi appena si giro verso di me -il fatto che tu abbia preparato il caffè e già buono... io ci ho messo mesi per imparare a usare quella macchinetta- rise guardandomi e io risi a mia volta -ci penso io a cucinare tu e Judith sistemate il tavolo- annui e apparecchiato o mettendo le tazze sul tavolo cucina velocemente delle uova strapazzate e le misi nei piatti.

Li  guardai mangiare e mi resi conto di quanto fossero davvero cresciuti, come Carl stava diventando sempre più grande e di come assomigliasse sempre di più a suo padre. Mi persi nei miei pensieri osservando un punto impreciso della stanza, i miei pensieri furono interrotti dalla porta di casa che si apri.

-Ehila siete svegli?- Beth entrò in cucina e ci guardò -si siete svegli- accennò un sorriso e si sedette con noi.

-vuoi fare colazione? Carl ha fatto del buon caffè- sorrisi guardandola e lei ricambiò annuendo, mi alzai e le passai il caffè in una tazza.

-grazie- mi sorrise bevendo poi mi guardò -vi va di fare un giro fuori?- Judith iniziò a saltare emozionata sulla sedia e Carl annui leggermente.

-Va bene... Il tempo di cambiarci è usciamo tutti- sorriso prendendo Judith e portandola in camera per cambiarla, la vidi tirare fuori tutti i vestiti che aveva scegliendo quello più adatto e risi per la confusione che aveva fatto.

Uscimmo tutti e quattro e andammo verso il piccolo parco dove Judith corse subito alle altalene e Carl la segui per spingerla, io mi appoggia i alla spalla di Beth.

-Ti vedo pensierosa- le dissi guardandola, sapevo che stava pensando a Daryl, ormai da quando erano partiti pensava solo a lui, rimase in silenzio guardando un punto impreciso, sicuramente qualcosa le frullava per la testa ma non volevo insistere.

Dopo qualche ora mi alzai e guardai Beth -Dovremmo tornare indietro il tempo non è dei migliori- lei annui e io andai a prendere Judith richiamando anche Carl.

Nel tornare a casa vidi molta gente riunita ai cancelli, guardai Beth che stava guardando anche lei in quella direzione, e come se ci leggessi o nella mente, andammo lì. Nel casino inteavidi alcuni di quelli che erano partiti con Rick.

-Evelyn- mi girai verso la voce e sorrisi, era tornato e apparentemente stava bene, andai lì con Judith.

-siete tornati sani e salvi- lo abbracciai  sorridendo poi Judith lo assaltò riempiendola di baci.

-È stato complicato ma c'è l'abbiamo fatta abbiamo ucciso Negan- mi guardò ed era più tranquillo di una settimana fa, ora che avevano eliminato Negan non c'era più da preoccuparsi.

Io non riservai lo stesso sguardo o almeno, cercai di nascondere la mia preoccupazione, sentivo che c'era qualcosa che non andava e che non era tutto finito ma mi sarei sentita dire che sarebbe andato tutto bene ora solo per rassicurarmi in vano.

Cercai di nascondere la mia paura e sorrisi -Allora possiamo festeggiare- lui annui.

-Resta a pranzo con noi- mi sorrise e poi guardò Judith -ti va piccola che rimanga anche tata?- lei annui tutta contenta e io sorrisi a mia volta

-allora andiamo- ci incamminiamo verso casa di Rick a festeggiare una vittoria che forse non c'era mai stata davvero.