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Parte 4

Quando mi svegliai la mattina dopo come immaginavo Beth era sveglia, la guardai e poi mi alzai lentamente e come se mi avesse letto nella mente si alzò anche lei. Andammo giù per la colazione, nessuna delle due parlò, forse perché era ovvio che non c'era molto da dire su quello che era accaduto perché oramai era una cosa normale o almeno lo era diventato.

-vado a dare una mano Carol- la guardai e lei annui leggermente mentre finiva la sua colazione.

Passeggiavo per le vie di Alexandria con Carol  tenendo Judith in collo, avevamo deciso di portarla al piccolo parco che c'era nella città. Non era molto grande ma almeno permetteva ai bambini di divertirsi in qualche modo, guardano tutti i bambini che si divertivano a giocare rincorrendosi o contare contro un albero per cercare gli altri mi ricordai di quando, prima che il mondo finisse, io e Beth passavamo giornate intere sulle altalene o sugli scivoli, guardai la piccola che era impegnata a giocare con i fiori e sorrisi, anche se la tenevo sempre solo ora mi resi conto di quanto fosse davvero bella, come suo fratello d'altra parte. Avevano tutti e due il colore degli occhi del padre, quell azzurro così chiaro che ti incantava.

Rimasi tutto il tempo a giocare con lei fino all' ora di pranzo -Forza piccola ora si torna a casa che bisogna mangiare- sorrisi prendendola in collo e dirigendomi verso la casa di Rick.

-Vi siete divertite?- Rick era sulla veranda che ci osservava mentre arrivammo davanti casa, gli sorrisi e poi guardai Judith.

-diglielo si papà io e tata ci siamo divertite- dissi ridendo mentre montavo gli scalini della veranda per passargli Judith -è stata buonissima, abbiamo raccolto fiori e giocato con alcuni bambini-  Rick mi sorrise prendendo la bimba.

-ti va di restare a pranzo? tipo pranzo di famiglia è un po che non ne facciamo uno- mi sorrise dolcemente. Lo guardai sorridendo, Rick era diventato un padre per me da quando tutto questo schifo era iniziato, mi aveva trovata lui e mi aveva aiutata.

-Resterei volentieri ma Beth e Daryl sono soli e non vorrei vedere la casa andare a fuoco perché non sanno farsi nemmeno un uovo al tegamino- risi -però posso venire un altra volta molto volentieri- gli sorrisi e lui mi sorrise a sua volta accennando una risata. -va bene allora alla prossima- mi congedò con un saluto sulla guancia e rientrò con la bimba.

Mi diressi verso casa con calma, perdendomi anche un po nei miei pensieri. Aprii la porta di casa con calma e andai verso la sala per vedere se c'era qualcuno, ma forse sarebbe stato meglio non tornare a casa quel giorno e accettare l' invito di Rick, la scena che mi ritrovai mi fece rimanere sconvolta, Beth e Daryl erano sdraiati sul divano nudi con una semplice coperta che li copriva.

-Evelyn io...- non le feci nemmeno finire la frase che ero già corsa fuori, tutto ciò mi creava un misto di emozioni che nemmeno io sapevo decifrare, non potevo credere che l'avesse fatto sul serio, parlava sempre di Daryl come un suo caro amico, mi chiedo se ora che si sono divertiti non sia addirittura più importante di me.

La sentii che mi raggiunse fuori.
-Evelyn ti prego... Lasciami spiegare- mi girai a guardarla, i suoi occhi mi scrutavano imploranti. Cosa doveva spiegarmi? Era ovvio quello che avevo visto  e sicuramente non avrei voluto degli approfondimenti.

-Non mi devi spiegare nulla... Non è un problema mio con chi vuoi andare a letto... Ma almeno... Non andare in giro a dire che siete amiconi... Non si va a letto con il priprio amico- forse le mie parole uscirono più dure di quello che volevo, ma come biasimarmi sembrava  tutto una presa per il culo.

-Evelyn per favore... Non è come credi- continuava a fissarmi con quegli occhi imploranti. Cosa dovevo credere allora? La verità me l aveva spiattelata così davanti agli occhi senza nemmeno avermi accennato qualcosa in precedenza.

-A me sembra così...eravate nudi sul divano... Non mi sembra che ci sia altro da dire- le miei parole continuavano a uscire dure forse dovevo solo calmarmi.

-Io e lui stiamo insieme- i suoi occhi erano diventati lucidi. A quella visione un senso di colpa si sovrasto su tutte le emozioni che avevo provato fino a ora.

-Da quanto- la guardai e le chiesi seria senza essere troppo dura.

-Da quando tutto è iniziato... Non abbiamo voluto dirlo... Perché temevo la reazione di mio padre... Io lo amo... Lo amo davvero con tutto il mio cuore... Mi dispiace... Non ho pensato il quel momento che tu potessi tornare... Ma sopratutto mi dispiace non avertelo detto prima- iniziò a piangere.

La guardai in silenzio e lei abbasso lo sguardo, sarei voluta andarmene, avrei voluto gridare che sotto sotto ero arrabbiata con lei perché mi sentivo tradita, sentivo come se non mi avesse voluto confidare quel segreto perché io non sarei mai stata in grado di mantenerlo.

L'unica cosa che feci, al posto di dare retta al mio cervello fu di dare retta al mio cuore, perché lei era la mia migliore amica e anche se lei aveva sbagliato io l'abbracciai e mi strinsi a lei come per paura di perderla come se qualcosa in quel momento potesse portarmela via così, come se tutto quello fosse solo un altro orribile incubo e che da un momento all altro mi sarei svegliata di nuovo in quella stanza di quella casa in cui mi ero rifugiata da sola.

Anche se ero arrabbiata non sarei mai riuscita ad odiarla. Ricordo perfettamente i problemi che ha passato con suo padre, non le lasciava vedere nessuno, certe volte nemmeno me, lui odiava Daryl a prescindere e se avesse scoperto che stavano insieme sarebbe stata nei guai, in fondo ha avuto paura, magari se fossi stata al suo posto... Avrei agito allo stesso modo.

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