Oggi arriva il nuovo Fagio e non credo di riuscire a sopportare un altro ragazzino che si aggira per la radura come un fantasma, giuro che se prova soltanto a farmi una domanda gli stacco quella testa di sploff. Ma che dico, non lo farei mai, metterò come sempre il mio bel sorriso e aiuterò Alby senza fare storie. È questo che bisogna fare.

Oggi non è un giorno qualsiasi, credo che prima di sera sentirò il bisogno di piangere, ma non posso, come al solito. Due anni fa, in questo giorno mi sono lasciato cadere da quel muro, quel maledettissimo muro. Ogni anno è la stessa storia, come se il mio corpo volesse farmi ricordare. La gamba che cede ad ogni passo, i crampi, i dolori lancinanti. Sarei dovuto morire in quel labirinto, mi sarei risparmiato tanti dolori.

Oh, eccolo il nuovo arrivato!
Gally ovviamente li accoglie sempre molto garbatamente, povero. Ma aspetta che fa? Corre? Potrebbe essere un velocista, con quelle gambe... no, aspetta cosa? Che mi metto a pensare, credo di dover andare a dormire, abbiamo già cominciato bene la giornata. Oh, guarda è caduto, non credo durerebbe molto dentro il labirinto.  O magari si.
Mi sembra così sperduto e scoraggiato, vorrei dirgli che andrà tutto bene, magari lo aiuterebbe. Di sicuro non sono io la persona più adatta a dirgli questo, meglio levarsi di torno, ci penserà Alby. Ci pensa sempre Alby. Questo bel bruno sarà nelle sue mani.